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“L’NBA è ferocemente determinata a riprendere e terminare la stagione quando la situazione sanitaria lo permetterà. Non ha nessun problema a sviluppare le sue partite d’estate o senza pubblico e stanno cercando varie formule per vedere poi quale sarà la più adatta”. Sono queste le parole di Sergio Scariolo, allenatore della Spagna e assistant coach ai Toronto Raptors, che, nonostante la situazione negli USA sia sempre più preoccupante, crede che la Lega statunitense farà tutto il possibile per riprendere a giocare: la deadline è stata posta a inizio e settembre e la stagione successiva potrebbe anche cominciare a Natale. Scariolo vive in isolamento a Toronto ma “qui siamo ancora in una situazione accettabile. Abbiamo la nostra ora d’aria portando fuori i cani, mi distribuisco fra famiglia, lavoro fisico e i progetti che stiamo portando avanti con i Raptors. Non mi sto annoiando”.
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Per quanto riguarda invece la conduzione della Nazionale spagnola, l’azzurro ha aggiunto: “La Federazione mi ha trasmesso questa sua volontà ma bisogna rifletterci sopra, non tanto a livello di passione e voglia, però devo parlare anche con i Raptors: anche loro hanno manifestato la stessa intenzione e dobbiamo incastrare diverse componenti, non ultima quella familiare che è la più sacrificata in queste situazioni”. E sull’Italia come avversaria ha aggiunto: “Spero di non incontrarla più (come allo scorso Mondiale ndr). Il grande gap che l’Italia deve riempire rispetto ai Paesi più sviluppati è duplice: il primo a livello di presenza dello sport nelle scuole, il secondo a livello di impiantistica. Sono due condizioni importanti perché cresca anche la competitività al vertice”.
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