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NBA, Gallinari: “La pandemia non durerà all’infinito, assieme ce la faremo”

Danilo Gallinari, Oklahoma City Thunder Official Facebook Page
Danilo Gallinari, Oklahoma City Thunder Official Facebook Page

Danilo Gallinari torna a parlare della situazione legata al coronavirus che adesso interessa da vicino gli Stati Uniti, letteralmente in ginocchio da alcuni giorni. Lo sport è fermo, ovviamente anche l’NBA, e il giocatore italiano dice la sua in merito, ostentando un po’ di fiducia nel futuro: “Non si sistemerà tutto domani o la settimana prossima. Non sappiamo quanto tempo ci vorrà a uscirne. Ma c’è una cosa di cui sono certo, non durerà all’infinito. Ce la faremo, insieme. ‘È da circa un mese che ogni volta che squilla il mio telefono e vedo una chiamata dall’Italia mi preparo a ricevere brutte notizie. E ultimamente mi squilla parecchio. Potrei raccontare tante storie triste, cose che non avrei mai immaginato e che stanno accadendo ai miei amici e a persone che conosco. Mi fa strano dirlo, ma io sono fortunato perché i componenti della mia famiglia stanno tutti bene”.

La preoccupazione del 31enne degli Oklahoma City Thunder è legata a sua madre, che sta affrontando da sola la quarantena: “Sono preoccupato per mia madre, da sola in quarantena in Italia, con mio padre e mio fratello bloccati a Denver. Ma lei non ha problemi, vive in una casa grande e ha tutto lo spazio necessario. Penso invece a chi si sente recluso nella propria abitazione, a chi fa fatica a vivere in un ambiente sano. Alla sofferenza che ormai si vede dappertutto”.

Gallinari descrive poi questo periodo di quarantena che la sua squadra sta trascorrendo anche grazie alle chat di gruppo, in cui il protagonista, come in campo, è Chris Paul: “Oltre a restare in contatto con parenti e amici, una delle cose che mi ha aiutato a gestire questo periodo, sono state le nostre chat di gruppo con i compagni di squadra e le chiamate su FaceTime. Il solo fatto di poter vedere le facce dei miei compagni e chiedergli come stanno le famiglie, e la possibilità di sostenerci a vicenda è davvero bello, ne avevamo proprio bisogno. Le videochiamate assomigliano molto alle nostre partite. Perché Chris Paul non è solo il nostro leader in campo, prende l’iniziativa anche durante le conversazioni su FaceTime. È lui a decidere di cosa parlare e la conversazione scorre”.

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