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Il 28 gennaio sarebbe dovuto andare in scena il derby losangelino tra Lakers e Clippers, erano passate poco più di 48 ore dalla tragica scomparsa di Kobe Bryant, sua figlia Gianna e altre sette persone a seguito di un incidente in elicottero avvenuto proprio a Los Angeles. Lakers-Clippers è diventata dunque la terza partita nella storia NBA a essere rimandata, un derby che mai come quest’anno ha un significato e un peso particolare nella corsa al titolo. Un testa a testa che sarà dunque un vero e proprio antipasto playoffs, tutto da godere il 9 aprile prossimo e inserito con difficoltà all’interno di un calendario già fitto di impegni.
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I Lakers infatti si ritroveranno così a giocare tre partite in tre giorni: un filotto di gare casalinghe che non si vedeva dal marzo 2018 (quando New Orleans fu costretta a recuperare la gara contro Indiana a causa delle perdite dal tetto dello Smoothie King Center. Anticipata la gara contro Golden State al 7 aprile, così come quella contro Chicago prevista adesso per l’8. I Bulls inoltre resteranno a Los Angeles qualche giorno per affrontare anche i Clippers: un match che verrà disputato il 6, in concomitanza con la finale del torneo NCAA che di solito resta un momento sacro (e senza partite NBA in contemporanea).
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