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“È brutto ricevere un falso test positivo e ritrovarsi in isolamento. Provo tanta rabbia perché penso che il mio caso sia stato gestito malissimo“. Queste le parole di LeBron James, rimasto in isolamento due giorni come previsto dal protocollo sanitario anti-Covid per quello che poi si è rivelato un falso positivo. “Ero negativo al primo test fatto lunedì, poi un secondo test è uscito positivo – ha spiegato la stella NBA -. Di solito in questi casi è previsto che tu venga sottoposto immediatamente a un altro test. Io invece mi sono ritrovato subito in isolamento, a dover trovare un modo di tornare a casa da Sacramento“.
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“Da solo, senza sicurezza e senza aiuti perché a nessuno era concesso viaggiare con me. A casa ho dovuto mettere in isolamento i miei figli, mia moglie, tutti quelli che gravitano attorno a casa mia. E tutto per un falso test positivo, per una situazione gestita malissimo – ha aggiunto in conclusione il giocatore NBA -. Tutto questo mi ha fatto davvero arrabbiare“.
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