Golden State cade 125-85 in casa contro Boston. Sconfitta pesantissima per i Warriors, che hanno subito il peggior ko dell’era di Steve Kerr. Oltre ad una difesa traballante si è aggiunta una deludente prova in attacco (sesta peggiore prestazione offensiva della stagione). Partita chiusa dopo tre quarti con i Celtics avanti di 34 a dodici minuti dalla sirena. Sei giocatori in doppia cifra per la squadra di Joe Mazzulla. Jayson Tatum a guidare la ciurma con 22 punti, 9 rimbalzi e 7 assist. 18 per Kristaps Porzingis e 17 per Jaylen Brown. 14 punti+9 assist per Payton Pritchard. Warriors pesantemente condizionati dagli infortuni con Draymond Green, Jonathan Kuminga e Brandon Podziemski indisponibili. Praticamente 3/5 del quintetto titolare, di cui sono scesi in campo Steph Curry (18 punti) e Dennis Schroder (7 punti), che non ha avuto l’impatto sperato nella franchigia di San Francisco dopo la trade con Melton con i Brooklyn Nets.
La stagione a due facce di Golden State
La squadra di Steve Kerr ha iniziato alla grande della stagione 2024/2025 con 12 vittorie in 15 uscite. Da lì il grande calo a cavallo tra novembre e dicembre. Nove sconfitte in undici partite con una striscia di cinque ko consecutivi con Spurs, Nets, Thunder, Suns e Nuggets, che hanno ridimensionato nel giro di poco più di un mese le aspettative della stagione dei Warriors. Diverse sconfitte pesanti tra cui il 144-93 subito da Memphis, il 129-99 da Sacramento, il 107-90 da Minnesota e il 113-95 da Cleveland. Un’annata che agli atti non è completamente negativa con Curry e compagni che hanno vinto il 50% delle partite con un record di 21-21. Per la sfortuna di Golden State, il livello della Western Conference è altissimo e la squadra di Kerr occupa solamente l’11° posto della classifica, che al momento non sarebbe nemmeno play-in. Per fare un confronto con l’Est, l’11ª franchigia ha un record di 15-26 (Philadelphia) e la decima (ultimo posto buono per i play-in) ha collezionato 19 vittorie e 25 sconfitte (Chicago). Le prossime sette partite saranno cruciali per il 2025 degli Warriors. Dopo la trasferta a Sacramento il 23, saranno sei match in fila al Chase Center (Bulls, Lakers, Jazz, Thunder, Suns, Magic) con avversari nella maggior parte al livello dei gialloblù, che puntano a recuperare almeno Podziemski e Green contando un Kuminga che ne avrà per almeno un mese dopo i problemi alla caviglia.
Le parole di Curry
“Abbiamo un roster completamente diverso rispetto a quello degli ultimi anni e a quello di inizio stagione. Mancava Draymond (Green ndr.) e giocavamo contro i campioni in carica che hanno una squadra ben più completa della nostra. Sono sicuramente ad un livello più alto del nostro. Sembra passato decisamente molto tempo da inizio stagione. Speriamo di riuscire ad alzare in nostro rendimento con le partite che abbiamo in casa. Guardiamo partita dopo partita, ma sappiamo che i prossimi impegni che avremo indirizzeranno la nostra stagione”.
Anche il centro Kevon Looney ha speso alcune parole post partita: “Sembra passata un’eternità da inizio stagione e da quando abbiamo vinto il titolo nel 2022. Da lì la squadra è cambiata molto. Siamo consapevoli del fatto che ogni annata ha una storia a sé, ma speriamo di poter tornare ai livelli almeno di inizio stagione. C’è ancora tantissima strada da fare”.
I risultati della notte
Successo agevole per Cleveland, che domina in casa di Phoenix 118-92. Sono 33 per Donovan Mitchell e 16 per Darius Garland. 10 punti a testa per Merrill e Tyson in uscita dalla panchina. Kevin Durant ci prova con 23 punti e 7 rimbalzi, ma la difesa dei Cavs non lascia scampo ai Suns. 15 punti per Devin Booker e solo 5 per Bradley Beal. New York piega una buona Atlanta 119-110. Domina il solito Jalen Brunson con 34 punti e 6 assist. Bene anche Mikal Bridges con 26 punti e 4 assist. Giornata non esaltante per Karl Anthony Towns, che va vicino alla tripla doppia con 13 punti, 9 rimbalzi e 7 assist. Solido Josh Hart con 14 punti, 9 rimbalzi e 5 assist. Ci prova Trae Young (27 punti e 6 assist), ma questa volta l’11 degli Hawks esce sconfitto dal Madison Square Garden. New Orleans rimonta venti punti di svantaggio contro Utah, nella sfida nei bassifondi della Western Conference. 123-119 per i Pelicans dopo un overtime. Mvp CJ McCollum con 45 punti, 8 rimbalzi e 4 assist in 44 minuti sul parquet. Dejounte Murray sfiora la tripla doppia con 26 punti, 9 rimbalzi e 11 assist. Niente da fare per i Jazz. Bene Keyonte George con 23 punti e 7 assist. Doppia doppia da 19 punti e 13 rimbalzi per Walker Kessler. Non c’è Kawhi Leonard e i Los Angeles Clippers cadono in casa contro Chicago 112-99. 27 punti del solito Norman Powell e 17+5+10 per James Harden. Sponda Bulls domina Zach LaVine con 35 punti e 3 rimbalzi. 18 punti, 10 rimbalzi e 9 assist per Josh Giddey.