Luka Doncic, Dallas Mavericks Official Facebook Page
I risultati della notte italiana tra mercoledì 19 agosto e giovedì 20 agosto ha visto in scena lo svolgersi di tre partite deii playoff NBA 2019/2020. Un Luka Doncic da 28 punti in 28 minuti e una serata ispirata in attacco dei Mavs valgono il pareggio nella serie contro i Clippers, a cui non bastano i 35 di Kawhi Leonard. Vittoria dominante dei Celtics, che umiliano i Sixers e si prendono il 2-0 nella serie grazie ai 33 di Jayson Tatum. Donovan Mitchell ne segna 30 nel successo di Utah che pareggia la serie con Denver.
I Mavericks giocano una partita di alto livello in attacco e vincono abbastanza possessi in difesa per portare a casa il pareggio nella serie. Questa volta Kristaps Porzingis non si fa coinvolgere in nessuna mischia e chiude con 23 punti e 7 rimbalzi, ma la storia della partita è la panchina dei texani, che grazie a Trey Burke (16 punti), Seth Curry (15) e Boban Marjanovic (13+9) domina quella dei Clippers sopperendo anche ai problemi di falli di Luka Doncic. Lo sloveno dei Mavs gioca un primo tempo eccellente da 22 punti, ma nel secondo viene rallentato dal quarto e dal quinto fallo che lo tengono a lungo in panchina. I suoi compagni però si accendono all’improvviso e addirittura ampliano il vantaggio mentre lui è seduto, permettendogli di riposarsi e di chiudere con 28 punti, 8 rimbalzi e 7 assist in 28 minuti, diventando il più veloce di sempre a raggiungere i 70 punti in carriera ai playoff, superando Kareem Abdul-Jabbar.
Serata decisamente storta per i Clippers, che tolto un Kawhi Leonard a livelli da MVP (35 punti e 10 rimbalzi con 10 su 21 al tiro in 41 minuti) e un Lou Williams da 23 con 7 assist hanno poco dagli altri, a partire da un Paul George poco preciso (4 su 17 al tiro, doppia doppia da 14+10 alla fine). Anche la panchina, solitamente il punto di forza della squadra di coach Rivers, è stata battuta 47-37 da quella degli avversari, in una partita in cui L.A. non è mai stata in vantaggio.
Vittoria dominante dei Celtics, che in gara-2 chiudono il primo tempo avanti di 8 lunghezze e poi aprono in due la partita con un terzo quarto da 33-18, tenendo i Sixers al 22% al tiro nella frazione. I biancoverdi non hanno pagato l’assenza di Gordon Hayward mandando cinque giocatori in doppia cifra, con 22 punti di Kemba Walker e 20 di Jaylen Brown, autore anche di una schiacciata in 360 nel corso del decisivo terzo quarto. Il protagonista in casa Celtics è però ancora Jayson Tatum, che dopo i 32 punti di gara-1 ritocca il suo massimo in carriera ai playoff a quota 33 con un eccellente 8 su 12 dalla lunga distanza (19 su 43 di squadra per gli uomini di coach Stevens).
Per i Sixers si tratta di una di quelle sconfitte così pesanti da mettere in discussione tutti: giocatori, allenatore e dirigenza. Una disperazione rappresentata bene dall’espressione di Joel Embiid in panchina durante il secondo tempo e immediatamente ripresa sui social: per l’All-Star dei Sixers un’altra prestazione individuale di livello (34 punti, 10 rimbalzi e 11 su 21 al tiro) ma anche -21 di plus-minus. “Ci siamo demoralizzati quanto i loro tiratori sono saliti di livello”, ha analizzato coach Brown, sempre più in bilico.
Utah vince il primo quarto di soli due punti, il secondo di 11 (34-23) ma è nel terzo che spacca in due la partita, mettendo a tabellone 43 punti. Di questi 43, 21 li segna Donovan Mitchell, ancora decisivo dopo i 57 di gara-1. Serata da ricordare anche per Jordan Clarkson, che con 26 punti e 4 triple a segno fa registrare il suo massimo in carriera. Utah tira il 58% dal campo e il 52% dall’arco. Sembrava una serata “normale” per Donovan Mitchell, più interessato a distribuire il pallone che a concludere nel primo tempo (solo 6 punti). Poi però nel terzo quarto esplode come ha dimostrato di saper fare in gara-1: segna 21 punti e chiude a quota 30 con uno strepitoso 6 su 7 da tre punti. Ci sono anche 8 assist nel suo tabellino, uno in più del suo totale all’esordio nella serie.
In una serata in cui Jamal Murray si prende solo 13 tiri (14 punti per lui alla fine), le prime opzioni offensive di Denver sono il solito Nikola Jokic (28 punti con 10 su 21 al tiro, 11 rimbalzi e 6 assist) e un ispiratissimo Michael Porter Jr., soprattutto dalla lunga distanza: il n°1 dei Nuggets chiude con 6 su 9 da tre (10 su 17 dal campo) e altri 28 punti. Ma non servono a evitare il pareggio nella serie da parte dei Jazz.
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