Anthony Davis, Orlando Magic Official Facebook Page
I risultati della notte italiana tra giovedì 20 agosto e venerdì 21 agosto ha visto in scena lo svolgersi di tre partite dei playoff NBA 2019/2020. Le due teste di serie n°1 (perdenti all’esordio) rialzano la testa: Anthony Davis guida i Lakers (che approfittano anche dell’infortunio alla mano a Damian Lillard), Giannis Antetokoumpo torna a dominare in casa Bucks. È la difesa la protagonista della seconda vittoria di Houston su OKC, nonostante 17 punti di Danilo Gallinari.
Dopo il ko di gara-1 i Lakers scendono in campo con una cattiveria diversa e fin dal primo quarto (27-19) prendono il comando della gara. All’intervallo è già 56-39 per i gialloviola (+17), grazie a una difesa che tiene i Blazers al 35% nella prima metà di gara. Altri 32 punti messi a tabellone dall’attacco dei Lakers nel terzo quarto chiudono la gara, tanto che i due allenatori svuotano le panchine negli ultimi 12 minuti. È Anthony Davis il protagonista assoluto di gara-2: 21 dei suoi 31 punti arrivano nel primo tempo, e a fine gara il suo tabellino dice 13 su 21 al tiro (con 3 su 4 da tre punti) e anche 11 rimbalzi. Non serve neppure il LeBron James delle grandi occasioni: solo 11 tiri in 27 minuti per lui, che chiude con 10 punti, 7 assist e 6 rimbalzi. Fa meglio Kentavious Caldwell-Pope, a quota 16 con 4 su 6 dalla lunga distanza.
Damian Lillard è il miglior realizzatore dei Blazers anche in gara-2 (18 punti ma con solo 1 su 7 da tre) nonostante sia costretto a lasciare il campo nel terzo quarto dopo essersi slogato l’indice della mano sinistra: fortunatamente negativi gli esiti dei raggi X condotti in spogliatoio. C.J. McCollum è l’unico altro giocatore del quintetto di Portland in doppia cifra (13): i Blazers segnano solo 34 canestri (con la miseria di 14 assist) tirando il 40% dal campo e 8 su 29 da tre.
Secondo successo consecutivo per gli Houston Rockets, che battono con merito i Thunder grazie a una super difesa e nonostante l’assenza di Russell Westbrook e la modesta serata al tiro di James Harden. I texani tentano 56 conclusioni dalla lunga distanza (convertendone 19), nuovo recordnella storia playoff, e riuscendo così a portarsi 2-0 nella serie. James Harden chiude con 21 punti e 9 assist in una serata da 5 su 16 dal campo, uno dei sette giocatori in doppia cifra degli otto a cui coach D’Antoni concede minuti sul parquet. Sono 19 con 9 rimbalzi per Danuel House e 15 per Eric Gordon, decisivo in entrambe le metà campo (+23 di plus/minus in 33 minuti sul parquet).
OKC invece perde la ghiotta occasione di riportare in parità la serie in un match in cui non riesce mai a mettere realmente in difficoltà la difesa Rockets. Alla sirena finale sono 31 punti per Shai Gilgeous-Alexander e 14 con 6 assist per Chris Paul, con Luguentz Dort che torna in quintetto dopo aver saltato gara-1 per problemi al ginocchio: è lui l’antidoto difensivo per limitare Harden, ma non basta ai Thunder per tornare a contatto in un secondo tempo da soli 39 punti complessivi realizzati. Danilo Gallinari chiude con 17 punti a referto in 33 minuti: 5 su 12 al tiro, 5 rimbalzi, una tripla e un perfetto 6 su 6 dalla lunetta. Con lui in campo i Thunder segnano 12 punti in più degli avversari, ma anche il suo il suo contributo non basta a OKC per evitare di andare sotto 0-2 nella serie.
Sotto a sorpresa 1-0 nella serie, i Bucks sfoderano in avvio la difesa che li ha resi famosi negli ultimi due anni e tengono Orlando a 13 punti nel primo periodo e poi sotto il 35% dal campo (con 7 su 33 dalla lunga distanza) sui 48 minuti. Nei due quarti centrali i Bucks ritrovano anche l’attacco, segnando 68 punti e chiudendo il conto di una gara dominata a rimbalzo (57-42 il conto finale) e sotto il ferro (42-24 i punti in area). Troppo facile pronosticare una reazione d’orgoglio da parte dell’MVP NBA in carica, Giannis Antetokounmpo, che chiude gara-2 con 28 punti, 20 rimbalzi e 5 assist in nemmeno 32 minuti di gioco. Torna a dare il suo solido (e solito) contributo anche Brook Lopez (8 su 12 al tiro, 4 triple a segno, 20 punti), mentre preoccupa l’ennesima gara no di Khris Middleton, unica nota stonata della serata di Milwaukee: per lui solo 1 su 8 al tiro e 2 punti in 31 minuti.
Si conferma una spina nel fianco della difesa dei Bucks il centro dei Magic Nikola Vucevic, che dopo i 35 rifilati a Milwaukee in gara-1 ne mette altri 32 (con 13 su 23 al tiro) cui aggiunge anche 10 rimbalzi. Nessun altro giocatore di Orlando però va oltre i 12 punti (Evan Fournier e Terrence Ross), vanificando così la grande prestazione del montenegrino.
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