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I risultati della notte italiana di sabato 29 febbraio che ha visto in scena lo svolgersi di dieci partite della regular season NBA 2019/2020. Milwaukee stravince contro OKC priva di Gallinari grazie a un super Antetokounmpo, New Orleans supera Cleveland e si avvicina all’ottavo posto a Ovest approfittando del successo di Sacramento a Memphis (al quinto ko in fila). A Est vincono Miami e Orlando, sconfitta a sorpresa per Toronto.
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Milwaukee Bucks-Oklahoma City Thunder 133-86
First season series sweep of the Thunder since 2008-09 season.#FearTheDeer
— Milwaukee Bucks (@Bucks) February 29, 2020
Non c’è partita tra Bucks e Thunder in un match a senso unico sin dalla palla a due in favore della miglior squadra NBA. Milwaukee tiene a riposo Khris Middleton (ma non sembra risentirne), mentre gli ospiti lasciano fuori Danilo Gallinari, protagonista meno di 24 ore fa nella rimonta terminata con successo contro Sacramento. OKC va sotto di 24 lunghezze nel primo tempo, senza riuscire a replicare in alcun modo nella ripresa. Merito dei 32 punti, 13 rimbalzi e 6 assist raccolti da Giannis Antetokounmpo in 27 minuti. A spezzare in due la sfida ci pensa il 17-4 di parziale con cui si conclude il primo tempo, il miglior viatico per chiudere una sfida da 21 triple a bersaglio per i Bucks, massimo stagionale per una squadra che porta così il suo record sul 51-8. Si interrompe invece le striscia di cinque vittorie dei Thunder, che non vanno oltre i 18 punti e 5 assist di Chris Paul in una gara in cui non riescono a raggiungere i 100 punti segnati. Le percentuali al tiro sono modeste: 36% dal campo di squadra e un pessimo 6 su 35 dalla lunga distanza. Una partita insomma che non è mai stata in discussione, come dimostra il -47 sul tabellone alla sirena finale: il peggior scarto incassato da OKC in questa regular season.
New Orleans Pelicans-Cleveland Cavaliers 116-104
On to the next one.#WontBowDown pic.twitter.com/hSCvjRWd7Q
— New Orleans Pelicans (@PelicansNBA) February 29, 2020
New Orleans approfitta del passo falso dei Grizzlies contro i Kings, batte senza troppo affanno i Cavaliers e si riporta a sole due partite di distanza dall’ottavo posto (ossia dai playoffs) a Ovest. Merito dei 29 punti, 6 rimbalzi e 7 assist di Brandon Ingram, certo, ma anche dei 24 in 30 minuti con 11 su 16 al tiro raccolti da un sempre più promettente Zion Williamson. Per la prima scelta assoluta all’ultimo Draft è la decima partita in fila (su 15 complessive in stagione) da 20 punti: mai nessun teenager c’era riuscito nella storia NBA. Le prestazioni di Williamson inoltre continuano ad aver un impatto positivo anche su Nicolò Melli, sul suo utilizzo e impatto sul parquet: il n°20 azzurro è quello che resta di più in campo tra quelli in uscita dalla panchina, autore di 10 punti con 4 su 7 al tiro, una tripla a bersaglio e 6 rimbalzi a referto. Avanti soltanto in un paio di occasioni nel punteggio, a inizio partita e con meno di due punti di vantaggio, i Cavaliers hanno lentamente accompagnato verso la vittoria i Pelicans, incapaci di trovare qualsiasi tipo di contromisura. Non bastano i 31 punti (massimo in carriera eguagliato) di Collin Sexton, i 16 di Kevin Porter Jr. in uscita dalla panchina e i 15 punti di Darius Garland. Una linea giovane che a Cleveland vogliono continuare a far crescere.
Los Angeles Clippers-Denver Nuggets 132-103
Good as gold. pic.twitter.com/sWELwhnMra
— LA Clippers (@LAClippers) February 29, 2020
Dominio totale per i Clippers su una diretta concorrente come i Nuggets, che agganciano al secondo posto nella Western Conference a pari record (40-19). In una gara in cui non sono mai stati in svantaggio, gli uomini di Doc Rivers finalmente al completo hanno avuto 24 punti a Paul George (6 su 8 da tre all’interno del 18 su 39 di squadra, 46%) e 19 da Kawhi Leonard in 25 minuti ciascuno, con la panchina che ha prodotto 73 punti (35 della coppia Williams-Harrell). Quando giocano così, i Clippers sembrano davvero la miglior squadra della NBA, ed è una brutta notizia per il resto della lega. I Nuggets falliscono così una prova del 9 contro una contender, subendo la peggior sconfitta stagionale dopo il -26 contro Houston di Capodanno. I 21 punti con 9 rimbalzi di Nikola Jokic e i 20 di Jerami Grant non sono serviti a nulla, visto che il vantaggio dei Clippers non è praticamente mai sceso sotto le 10 lunghezze nella ripresa fino a strabordare fino a oltre 30 nel finale di gara con tutte le riserve in campo.
Le altre partite:
https://twitter.com/SacramentoKings/status/1233596823455047680
I Pelicans ora spaventano Memphis, con i Grizzlies che sono caduti a sorpresa in casa con Sacramento per 101-104: quinto ko consecutivo e crisi aperta nonostante i 32 punti di Dillon Brooks e nonostante il tentativo di rimonta che si infrange sull’ultimo attacco. Vincono, e consolidano la zona playoffs, invece gli Orlando Magic che battono Minnesota 136-125 grazie ai 33 punti di Terrence Ross e alla doppia doppia di Aaron Gordon (11 rimbalzi, 12 assist). Compleanno con sconfitta per Luka Doncic e i suoi Dallas Mavericks che cadono in casa dei Miami Heat. Vittoria fondamentale per 126-118 per i ragazzi della Florida, al terzo successo nelle ultime dieci partite, mentre ai Mavericks non bastano i 37 punti di Seth Curry, in una serata in cui Luka Doncic non è al 100% fisicamente e si ferma a “soli” 23 punti e 10 assist. Sconfitta difficile da digerire per i Phoenix Suns, che cedono 111-113 ai Detroit Pistons e buttano via un’occasione d’oro per rientrare in corsa playoffs. Nella Western Conference, infatti, dietro a Dallas c’è grande equilibrio nella corsa all’ottavo posto, con sei squadre racchiuse in quattro vittorie di differenza. E Phoenix chiude proprio questo gruppo e avrebbe potuto risalire la china, ma il canestro di Derrick Rose (per lui 31 punti) a pochi secondi dalla fine condanna i Suns.
HORNETS WIN!
HORNETS WIN!
HORNETS WIN!
HORNETS WIN!#AllFly pic.twitter.com/fJ28l290Al— Charlotte Hornets (@hornets) February 29, 2020
Ko a sorpresa, invece, per i Toronto Raptors (al 3° ko nelle ultime 20 partite) e lo fanno in casa contro Charlotte per 96-99. Per gli Hornets una vittoria corale, con cinque uomini in doppia cifra, mentre decisivo è il tiro libero a 2 secondi dalla fine che dà il +3. Ai canadesi non bastano i 24 i punti di Pascal Siakam, 21 di Kyle Lowry e 22 di Norman Powell, in una serata dove spiccano le assenze di Fred VanVleet e Serge Ibaka. Stop brusco, doloroso e purtroppo non il primo per i Brooklyn Nets che crollano 141-118 contro i non irresistibili Atlanta Hawks. Eppure nel primo tempo i ragazzi di New York dominano, ma poi lentamente alzano il piede dall’acceleratore e lasciano spazio agli Hawks, terzultimi nella Eastern Conference. Nets che, così, sono al terzo ko consecutivo (5-5 nelle ultime 10 gare) e scivolano in ottava posizione nella conference. Per loro fortuna, però, cadono anche i Washington Wizards, cioè i primi inseguitori, che perdono 129-119 contro gli Utah Jazz. Utah che, così, supera i Thunder di Gallinari al quinto posto nelle Western Conference, mentre per Washington non bastano i 42 punti e 10 assist di Bradley Beal.
Tutti i risultati di sabato 29 febbraio:
Milwaukee Bucks-Oklahoma City Thunder 133-86
New Orleans Pelicans-Cleveland Cavaliers 116-104
Los Angeles Clippers-Denver Nuggets 132-103
Memphis Grizzlies-Sacramento Kings 101-104
Orlando Magic-Minnesota Timberwolves 136-125
Miami Heat-Dallas Mavericks 126-118
Phoenix Suns-Detroit Pistons 111-113
Toronto Raptors-Charlotte Hornets 96-99
Atlanta Hawks-Brooklyn Nets 141-118
Utah Jazz-Washington Wizards 129-119
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