I risultati della notte italiana di martedì 3 marzo che ha visto in scena lo svolgersi di sette partite della regular season NBA 2019/2020. Milwaukee perde per la seconda volta su due in stagione contro gli Heat, con Giannis Antetokounmpo tenuto a soli 13 punti. Sconfitta a sorpresa di Houston al Madison Square Garden, interrompendo una striscia di sei successi in fila. Sconfitta interna per San Antonio e ottavo posto che si allontana ancora.
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Miami Heat-Milwaukee Bucks 105-89
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Solo otto squadre in questa stagione sono riuscite a battere i Milwaukee Bucks, ma solamente una ci è riuscita più di una volta: i Miami Heat. Per la seconda volta su due la squadra di coach Spoelstra è riuscita a battere quella con il miglior record della NBA. E questa volta, invece di una rimonta furiosa culminata nel supplementare come a inizio stagione, lo ha fatto controllando tutto il secondo tempo, mandando sei giocatori in doppia cifra guidati dai 18 a testa di Jimmy Butler e Jae Crowder. Serata davvero complicata per Giannis Antetokounmpo, che dopo l’exploit contro Charlotte è stato tenuto al suo minimo stagionale pareggiato con soli 13 punti, frutto di un brutto 6 su 18 al tiro (0 su 4 da tre) e di un solo viaggio in lunetta (1/2). I 15 rimbalzi e 3 assist non bastano a controbilanciare le tre palle perse e il peggior plus-minus di squadra (-16) per una rara serata negativa dell’MVP in carica. In casa Bucks il miglior realizzatore è Brook Lopez con 21 punti, ma sono i numeri negativi a spiccare più di tutti. Per la seconda partita in fila Milwaukee ha ritoccato il suo minimo stagionale (93 contro gli Hornets, 89 questa notte) per via della scarsa precisione dalla lunga distanza, segnando solo 7 delle 34 triple tentate. Neanche il rientro di Krhis Middleton (10 dei suoi 12 punti nel primo quarto) è servito per ridare ossigeno a una squadra che ha anche perso George Hill per una ginocchiata là dove fa più male. Milwaukee avrà l’opportunità della rivincita con gli Heat il prossimo 17 marzo.
New York Knicks-Houston Rockets 125-123
Way to close it out 😤#NewYorkForever pic.twitter.com/IvNVJbAPUg
— NEW YORK KNICKS (@nyknicks) March 3, 2020
La strutturazione extra-small richiede ai giocatori dei Rockets un impegno difensivo superiore al normale per poter reggere, e quando viene a mancare possono accadere anche risultati inaspettati. Era dal lontano 2009 che i Knicks non vincevano in casa contro Houston, quando sulla panchina, curiosamente, c’era proprio Mike D’Antoni per i bluarancio. Ci sono riusciti questa notte alla prima partita del nuovo corso con il neo-assunto presidente delle operazioni cestistiche Leon Rose, presente al Madison Square Garden per una rara vittoria della sua nuova squadra. A fare la differenza è stata la stazza: i Knicks hanno stravinto la lotta a rimbalzo (65-34 di cui 20 in attacco) e quella dei punti in area (64-36) approfittando della difesa morbida dei Rockets specialmente nel primo tempo (73 punti concessi). Ad approfittarne è stato un R.J. Barrett capace di pareggiare il suo massimo stagionale da 27 punti, seguito dai 16+16 di Julius Randle e dai 59 punti della panchina. Forse complice il supplementare disputato a Boston, i Rockets hanno fatto davvero fatica a entrare in partita e nonostante quanto concesso a rimbalzo e in area, hanno comunque avuto il tiro per vincerla con il jumper di Russell Westbrook (24 punti) che non ha trovato il fondo della retina. Insieme a lui ci sono i 20 a testa di Robert Covington e Danuel House, ma soprattutto i 35 di un James Harden impreciso al tiro (8/22 e 3/13 da tre) ma infallibile in lunetta (16/16). Non abbastanza per superare le mancanze difensive: “Non abbiamo seguito diligentemente i nostri principi difensivi e ne abbiamo pagato le conseguenze, semplice”, l’analisi del Barba a fine partita.
HARDEN VS GIBSON: IL BARBA VINCE LA PALLA A DUE (VIDEO)
Le altre partite:
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— Chicago Bulls (@chicagobulls) March 3, 2020
Vincono i Bulls per 109-107, nonostante una clamorosa rimonta negli ultimi secondi dei Mavericks con le triple di Finney-Smith e con il miracolo da centrocampo di Doncic che per poco non regala un incredibile successo ai suoi. Lo sloveno tornava in campo dopo aver saltato il match dell’altra notte con Minnesota ed ha chiuso con 23 punti e 9 rimbalzi. Non sono bastati a Dallas anche 26 punti di Tim Hardaway Jr., mentre per Chicago il migliore è stato Coby White con 19 punti. Vincono gli Utah Jazz sul campo dei Cleveland Cavaliers: finisce 113-126 con 28 punti di Bojan Bogdanovic e 20 di Rudy Gobert, mentre ai Cavs non sono bastati i 32 punti di Collin Sexton. Restando sempre nella Western Conference, netta vittoria dei Memphis Grizzlies sul campo degli Atlanta Hawks (88-127) con ben nove giocatori in doppia cifra. La miglior prestazione individuale di questa notte NBA è stata di C.J. McCollum, che con i suoi 41 punti ha trascinato i Portland Trail Blazers alla vittoria sul campo degli Orlando Magic per 107-130. Dicono, invece, ormai addio ai playoffs i San Antonio Spurs, che perdono in casa 111-116 con gli Indiana Pacers: solo cinque minuti e zero punti per Marco Belinelli.
Tutti i risultati di martedì 3 marzo:
Miami Heat-Milwaukee Bucks 105-89
New York Knicks-Houston Rockets 125-123
Chicago Bulls-Dallas Mavericks 109-107
Utah Jazz-Cleveland Cavaliers 113-126
Atlanta Hawks-Memphis Grizzlies 88-127
Orlando Magic-Portland Trail Blazers 107-130
San Antonio Spurs-Indiana Pacers 111-116