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I risultati della notte italiana di lunedì 4 novembre che ha visto in scena lo svolgersi di sei partite della regular season NBA 2019/2020. Non sbagliano le due squadre di Los Angeles: i Lakers superano gli Spurs all’AT&T Center grazie a una tripla-doppia di LeBron James (21+11+13) e a 25 punti di Anthony Davis; gli uomini di Rivers, invece, si sbarazzano allo Staples dei Jazz grazie a 30 punti di Kawhi Leonard. Tracimante vittoria casalinga degli Heat sui Rockets, i quali vanno sotto 46-14 al termine del primo quarto: mattatori Duncan Robinson e Meyers Leonard, rispettivamente con 23 e 21 punti.
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LE CLASSIFICHE DELLE DUE CONFERENCE
LA PRESENTAZIONE DI TUTTE LE SQUADRE NBA
San Antonio Spurs-Los Angeles Lakers 96-103 (HIGHLIGHTS)Â
Quinta vittoria consecutiva e primo posto nella Western Conference per i Lakers, che finora hanno eseguito alla grande lo spartito: Davis e James chiudono sempre sopra quota 20, poi un terzo e magari un quarto protagonista a rotazione salgono di livello. Questa volta è toccato a Dwight Howard, autore di una prova “vintage” con 14 punti, 13 rimbalzi, 2 stoppate e 7 su 7 al tiro, accompagnato dai 16 di Avery Bradley e i 14 di Kentavious Caldwell-Pope. I Lakers sono andati avanti anche di 19 lunghezze nel corso del terzo quarto, ma si sono fatti rimontare tutto il vantaggio venendo raggiunti sul 90-90 a 4:10 dalla fine. Dopodiché due canestri in fila di KCP propiziati da un James in tripla-doppia (21 punti, 11 rimbalzi e 13 assist) e una schiacciata di Howard hanno ridato un vantaggio che i Lakers non si sono fatti più sfuggire grazie anche ai 25 con 11 rimbalzi di Davis. Per Marco Belinelli ci sono 15 minuti sul parquet in cui ha chiuso con 3 punti, 2 rimbalzi e un assist con una palla persa tirando 1 su 4 dal campo (1 su 2 da tre). Sono invece cinque i giocatori in doppia cifra per coach Popovich, guidati da un Dejounte Murray in doppia-doppia (18+11 rimbalzi).
Miami Heat-Houston Rockets 129-100 (HIGHLIGHTS)
Se qualcuno ha un campanello d’allarme da suonare a Houston, è meglio che lo faccia subito. Dopo aver avuto bisogno di 159 punti per battere Washington e aver perso a Brooklyn, i Rockets fanno una figuraccia a Miami prendendo 59 punti in 16 minuti, segnandone solo 18. Il primo quarto chiuso sul -32 (46-14) è il terzo scarto più ampio nella storia della NBA, con gli unici precedenti risalgono al 1972 e al 1987. James Harden e Russell Westbrook hanno vissuto una serata difficile. Il primo è stato tenuto a 29 punti anche se, pur tirando 6 su 14, ha paradossalmente migliorato le sue percentuali in questo difficile inizio di stagione al tiro; il secondo ha chiuso con 10 punti trovando il fondo della retina solo a fine terzo quarto a gara abbondantemente conclusa, realizzando il peggior plus-minus della sua carriera (-46). Tutto facile invece per gli Heat, che con cinque vittorie in sei partite si godono il secondo miglior inizio nella storia della franchigia. Ci sono sei giocatori in doppia cifra guidati dai 23 di Duncan Robinson e i 21 di Meyers Leonard, mentre Jimmy Butler ha gestito le operazioni con 18 punti, 7 rimbalzi e 9 assist. Dalla panchina Goran Dragic e Tyler Herro ne hanno aggiunti rispettivamente 15 e 12, con James Johnson che ha bagnato il suo debutto stagionale con 17 punti.
Los Angeles Clippers-Utah Jazz 105-94 (HIGHLIGHTS)
Se Kawhi Leonard avesse dentro un po’ di Paul Pierce si sarebbe rivolto al pubblico di L.A. gridando “That’s why they brought me here” al termine della sfida con i Jazz. Dopo tre quarti tirati in cui i Clippers non sono riusciti a scrollarsi di dosso gli avversari e Leonard ha tirato male (4 s u 15), l’MVP delle ultime Finals ha preso in mano le operazioni segnando 18 dei suoi 30 punti finali, propiziando il parziale di 19-8 che ha chiuso la gara. Per i Clippers si tratta del quarto successo su quattro allo Staples Center, ottenuto soprattutto grazie a una schiacciante superiorità a rimbalzo: la squadra di Doc Rivers ne ha recuperati addirittura 18 in attacco, per un totale di 27 punti da seconda opportunità . Montrezl Harrell ne è ovviamente il responsabile numero 1, chiudendo con 19 punti e 8 rimbalzi (6 in attacco), mentre Lou Williams solo nel finale si è scrollato di dosso una serata difficile al tiro (6 su 18 per 17 punti finali). Ai Jazz non è bastato uno scintillante Donovan Mitchell, capace di rifilare 36 punti a una difesa come quella dei Clippers. Gli è però mancato un po’ di supporto dai compagni: Bojan Bogdanovic ne ha aggiunti 19 ma solo 4 nell’ultima frazione (quando Mitchell da solo ne ha segnati 17), Rudy Gobert ha chiuso in doppia-doppia da 12+14 ma senza incidere come al solito, e Mike Conley è tornato a fare i conti con i suoi problemi al tiro (2 su 10 per 8 punti totali).
Le altre partite:
I Pacers trovano in casa la terza vittoria consecutiva: i Bulls sono superati 108-95 da 26 punti di T.J Warren, a nulla valgono 21 marcature di Zach LaVine. Sesta sconfitta in sette partite per i Knicks che cadono 92-113 al Madison Square Garden contro i Kings: per i californiani De’Aaron Fox e Buddy Hield vanno a segno con 24 e 22 punti mentre i padroni di casa trovano un Marcus Morris da 28 punti. Infine i Mavericks passano facilmente alla Quicken Loans Arena di Cleveland per 111-131: ennesima tripla-doppia per Luka Doncic (29+14+15), mentre gli avversari trovano 29 punti da Kevin Love.
Tutti i risultati di lunedì 4 novembre:
San Antonio Spurs-Los Angeles Lakers 96-103
Los Angeles Clippers-Utah Jazz 105-94
Miami Heat-Houston Rockets 129-100
Indiana Pacers-Chicago Bulls 108-95
New York Knicks-Sacramento Kings 92-113
Cleveland Cavaliers-Dallas Mavericks 111-131
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