Martin Luther King Day negli Stati Uniti: il giorno in cui si onora l’omonimo attivista e premio Nobel afroamericano. E come di consueto l’NBA gioca tante partite a orari “italiani”. Si parte dalla vittoria dei New York Knicks al Madison Square Garden contro gli Orlando Magic. Il punteggio finale recita un 91-84 che ha visto i newyorchesi avanti praticamente dall’inizio alla fine, controllando il match senza troppi patemi per almeno tre quarti prima di rischiare grosso nell’ultimo parziale. Gli ospiti arrivano fino all’81-80 prima di essere frenati da Julius Randle, autore di sei punti negli ultimi 60 secondi. Per i Knicks 22 punti e 10 rimbalzi di R.J Barrett a cui si aggiungono 21 punti 17 rimbalzi di Randle. Dall’altra parte non bastano i 19 di Terrence Ross e i 18 di Aaron Gordon.
Stesso discorso per gli Atlanta Hawks, sempre avanti nel match casalingo contro i Minnesota Timberwolves. Gli uomini di Pierce prevalgono per 108-97 grazie a due parziali piazzati rispettivamente nel secondo e nel terzo quarto: se dopo il primo parziale i T’Wolves sono comunque riusciti a riportarsi in parità, stesso discorso non si può fare dopo la seconda folata di Atlanta; a partire dal 58-58 i padroni di casa danno la spallata decisiva con un 17-3 di parziale, mantenendo il gap per ciò che è rimasto della sfida. Tre uomini in doppia cifra per Atlanta, guidata da un De’Andre Hunter (25 punti) ben supportato da Clint Capela (23+15 rimbalzi) e Trae Young (20+13 assist). Al fanalino di coda della Western Conference non sono invece bastati 31 punti di D’Angelo Russell, costretto a fare gli straordinari a causa della positività al Covid di Karl-Anthony Towns.
Vittoria netta infine anche per i San Antonio Spurs, che superano e agganciano i classifica i Portland Trail Blazers (8-6). La banda di Popovich sceglie la fine del terzo quarto e l’inizio del quarto quarto come momento più proficuo per colpire: da una situazione di parità a due minuti dalla fine del terzo quarto (78-78) si arriva a un +13 ottenuto dopo due minuti trascorsi all’interno dell’ultimo quarto. Addirittura quattro i giocatori oltre i 20 punti: LaMarcus Aldridge (22), Patty Mills (21), Rudy Gay (21) e DeMar Derozan (20). Portland, minata dalle assenze di McCollum e Nurkic, non può contare solo sull’ottima prestazione di Damian Lillard (35).