LeBron James, Dallas Mavericks Official Facebook Page
I risultati della notte italiana tra sabato 22 agosto e domenica 23 agosto ha visto in scena lo svolgersi di tre partite dei playoff NBA 2019/2020. I 38 punti, 12 rimbalzi e 8 assist di LeBron James trascinano i Lakers al secondo successo e al vantaggio nella serie con i Blazers, inutili i 34 punti di Damian Lillard. I Thunder battono all’overtime i Rockets, nonostante i 38 punti di James Harden (20 quelli messi a referto da Danilo Gallinari, uno dei quattro giocatori di OKC oltre quota 20). Infine gli Heat chiudono sostanzialmente la serie contro i Pacers grazie al miglior primo tempo della loro storia ai playoff.
Altra ottima prova difensiva dei Lakers che tengono a bada l’esplosivo attacco dei Blazers e si prendono il secondo successo consecutivo (e il vantaggio) nella serie: un 2-1 arrivato grazie alle giocate a protezione del ferro e ai canestri del duo James&Davis. L’All-Star ex-Pelicans chiude con 29 punti, 12 dei quali arrivati nel quarto e decisivo periodo, conditi con 11 rimbalzi, otto assist, due recuperi e tre stoppate che non fanno rimpiangere il modesto 50% dalla lunetta (7 su 14 complessivo). Discorso a parte, come al solito, va fatto invece per LeBron James, autore dell’ennesima super prestazione, nonostante resti sul parquet per soli 34 minuti, riuscendo a gestire nel miglior modo le energie e a dare il massimo proprio nel finale. Il n°23 dei Lakers chiude con 38 punti, 12 rimbalzi e 8 assist a referto, superando Klay Thompson al terzo posto all-time per numero di triple a bersaglio ai playoff grazie al 4 su 8 dall’arco.
Ai Blazers non basta la solita immensa prestazione di Lillard che, nonostante i problemi al dito della mano sinistra, chiude con 34 punti, sette assist e cinque triple. Sono 20 quelli messi a referto da Carmelo Anthony con 20 tiri, esterno perimetrale in un quintetto sperimentale provato da coach Stotts, con Whiteside e Nurkic insieme sul parquet sin dalla palla a due. Il risultato è che i Lakers non solo colpiscono con più facilità dalla lunga distanza, ma catturano anche 17 rimbalzi in più di Portland (55-38): una scelta che non ha portato i suoi frutti.
I Thunder tengono in equilibrio la partita in gara-3, forzano il supplementare e riaprono la serie dominando gli ultimi 5 minuti della sfida. Un parziale da 15-3 che ricaccia indietro Houston e permette a OKC di accorciare sul 2-1 nella serie, merito dei 29 punti messi a referto da Dennis Schroder e i 26 con sei rimbalzi e cinque assist di Chris Paul. Ne aggiunge 20 anche Danilo Gallinari, uno dei quattro giocatori di OKC oltre quota 20 (l’altro è Shai Gilgeous-Alexander), la seconda volta nella storia dei Thunder che accade in un match playoff. Il n°8 azzurro chiude con 4 su 12 da campo, tutti bersagli arrivati dalla lunga distanza, a cui aggiunge un perfetto 8 su 8 dalla lunetta e 7 rimbalzi.
Non basta a Houston un James Harden da 38 punti in 38 minuti, a cui aggiunge 7 rimbalzi e 8 assist, uscito per raggiunto limite di falli durante l’overtime per la prima volta in stagione. Il Barba è uno dei quattro giocatori in doppia cifra, in un match da 15 su 50 dalla lunga distanza per Houston, che riacciuffa in volata OKC grazie al libero a bersaglio di Danuel House (che sbaglia il secondo del possibile sorpasso). I Rockets adesso sperano di non risentire della battuta d’arresto e soprattutto di ritrovare Russell Westbrook sul parquet in gara-4.
I Pacers erano arrivati a questa partita con due obiettivi: togliere agli Heat i tiri da tre punti e quelli in lunetta. Non sono riusciti a fare nessuna delle due cose: Miami infatti ha firmato il miglior primo tempo della sua storia ai playoff (74 punti) con 11 triple a segno e 24 liberi tentati, portando poi a casa il 3-0 nella serie pur segnando solo 50 punti nella ripresa. I Pacers infatti hanno dato battaglia nel secondo tempo, tornando a -4 grazie a un terzo quarto da 34-20 e in più di un’occasione hanno avuto il possesso offensivo per portarsi a meno di un possesso di distanza, grazie soprattutto a un eccellente Malcolm Brogdon (34 punti e 14 assist). In ognuna di quelle occasioni però non sono riusciti mai a segnare, mancando la vittoria che avrebbe riaperto la serie nonostante i 23 punti di T.J. Warren, i 20 di Oladipo e i 15+12 di Myles Turner.
Per gli Heat un successo portato a casa con le unghie e con i denti nel secondo tempo dopo i fuochi d’artificio del primo. A fine gara sono sei i giocatori in doppia cifra di cui ben quattro a quota 20: Jimmy Butler con 27 punti (17 su 20 dalla lunetta), Goran Dragic con 24 (21 nel solo primo tempo), Bam Adebayo con 22 (con 11 rimbalzi e 5 assist) e Tyler Herro con 20 dalla panchina (alcuni canestri cruciali nel miglior momento dei Pacers).
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