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Julius Randle distrugge la concorrenza e si aggiudica, prendendo 493 dei 500 punti disponibili, il Most Improved Player of the Year 2020/2021. Difficile pronosticare un epilogo diverso per l’All-Star dei Knicks: quest’hanno ha viaggiato con cifre di tutto rispetto passando dai 19.5 punti ad allacciata di scarpa dello scorso anno fino ai 24.1 dell’attuale. Numeri che sono conditi anche da 10.2 rimbalzi e 6.0 assist, restando sul parquet per oltre 37 minuti nelle 71 gare disputate. Tutti massimi in carriera che gli hanno permesso di terminare nella top-20 NBA per punti, rimbalzi e assist.
Randle ha migliorato in maniera evidente anche la capacità di colpire con i piedi oltre l’arco, realizzando 160 triple, soltanto otto in meno di quanto fatto nelle cinque stagioni precedenti in combinata (168), trovando il fondo della retina con oltre il 40% dei tentativi dopo aver iniziato la regular season con meno del 30% in carriera. Un premio, consegnatogli dal figlio Kyden, che in sostanza è ampiamente meritato: nulla da fare per Jerami Grant (secondo) e Micheal Porter Jr. (terzo).
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