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NBA, Lonnie Walker choc: “Da piccolo sono stato abusato sessualmente”

San Antonio Spurs 2018-2019 - Foto Profilo FB San Antonio Spurs

Lonnie Walker, giovane cestista dei San Antonio Spurs, ha di recente deciso di tagliare i lunghissimi e insoliti capelli, da sempre tenuti altissimi sopra la testa. La capigliatura della guardia di Reading, però, è nata in passato per un preciso motivo, raccontato proprio dallo stesso Walker su Instagram. “La verità è che ho cominciato a tenerli così intorno ai 10-11 anni, sono stati un mezzo per coprire quello che stavo attraversando – ha scritto il giocatore classe 1998 -. Durante quell’estate ho frequentato più di una famiglia, i cui nomi rimarranno anonimi. Sono stato molestato, stuprato e abusato sessualmente. Mi ero quasi abituato che succedesse, perché a quell’età non sai cosa è cosa. Ero un bambino ingenuo e curioso che non sapeva come andava il mondo. Mi sono messo in testa che i miei capelli fossero qualcosa che potevo controllare, che potevano essere una creazione solamente mia. E mi hanno dato fiducia”.

“Recentemente non sono stato al mio meglio: le storie del passato continuavano a tormentarmi e i miei demoni mi hanno prosciugato mentalmente – ha poi scritto Walker -. Per via di questo virus ho cominciato davvero a guardarmi allo specchio per capire chi fossi dietro l’immagine che dò di me. In questo percorso ho trovato la pace e la felicità interiore, grazie a Dio. Ho perdonato tutti, anche quelli che non lo meritavano. Perché? Perché è un peso morto. Il tempo non aspetta nessuno, perciò perché dovrei sprecarlo in questo modo? Il mio taglio di capelli è stato più che un taglio. I miei capelli erano la maschera che nascondeva la mia insicurezza ad affrontare un mondo per il quale non mi sentivo pronto”.

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Ma ora sto meglio che mai – ha concluso il cestista degli Spurs -. Fuori il vecchio, dentro il nuovo. Ho cambiato la mia vita mentalmente, emotivamente, fisicamente e spiritualmente. La vita sarà sempre dura: bisogna giocare con le carte che si hanno e cercare di trovare la mano vincente. E se perdi, non è mai una sconfitta: è una lezione. Ora mi staccherò per un po’ mentre continuo a crescere. Sappiate solo che voglio bene a tutti voi. Pace, amore e felicità”.

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