L’idea è balenata nella mente di molti: in caso di eventuale slittamento della stagione NBA, le settimane in più di riposo e lavoro in palestra potrebbero permettere agli infortunati come Kevin Durant di ritrovare definitivamente la forma per tornare in campo. “Parlando con tutta onestà, direi che lo scenario descritto è altamente improbabile. Non è una cosa a cui abbiamo neanche lontanamente pensato”, sottolinea Rich Kleiman, da sempre vicino a Durant e ai suoi affari. Ripartire tra qualche settimana permettere infatti all’ex giocatore degli Warriors di arrivare quasi a un anno di recupero dall’infortunio al tendine d’Achille.
“Il fatto è che pensare di giocare in questa stagione non è mai stata una priorità – continua Kleiman – e in questa fase così complicata, come accade in tutto il resto del mondo, diventa difficile fare progetti che vadano oltre il quotidiano e gli sviluppi giornalieri di una situazione complessa e mai vista prima. Kevin ovviamente sta già lavorando per trovare il modo di proseguire la sua riabilitazione, ma con tutte le restrizioni che via via stanno arrivando, diventa ancora più difficile immaginare e rispondere a un eventuale piano e tabella di ritorno sul parquet”. Ipotesi quindi tutte da confermare: scenari al momento improbabili, ma da tenere comunque in considerazione. La dilazione della stagione NBA, l’allungarsi dei tempi potrebbe nel caso portare alcuni a rivedere la propria tabella di marcia.