Prenderà il via nella notte la Regular Season NBA 2022/2023, con i Golden State Warriors che riceveranno gli anelli e anche il guanto di sfida da molte delle pretendenti al titolo. Ci sarà l’ennesimo trionfo di Curry e compagni? Toccherà di nuovo a Giannis Antetokounmpo e i suoi Bucks? O sarà la prima volta di Doncic o Jokic? Lo scopriremo nel corso dei prossimi otto mesi, in cui il basket a stelle e strisce ci farà compagnia ogni notte. Ma l’interesse non è solo verso la lotta per il titolo. Ci sarà tanta bagarre anche nelle retrovie, dove tutte sognano di poter mettere le proprie mani sulla prossima scelta numero uno al draft Victor Wembanyama. E ancora, tanta curiosità per l’esordio oltreoceano di Simone Fontecchio e di Paolo Banchero.
EASTERN CONFERENCE
-ATLANTIC DIVISION
Potrebbe essere considerata – almeno sulla carta – la division più forte della lega. I Boston Celtics dovranno iniziare l’annata senza Robert Williams e quasi sicuramente non vedranno mai in campo Danilo Gallinari, ma dopo le Finals raggiunte a giugno non possono essere non essere considerati tra i favoriti. I Brooklyn Nets, al termine di un’estate molto complessa, hanno deciso di riprovarci con Kyrie Irving e Kevin Durant. Se il fisico (e la testa) dei due regge, ne vedremo delle belle. E nel silenzio generale ci sarebbe anche Ben Simmons.
I Philadelphia 76ers si presentano con il duo Harden-Embiid, ai quali sembra sempre mancare il famoso centesimo per fare l’euro, ma saranno lì anche loro fino alla fine. I Toronto Raptors ormai da anni sono garanzia di qualità, e pur non avendo un roster da titolo ambiranno ad essere un osso duro per chiunque. E infine i New York Knicks, che per l’ennesima volta rischiano di non essere né carne né pesce.
-CENTRAL DIVISION
I Milwaukee Bucks vogliono subito mettersi alle spalle l’uscita in semifinale di conference contro i Celtics. Il roster è rimasto più o meno lo stesso, anche se Middleton pare avere qualche problema non risolto dopo l’operazione al polso subita in questi mesi. Mai scommettere contro Giannis, però. Tra i vincitori della offseason ci sono i Cleveland Cavaliers, che ad un core giovane e dalle grandi potenzialità ha aggiunto anche Donovan Mitchell. Una delle squadre più intriganti. I Chicago Bulls puntano a far bene, ma devono anche fare i conti con i cronici problemi al ginocchio di Lonzo Ball, che non si sa bene quando potrà tornare in campo. Ambizioni quasi nulle per i Detroit Pistons e gli Indiana Pacers.
-SOUTHEAST DIVISION
Diciamolo chiaramente, qui l’attesa è quasi tutta per Paolo Banchero e per la sua prima stagione in NBA. Pare improbabile che i Magic possano lottare per una piazza ai playoffs, quindi ci si concentrerà molto sull’impatto e la crescita della scelta numero uno dello scorso draft. Miami Heat e Atlanta Hawks si contenderanno la vittoria della division e puntano ad essere gli outsiders all’interno della conference. Si preannuncia un’altra stagione anonima, invece, per Washington Wizards e Charlotte Hornets.
WESTERN CONFERENCE
-SOUTHWEST DIVISION
Favoriti d’obbligo i Dallas Mavericks, reduci dalla finale di Conference raggiunta la passata stagione e chiamati, magari a fare lo step successivo insieme alla loro stella Luka Doncic. In estate la franchigia texana è intervenuta nel reparto lunghi, ormai da anni punto debole del roster. E’ arrivato un buon veterano come JaVale McGee, ma soprattutto Christian Wood che avrà la maggior parte dei minuti pur subentrando inizialmente dalla panchina.
Dietro Dallas ci sono i Memphis Grizzlies, anche loro sconfitti pochi mesi fa da Golden State lungo il cammino verso il titolo. La base del roster è la stessa, con l’aggiunta di qualche giovane scelto al draft e di Danny Green; nella prima parte di stagione dovranno però fare a meno di Jaren Jackson Jr. Chi invece dovrebbe finalmente essere pronto ai nastri di partenza è Zion Williamson, per dei New Orleans Pelicans che puntano al salto di qualità. L’arrivo durante la scorsa annata di C.J. McCollum ha alzato il livello della squadra, e ora con l’ex Portland, Ingram e appunto Williamson l’obiettivo è migliorare. Chiudono la division gli Houston Rockets e i San Antonio Spurs, che verosimilmente non ne vinceranno moltissime di partite.
-PACIFIC DIVISION
I Golden State Warriors, freschi di titolo, hanno appena annunciato rinnovi pluriennali ad Andrew Wiggins e Jordan Poole. Contratti che costringeranno la (ricca) proprietà a pagare diverse centinaia di milioni di luxury tax, ma che dimostrano come la priorità resta una sola: continuare a vincere. Il general manager Bob Myers con possibilità di movimenti limitati in offseason ha comunque piazzato bei colpi per la rotazione di Steve Kerr, come JaMychal Green e Donte DiVincenzo. Inoltre torna a disposizione l’ex scelta numero uno al draft Wiseman. Attenzione ai Los Angeles Clippers, che finalmente ritrovano Kawhi Leonard di fianco a Paul George. Oltre alle due stelle, il roster è probabilmente tra i migliori dell’intera lega.
I Phoenix Suns hanno avuto un’estate tribolata a causa della free agency di Deandre Ayton. Alla fine le due parti si sono accordate, ma il feeling tra il centro e l’head coach Monty Williams sembra rimanere quasi ai minimi storici. La squadra è assolutamente competitiva e lotterà per le prime posizioni, ma con anche Chris Paul che va verso i 38, l’impressione è che il treno sia passato in quelle Finals perse contro i Bucks.
E arriviamo ai Los Angeles Lakers, che dovranno cercare di far dimenticare ai propri tifosi il disastro dello scorso anno. Molto dipenderà, al solito, dalle condizioni fisiche di LeBron James e Anthony Davis. Ma a prescindere da questo, il roster sembra avere più di una lacuna. E poi c’è sempre l’equivoco Russell Westbrook, che è finora scampato ad una trade, ma difficilmente riuscirà a restare a Los Angeles fino al termine della stagione. Infine i Sacramento Kings, i quali come ogni anno sperano di riuscire a tornare nei playoffs. Si va verso i sedici anni di digiuno, e pare difficile un’inversione di tendenza quest’anno.
-NORTHWEST DIVISION
Archiviata la deludente campagna 2021/2022, i Denver Nuggets hanno tutte le carte in tavola per essere considerati contendenti al titolo. Il primo motivo è ovviamente Nikola Jokic, che ritroverà al suo fianco Jamal Murray e Michael Porter Jr. dopo i rispettivi lunghi stop per infortunio. Molta la curiosità verso i Minnesota Timberwolves, che sono andati all-in durante l’estate, dando via un numero enorme di scelte future al draft per arrivare a Rudy Gobert. Il transalpino e Towns dovrebbero integrarsi bene a livello tecnico, in più Anthony Edwards pare sempre più in crescita.
I Portland TrailBlazers sono attesi da una di quelle stagioni in cui non sono né abbastanza forti per ambire a posizioni importanti, né abbastanza scarsi per puntare ad una scelta tra le più alte. In quest’ultimo lotto invece vanno inserite certamente Oklahoma City Thunder e Utah Jazz, con la speranza quantomeno di poter vedere Simone Fontecchio con del minutaggio sin da subito.