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La notte italiana di sabato 20 aprile ha visto in scena lo svolgersi di tre partite dei playoff NBA 2019. Prestazione da eroe di Russell Westbrook che, probabilmente nella partita più importante della stagione dei Thunder, mette a segno 33 punti e 11 assist in una partita dove tuttavia i Blazers non hanno mai mollato: Lillard segna 25 punti nel solo terzo quarto e solo le ottime prestazioni dei comprimari di OKC (Grant e Schröder) hanno reso possibile una serie ancora aperta. Serie che sembra chiusa tra Celtics e Pacers dopo la vittoria dei bianco-verdi in gara 3, dove all’interno di una prestazione comunque corale degli uomini di Stevens spicca Jaylen Brown, letteralmente perfetto in tutto ciò ha fatto. Infine i Raptors passano al’Amway Center di Orlando grazie ai 30 punti con 11 rimbalzi di Siakam, rischiando tuttavia di sprecare 17 punti di vantaggio sotto i colpi di Terrence Ross e Nikola Vucevic.
Oklahoma City Thunder-Portland Trail Blazers 120-108 (Blazers in vantaggio 2-1, HIGHLIGHTS)
Una risposta doveva arrivare e una risposta è arrivata da Russell Westbrook. Dopo aver definito lui stesso come “inaccettabile” la sua gara 2 e aver promesso ben altra prestazione in gara 3, il numero 0 degli Oklahoma City Thunder ha mantenuto fede al suo impegno, chiudendo con 33 punti e 11 assist. E sono serviti tutti a OKC per accorciare le distanze nella serie contro Portland, anche perché Paul George, pur chiudendo con 22 punti, 6 rimbalzi e 6 assist, ha segnato solo 3 dei 16 tiri tentati (in compenso ha tirato 14 su 17 ai liberi), mentre a fare la differenza è stato il supporto dei vari Jerami Grant (18 punti con 4 su 5 da tre), Dennis Schröder (17 con due triple a segno) e Terrance Ferguson (9 grazie a tre triple su quattro tentativi). Il tiro dall’arco è stato il grande protagonista in casa Thunder: dopo il tremendo 10 su 61 delle due gare a Portland, i ragazzi di coach Billy Donovan hanno realizzato 15 delle 29 conclusioni tentate da tre, un 51.7% che fa tutta la differenza del mondo in una serie così tirata tra due squadre che decisamente non si amano, specialmente tra le loro stelle.
Westbrook e Damian Lillard hanno proseguito il loro duello anche in Oklahoma, con il primo che ha tirato fuori la celebre esultanza del “Rocking the baby” a inizio terzo quarto, quando i Thunder hanno toccato il massimo vantaggio sul +15 e sembravano in totale controllo del match. Che fosse per quel gesto o per la situazione difficile dei suoi, da quel momento in poi Lillard ha risposto da campione: dopo un primo tempo da 2 su 6 al tiro per 4 punti, il numero 0 di Portland è esploso nel terzo quarto segnando 25 punti nella frazione con 8 su 11 al tiro e 3 triple su 4, riportando di peso i suoi a contatto e facendo rabbrividire l’intera Oklahoma City con una prestazione mostruosa. Per sua sfortuna però non è riuscito a replicare l’exploit anche nell’ultimo quarto, quando i Thunder hanno cominciato a raddoppiarlo lasciando più spazio a Enes Kanter (9 dei suoi 19 punti sono arrivati nella frazione finale). Alla fine i suoi 32 punti e i 21 di C.J. McCollum non sono bastati a Portland per evitare la sconfitta, pagando le 18 palle perse (anche se 14 nel primo tempo) e senza riuscire a pareggiare la “disperazione” dei Thunder, che non potevano assolutamente permettersi di finire sotto 0-3. Il fallo tecnico preso da Russell Westbrook nell’ultimo minuto di gioco per i reiterati insulti e provocazioni verbali nei confronti degli avversari apparecchiano la tavola per una gara 4 che si preannuncia imperdibile.
Prossima partita: lunedì notte, alla Chesapeake Energy Arena di Oklahoma City per Gara 4.
Indiana Pacers-Boston Celtics 96-104 (Celtics in vantaggio 3-0, HIGHLIGHTS)
Boston lancia un messaggio a Indiana subito dalla palla a due: agli uomini di coach Brad Stevens nel primo quarto entra tutto, come dimostra l’8 su 10 da tre punti e i 12 punti di uno scatenato Jaylen Brown, perfetto dal campo (4 su 4) e dalla linea da tre punti (tre triple a segno). I 41 punti incassati dai Pacers dopo soli 12 minuti sono 3 di più di quelli incassati contro i Lakers in finale NBA nel 2000, nuovo record (negativo) di franchigia per i playoff, ma i padroni di casa trovano comunque la forza di reagire dopo essere andati sotto anche di 15 punti prima con un 17-3 di parziale che impatta la gara a quota 52 e poi con un ulteriore strappo (9-2) in chiusura di secondo quarto che li porta addirittura avanti all’intervallo, 61-59. Una tripla di Myles Turner appena rientrati dagli spogliatoi dà a Indiana il massimo vantaggio della serata sul +5 ma il terzo quarto appartiene di diritto alla difesa dei Celtics: dopo aver concesso solo 8 punti nel terzo quarto di gara-1 e 12 nel quarto di gara-2, Horford e compagni ne lasciano nuovamente solo 12 ai padroni di casa, tenuti a 5 su 24 dal campo con 1 su 9 da tre punti. Uno 0-8 di parziale seguito sul finire del periodo da un altro allungo di 2-9 porta Boston davanti 73-80 prima degli ultimi dodici minuti, segnati poi dall’ultimo e decisivo parziale di 4-10 nel finale che chiude definitivamente i conti. Per i Celtics si tratta della sesta vittoria consecutiva contro i Pacers: un successo che ipoteca il passaggio del turno e avvicina pericolosamente Indiana al secondo cappotto subito negli ultimi tre anni. Nelle statistiche della gara pesa enormemente il 15 su 34 con cui Boston chiude dall’arco, un 44% nel tiro da pesante che assicura a Kyrie Irving e compagni la bellezza di 45 dei 104 punti segnati.
Dopo la partenza lanciata del primo quarto, Jaylen Brown non scende di livello e chiude la sua terza apparizione in quintetto in questi playoff (sfruttando l’assenza di Marcus Smart) con 23 punti e 7 rimbalzi ma soprattutto con una prestazione al tiro quasi perfetta, sbagliando da tre punti un solo tiro in tutta la sera (8 su 9 per lui, con 4 su 5 dalla lunga distanza): si tratta di una impresa che nessuna guardia di Boston è riuscita a completare in una gara di playoff dai tempi di Nate Archibald nel 1980. Ci aggiunge una doppia-doppia, con 19 punti e 10 assist, anche Kyrie Irving, ma è tutta la formazione di coach Stevens a rispondere presente alla prima gara in trasferta di questi playoff, con 18 punti di Jayson Tatum, 16 e 8 rimbalzi di Al Horford e 11 in uscita dalla panchina per Marcus Morris. Ancora una volta molto positivo, sempre dalla panchina, l’impatto di Tyreke Evans per i Pacers, che chiude pareggiando il suo massimo in carriera ai playoff con 19 punti e 6 su 10 dal campo. Molto positiva anche la prestazione di un’altra riserva, Domantas Sabonis, autore di 12 punti, 7 rimbalzi e 6 assist, mentre nessuno dei titolari di coach Nate McMillan tira con il 50% dal campo e anche Bojan Bogdanovic, che chiude con 15 punti, lo fa con un insufficiente 6 su 17.
Prossima partita: domenica sera, alla Bankers Life Fieldhouse di Indiana per Gara 4.
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Orlando Magic-Toronto Raptors 93-98 (Raptors in vantaggio 2-1, HIGHLIGHTS)
A Pascal Siakam mancava giusto un affermazione di livello ai playoff per confermarsi definitivamente come il giocatore più migliorato di questa stagione. Le votazioni sono ormai concluse da tempo e i risultati verranno comunicati solo dopo la fine della stagione, ma è comunque confortante che ciò che si è visto in regular season è valido anche per i playoff. Il lungo dei Toronto Raptors è stato il miglior realizzatore della sfida con gli Orlando Magic, chiudendo con 30 punti, 11 rimbalzi e 4 assist per riprendersi il fattore campo perso in gara-1. Il suo 13 su 20 dal campo è stato fondamentale per sopperire a un Kawhi Leonard alle prese con l’influenza (comunque 16 punti e 10 rimbalzi) e per resistere al tentativo di rimonta dei padroni di casa, tornati fino al -3 dopo aver toccato il -17 nel corso del terzo quarto. A fermare il loro ritorno è stato proprio un canestro di Siakam per il +6 a 1:33 dalla fine, nonché un rimbalzo offensivo recuperato da Kyle Lowry (12 punti, 5 rimbalzi e 10 assist) con 15 secondi sul cronometro per mandare in lunetta Leonard e chiudere i conti. A fare la differenza per gli ospiti è stato un parziale di 0-16 nel corso del terzo quarto e una difesa granitica, capace di tenere gli avversari al 36% dal campo forzando 16 palle perse, con i Magic che a un certo punto sono rimasti a secco per sei minuti e mezzo di partita sbagliando 10 tiri consecutivi.
A guidare la furiosa rimonta dei Magic nella prima partita interna di playoff dal 2012 sono stati due giocatori che erano mancati nelle partite di Toronto come Terrence Rosse e Nikola Vucevic. Il primo ha chiuso con 24 punti uscendo dalla panchina, realizzando anche la tripla a 41 secondi dalla fine che aveva riportato i suoi a un possesso di distanza; il secondo invece ha cominciato male ma ha finito con 22 e 14 rimbalzi, ma le palle perse (“Non possiamo permettercele contro una squadra del genere” l’opinione del montenegrino) e quel rimbalzo di Lowry (“Cruciale” secondo la definizione di coach Clifford) hanno finito per condannare i Magic alla sconfitta, complice anche il 13 su 44 di squadra da tre punti. Non tutto è perduto però: domenica c’è una gara-4 da giocare per pareggiare i conti. “Siamo 2-1, non 3-0” ha ricordato coach Clifford. “Gestire la delusione è di grandissima importanza nella NBA in generale, e diventa ancora più importante nei playoff”.
Prossima partita: lunedì notte, all’Amway Center di Orlando per Gara 4.
Tutti i risultati di sabato 20 aprile:
Oklahoma City Thunder-Portland Trail Blazers 120-108
Indiana Pacers-Boston Celtics 96-104
Orlando Magic-Toronto Raptors 93-98
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