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La notte italiana tra domenica 21 e lunedì 22 aprile ha visto in scena lo svolgersi di quattro partite dei playoff NBA 2019. Combattono i Clippers in gara -4 contro dei Warriors che presentano un Curry decisamente non in serata: come spesso accade, tuttavia, se un All-Star non si accende si accendono gli altri presenti, come Durant (33 punti) e Thompson (32 punti); ottima la prova di Shai Gilgeous-Alexander con 25 punti. Perde gara -4 OKC e probabilmente anche la serie contro Portlan, tradita dalla prestazione da Westbrook e percossa da 51 punti combinati del duo Lillard-McCollum. Boston chiude con più di una fatica e grazie a Gordon Hayward la serie contro Indiana con uno sweep, mentre Toronto vince fin troppo facilmente in casa di Orlando con 34 punti di Kawhi Leonard.
Los Angeles Clippers-Golden State Warriors 105-113 (Warriors in vantaggio 3-1, HIGHLIGHTS)
Contro Golden State è complicato riuscire a dare un giudizio dopo qualche possesso, anche se non incassare canestro a ogni azione già sembra un enorme traguardo. Doc Rivers però è di parere diverso e così, non appena gli Warriors prendono due possessi di margine sul 7-13 con un paio di canestri di Klay Thompson, preferisce chiamare timeout e parlarci su. Il ritmo offensivo però non manca ad entrambe, soprattutto a Shai Gilgeous-Alexander che fa le veci di Gallinari in avvio: il rookie dei Clippers invece segna 14 punti in otto minuti con 5 su 6 al tiro. Il punteggio però resta sul 20-20, visto che dall’altra parte ci pensa un chirurgico Thompson a segnare 11 punti tirando 5 su 5 in apertura di gara. Il numero 11 di Golden State non si ferma, chiudendo con 17 punti a referto la prima frazione (e sbagliando gli ultimi tre tiri aperti), spingendo così gli Warriors sul +10 al primo intervallo (22-32). Thompson supera quota 20, come Durant supera la doppia cifra, ma la squadra di L.A. regge a suo modo il colpo e risponde per le rime, almeno fino a quando la quinta tripla del numero 11 Warriors non rimette nove lunghezze di distanza tra le squadre. Il terzo fallo di Steph Curry (fuori partita e poco incisivo su entrambi i lati del campo) è un’ottima notizia per i Clippers, anche se il vantaggio degli Warriors resta sempre a ridosso della doppia cifra. I temi del primo tempo restano gli stessi: da una parte Thompson che supera quota 27 punti segnati già prima dell’intervallo, mentre Gallinari dalla lunetta evita di chiudere a quota 0 punti segnati il primo tempo. Dopo i liberi arriva anche la schiacciata per il numero 8 Clippers, a cui risponde con la stessa moneta Durant dall’altra parte, prendendosi nell’ultimo possesso prima dell’intervallo lungo un gioco potenziale da quattro punti. Sono 19 quelli di KD dopo due quarti, con Golden State avanti di otto punti.
Nella ripresa il protagonista principale tra i padroni di casa è sempre Gilgeous-Alexander (che raggiunge i 25 punti segnati con 17 minuti ancora da giocare, già massimo in carriera mai messo a referto in NBA), mentre la carica dei giovani coinvolge anche Landry Shamet che con tre triple in rapida successione riporta in vantaggio i Clippers dopo essere stati sotto anche di 11 punti. Il +3 di L.A. diventa più +5 (massimo vantaggio mai toccato nella serie dai padroni di casa), nonostante un ispirato Durant risponda colpo su colpo, in una partita davvero spettacolare e molto divertente. I Clippers però si concedono un paio di passaggi a vuoto, non approfittando del momento difficile degli Warriors e quando Curry dopo sette errori trova la prima tripla della sua serata, i campioni in carica si riportano in vantaggio: all’ultimo intervallo è 84-87 Golden State. Il primo canestro della ripresa di Thompson arriva in un momento decisivo, quando gli Warriors avevano bisogno di una sua tripla per rimettere 4 punti di distanza sul tabellone, seguiti da un rimbalzo d’attacco che vale il +6. Un paio di errori dei Clippers costringono Doc Rivers al timeout sul -8, quando il rischio è quello di perdere contatto con la gara e forse con la serie. E dopo tanti errori a scuotersi è Gallinari con una super tripla che vale il -5, a cui risponde Bogut da sotto in un finale molto combattuto. Due errori Clippers da un lato, due canestri Warriors dall’altra, mentre Williams di furbizia va a prendersi un paio di liberi che riportano i padroni di casa sul -8. Il miglior sesto uomo dell’anno si procura anche il sesto fallo di Bogut, costringendo gli Warriors a rivedere il loro quintetto a 5 minuti e mezzo dalla sirena. Al ritorno dal timeout, schiacciata di Durant su gioco perfetto disegnato in panchina, mentre dall’altra parte Gallinari si prende due liberi che valgono il -6. Gli errori a cronometro fermo di Green valgono il potenziale -4 per i Clippers che invece sbagliano e si ritrovano sotto di otto a 4 minuti e mezzo dal termine. A segnare la sfida è la tripla di Durant che con un minuto e 50 secondi ancora da giocare regala a Golden State 11 lunghezze di margine. Finisce così 105-113 una gara combattuta e che probabilmente avvicina in maniera definitiva i Clippers all’eliminazione dai playoff: sono 33 e 32 i punti di Durant e Thompson, mentre Gilgeous Alexander e Gallinari terminano con 25 e 16 punti.
Prossima partita: giovedì notte, alla Oracle Arena di Oakland per Gara 5.
Oklahoma City Thunder-Portland Trail Blazers 98-111 (Blazers in vantaggio 3-1, HIGHLIGHTS)
Dopo il terzo quarto da 25 punti regalato ai suoi tifosi in gara-3 (ma inutile per dare la vittoria ai Blazers), Damian Lillard si accende ancora dopo l’intervallo dopo un primo tempo sottotono in cui sbaglia i primi sei tiri della sua gara chiudendo con 2 su 8 dal campo e solo 7 punti. Dopo la pausa lunga, però, il numero 0 degli ospiti regala una frazione da 15 punti che porta il vantaggio dei suoi fino anche al +19, prima che Oklahoma City riesca ad avvicinarsi a una decina di punti senza però mai mettere davvero in dubbio l’esito della partita. I 24 punti finali di Lillard non gli valgono neppure il titolo di top scorer di Portland perché C.J. McCollum chiude con 27 e un ottimo 10 su 20 al tiro impreziosito anche da 5 triple a segno. Nella squadra dell’Oregon c’è anche la doppia-doppia di Maurice Harkless a quota 15 punti e 10 rimbalzi, mentre la sfiora soltanto Al-Farouq Aminu che chiude con 19 punti e 9 rimbalzi, uno in meno dei 10 catturati da Enes Kanter, che ci aggiunge anche 8 punti. Più ancora dell’attacco, però, funziona la difesa dei Blazers su Russell Westbrook, tenuto a zero canestri (con 0 su 7 al tiro) in tutto il secondo tempo: il numero 0 dei Thunder sbaglia gli ultimi 10 tiri della sua partita, chiudendo con 14 punti ma un pessimo 5 su 21 al tiro, pur con 9 rimbalzi e 7 assist al suo attivo. In zona tripla doppia, ma molto più efficace, anche Paul George, che manda a referto una gara da 32 punti, 10 rimbalzi e 6 assist: non bastano però a evitare a OKC la sconfitta interna, che proietta Portland sul 3-1 nella serie con la possibilità di chiudere martedì notte davanti al pubblico del Moda Center. Tutti Oklahoma City fa fatica a trovare il canestro, chiudendo sotto i 100 punti e soprattutto con un misero 37.5% dal campo, con Portland ha controllare tanto il gioco interno (22-36 i punti in area per gli ospiti) che il conto dei canestri da seconde opportunità (10-18).
Prossima partita: mercoledì notte, al Moda Center di Portland per Gara 5.
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Orlando Magic-Toronto Raptors 85-107 (Raptors in vantaggio 3-1, HIGHLIGHTS)
Sembra lontana per Toronto quella gara-1 (persa in casa) che aveva spaventato tutti i tifosi canadesi. I Raptors sbancano per la seconda volta in due partite il campo di Orlando e vincono tre gare di playoff consecutive. Toronto termina la quarta gara della serie stabilendo un record di franchigia per percentuale dal campo nei playoff, il 53%, segno di un attacco che funziona così come segnale di una difesa altrettanto sugli scudi è il fatto di aver tenuto per la terza volta in fila i Magic sotto i 100 punti segnati (a Orlando non succedeva da inizio gennaio). Attacco più difesa: l’identikit porta a Kawhi Leonard, non a caso il migliore dei canadesi in gara-4, chiusa con 34 punti e 12 su 20 al tiro, ma con anche 6 rimbalzi. Sono 5 punti suoi, seguiti da 6 di Pascal Siakam (che chiude a quota 16) a segnare il parziale di 11-1 con cui i Raptors chiudono il primo tempo portandosi sul 42-58. Molto positivo per gli ospiti in uscita dalla panchina anche Norman Powell, autore anche lui di 16 punti con 7 su 9 dal campo, mentre sempre tra le riserve ne aggiunge al conto 13 un Serge Ibaka da 5 su 6 al tiro. È di 22-38 per Toronto il saldo positivo dei punti dalla panchina, visto che nessuna tra le riserve di Orlando raggiunge la doppia cifra, mentre Aaron Gordon, che chiude con 25 punti compresi i primi suoi sette tiri del secondo tempo, e Evan Fournier autore di 19 sono i migliori tra i giocatori del quintetto base.
Prossima partita: mercoledì notte, alla Scotiabank Arena di Toronto per Gara 5.
Indiana Pacers-Boston Celtics 106-110 (Celtics vincono 4-0, HIGHLIGHTS)
Gordon Hayward aspettava una serata del genere da un anno e mezzo, da quando l’infortunio contro i Cleveland Cavaliers all’esordio della passata stagione lo ha messo fuori gioco per 12 mesi, rimandando il suo appuntamento playoff in maglia Celtics. Per il numero 20 bianco-verde ha dunque un sapore molto particolare la quarta e decisiva sfida che regala a Boston il passaggio del turno (la prima a riuscirci in questo primo turno), il tutto in una settimana esatta di tempo. Merito dei 20 punti con 7 su 9 dal campo dell’ex All-Star dei Jazz, dei sette giocatori in doppia cifra e dei 49 punti realizzati in uscita dalla panchina dai tre (senza nulla togliere a Thies) che hanno un peso sul match a gara in corso in favore dei Celtics. Dall’altra parte la risposta di Indiana è corale, con Bojan Bogdanovic che segna 22 punti a cui si aggiungono i 19 di Darren Collison e i 21 in uscita dalla panchina di Tyreke Evans. Canestri che permettono ai Pacers di restare in corsa per 40 minuti abbondanti, prima che il parziale in favore di Boston spacchi in due il match e regali ai biancoverdi il 4-0 nella serie. I Celtics tornano così a vincere in maniera così netta ai playoff a otto anni di distanza dall’ultima volta (lo sweep contro i Knicks nel 2011), in attesa della qualificazione ormai quasi scontata dei Milwaukee Bucks contro Detroit per dar vita contro la prima della classe a Est a una super semifinale di Conference.
Tutti i risultati della notte tra domenica 21 e lunedì 22:
Los Angeles Clippers-Golden State Warriors 105-113
Oklahoma City Thunder-Portland Trail Blazers 98-111
Orlando Magic-Toronto Raptors 85-107
Indiana Pacers-Boston Celtics 106-110
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