I Denver Nuggets accorciano la serie sul 2-1 grazie a una sontuosa prestazione di Jamal Murray: per il canadese 27 punti, di cui 8 in un finale nel quale ha permesso ai suoi di tenere a distanza i Los Angeles Lakers. Non sono stati da meno Jerami Grant e Nikola Jokic, mentre dall’altra parte è stata inutile la 26esima tripla doppia ai playoff di LeBron James ai fini del 114-106 finale.
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Gli uomini di Malone piazzano lo strappo decisivo nel secondo quarto, quando per la prima volta in questi playoff i Lakers vanno sotto di addirittura 20 lunghezze. Il discorso si riapre grazie agli stessi Nuggets (sei palle perse) e ai recuperi difensivi di Rajon Rondo. Sarà poi Murray, come già detto, ad ingolfare i losangelini con otto punti all’interno di un parziale finale di 13-8. Ciò che ha sorpreso del canadese non è stata solo la responsabilità in attacco, bensì anche la gestione dei possessi: ci sono stati per lui soprattutto 12 assist, un massimo in carriera.
Una notte da comprimario per Nikola Jokic, che chiude comunque con 22 punti e 10 rimbalzi con un numero di tiri decisamente economico (9 su 14 dal campo). Il terzo violino è stato poi identificato nel nome di Jerami Grant: career high ai playoff con 26 punti e un ottimo 7 su 11 al tiro. Ancora più significativi forse i 12 liberi conquistati (10 realizzati) in 34 minuti di grande impatto sulla partita. Infine il contributo della panchina: Micheal Porter Jr. mette a segno 9 punti, mentre Monte Morris fa ancora meglio con 14.
Dall’altra parte LeBron James chiude gara-3 con la sua tripla doppia n°26 in carriera ai playoff: Magic Johnson, leader all-time, è ora a quattro lunghezze di distanza. Per il numero 23 serata da 30 punti, 11 assist e 10 rimbalzi con 14 su 23 al tiro. Dopo aver recitato il ruolo dell’eroe in gara-2, con il tiro della vittoria a segno, Anthony Davis infila un’altra ottima prestazione, che lo vede autore di 27 punti con 9 su 17 al tiro e 9 su 10 dalla lunetta. Nella sua prestazione stonano soltanto i due soli rimbalzi in 43 minutidi gioco. Così come nell’intera prestazione degli uomini di Vogel stonano le troppe palle perse: ben 16, che hanno condotto a 25 punti degli avversari.