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Dopo otto lunghi mesi che, causa sospensione, lo hanno precluso dall’attività agonistica e nei quali Ja Morant avrà ripensato: a certi gesti, alle loro ripercussioni, alle conseguenze sulla franchigia, sui suoi compagni, sulla sua famiglia e sulla sua carriera, il numero 12 dei Memphis Grizzlies é tornato a calcare un parquet NBA riprendendosi immediatamente la scena. 34 punti (14 nell’ultimo quarto, 6 nell’ultimo minuto) e 8 assist con 10-12 ai liberi ed il 50% dal campo in quasi 35 minuti in campo e, soprattutto, il ‘buzzer beater’ che ha consegnato la vittoria agli orsi.
Ha mostrato di avere: il solito atletismo straripante, zero ruggine e leadership, guidando la rimonta da -24 (36-60) fino al +2 finale, segnando in questo arco temporale 27 dei suoi 34 punti (nella seconda metà di gara) e realizzando il canestro decisivo.
Certe partite le sogni prima ancora di giocarle. Immagini ogni singola azione, la ripercorri nella tua mente, ripeti il gesto meccanico del tiro, passaggio o layup che sia, preparando il corpo a quello che sarà e lo fai diventare realtà. Otto mesi nei quali ha anche pensato e disegnato la sceneggiatura perfetta per il suo rientro in campo.
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