Manca poco alla ripresa ufficiale dell’Nba. A Orlando nella giornata del 30 luglio scatta il via dopo la pandemia che ha costretto anche e soprattutto gli Usa ad un lockdown forzato. Ma ci sono ancora vari dubbi riguardanti la linea del contagio per una situazione molto lontana a quella europea. A parlare in vista della ripartenza ci ha pensato Adam Silver, commissioner Nba, in una intervista alla rivista Time: “Facciamo i test ogni giorno, non abbiamo un numero soglia ma se i contagi dovessero crescere in modo significativo nel campus – ha spiegato Silver -, questo potrebbe obbligarci a fermarci. Vedremo giorno per giorno, se si tratterà di casi isolati e’ un conto, bisognerà capire come il virus circoli nel nostro ambiente. In caso di numeri importanti ci fermeremo, non si può pensare di fuggire dal virus”.
“Non spingiamo il piede sull’acceleratore, diciamo. Se c’e’ una cosa che abbiamo imparato e’ che il virus e’ imprevedibile – prosegue Silver sulla delicata ripresa -. Se le condizioni ci porteranno a farlo, potremo modificare i nostri piani. Onestamente non sono sicuro di quanti casi servano. Abbiamo un gruppo di scienziati, dottori ed esperti che collaborano con noi. Procederemo passo dopo passo: certamente se ci fossero molti casi ci fermeremo. Sono assolutamente convinto che rimanere dentro al campus sara’ più sicuro che rimanerne fuori”.