Nella notte si è concluso il primo turno dei play-in della Eastern Conference, e dunque il primo verdetto stagionale della post-season per quando riguarda l’est è arrivato; infatti, gli Atlanta Hawks vengono sconfitti pesantemente per 116-131 dai Chicago Bulls, e dicono definitivamente addio alla qualificazione playoff. La stagione per la squadra di coach Quin Snyder è stata piena di alti e bassi, e l’unica vera nota positiva è stata la bella stagione disputata da Dejounte Murray, che ha regalato un regular- season da 22 punti, 5 rimbalzi e 6 assist, e anche nella notte la sua prestazione non si è fatta attendere; infatti, l’ex San Antonio Spurs ha messo a referto 30 punti, con anche 7 rimbalzi e 6 assist, il migliore dei suoi per distacco.
Nel giro di soli tre anni, la situazione della franchigia della Georgia si è completamente ribaltata, infatti nel 2021, eliminava i Philadelphia 76ers e si qualificava per un’incredibile finale di Conference con i Milwaukee Bucks, futuri campioni Nba. Tre anni dopo, gli Hawks sono fuori da ogni discorso per quanto riguarda i playoff, e l’uomo che li aveva trascinati fino al traguardo della finali, ovvero Trae Young, è passato da essere un assoluto protagonista e uomo- franchigia, a uno degli indizianti principali per lasciare gli Hawks in estate. La pesante eliminazione di questa notte potrebbe aver messo definitivamente la parola fine al progetto di Atlanta, e quindi il duo Murray-Young potrebbe essere arrivato al capolinea, sancendo così il fallimento del progetto Hawks partito lo scorso anno.
Il primo indiziato a lasciare la squadra è Trae Young, sempre più vicino a scrivere la parola fine alla sua avventura con Atlanta. Le voci sul numero 11 sono molteplici, e l’esperto Nba Eric Pincus è convinto che il playmaker ex Oklahoma abbia tre contendenti principali, ovvero i Los Angeles Lakers di LeBron James, sempre in cerca del terzo All-Star, i San Antonio Spurs, pronti ad affiancare un giocatore di livello al fenomeno Victor Wembanyama, e infine i Brooklyn Nets, desiderosi di riportare la squadra ad un buon livello. Non è da escludere però anche il possibile addio di Murray, oppure di altri giocatori. Ora la dirigenza di Atalanta dovrà capire cosa è meglio fare per la franchigia, essendo consapevole che in caso di trade per i pezzi forti vorrebbe dire ammettere di aver abbondato definitivamente il progetto, puntando quindi su un “rebuilding” della compagine. Ora gli Hawks dovranno fare scelte difficile se vogliono tornare competitivi ad est.