I risultati della notte italiana tra giovedì 6 agosto e venerdì 7 agosto ha visto in scena lo svolgersi di sei partite della regular season NBA 2019/2020. Grazie ai 39 punti di James Harden i Rockets battono i Lakers privi di LeBron James, che commenta in maniera criptica i problemi offensivi dei gialloviola. Damian Lillard firma 11 triple nel successo di Portland su Denver e riapre il discorso playoff. I Clippers tengono a bada l’attacco di Dallas e vincono con i 29 di Leonard. Milwaukee rimonta 23 punti e ribalta Miami grazie ai 66 della coppia Giannis-Middleton. Phoenix si mantiene imbattuta superando anche Indiana, infine Pelicans perdono malamente con Sacramento
Tutto facile per i Rockets, che vincono tutti i quarti contro i Lakers in back-to-back e privi di LeBron James, tenuto a riposo per un problema all’inguine. La squadra di coach D’Antoni mette altre 21 triple e distribuisce 26 assist su 36 canestri segnati, sopperendo con il movimento di palla all’assenza di Russell Westbrook per una contusione al quadricipite destro. Soprattutto è stato James Harden a fare gli straordinari, chiudendo la sua partita con 39 punti, 8 rimbalzi e 12 assist pur commettendo 9 palle perse in 36 minuti di gioco. Il Barba ha contribuito con 5 triple all’ottima serata dall’arco dei suoi (21 su 57), accompagnato dai 20 punti di Ben McLemore (5 su 10 dalla lunga distanza), i 15 di Jeff Green e i 14 di Danuel House, con Robert Covington che ha avuto un plus-minus +29 nei 33 minuti passati in campo, con i Rockets che hanno chiuso i conti con un parziale di 11-0 a metà ultimo quarto.
Per i Lakers si tratta della terza sconfitta in cinque gare nella bolla, dovendo fare a meno di Alex Caruso e JaVale McGee oltre che del già citato James. Sono 21 i punti di Kyle Kuzma in poco meno di 30 minuti, mentre Anthony Davis ha prodotto una doppia doppia da 17+12 pur commettendo 7 palle perse. Ancora tremende le percentuali da tre punti con 2 su 19 di squadra: da quando è ricominciata la stagione i gialloviola tirando col 23.4% dall’arco. Problemi che hanno portato al commento criptico di LeBron James: “Abbiamo problemi fuori dal campo”.
La corsa per l’ottavo posto a Ovest è ormai completamente aperta. I Blazers approfittano dell’ennesimo passo falso di Memphis per portarsi a mezza gara di distanza dai Grizzlies ed è ormai quasi certo che ci sarà uno spareggio play-in per poter sfidare i Los Angeles Lakers al primo turno di playoff. Ora bisognerà determinare quali squadre ci saranno, e i Blazers sembrano i candidati principali a farne parte
Il protagonista della sfida è uno e solamente uno: Damian Lillard. La stella dei Blazers chiude infatti con 45 punti e 12 assist, merito di uno spaziale 11 su 18 dalla lunga distanza (record di franchigia che gli appartiene pareggiato) per controllare ogni velleità dei Nuggets. Insieme a lui ottime anche le prove da 27 punti di Gary Trent Jr. e i 22 di Jusuf Nurkic, in una serata in cui C.J. McCollum e Carmelo Anthony hanno tirato 6 su 23 combinato.
Per i Nuggets, che erano in back-to-back dopo aver vinto con San Antonio, c’è un’altra ottima prova di Michael Porter Jr. (terza doppia doppia in fila con 27+12) e altri quattro giocatori in doppia cifra, tra cui manca però il nome di Nikola Jokic. Il centro serbo infatti si ferma a soli 8 punti in meno di 24 minuti, pur distribuendo la bellezza di 13 assist per i suoi compagni. Sono state infatti le riserve a riportare la squadra fino a -6 a 1:16 dalla fine, ma senza completare la rimonta.
In un possibile antipasto di playoff, gli L.A. Clippers dimostrano di avere grosse chance di superare il turno contro i Dallas Mavericks. I texani infatti non riescono a fermare l’attacco dei losangelini, capace di tirare con il 54% dal campo per portarsi sul 2-2 di record nelle quattro gare di Orlando grazie soprattutto al 62% nel quarto finale, dopo che i Mavs erano riusciti a pareggiare la sfida sul 101-101 (parziale di 25-10 per chiudere i conti). Miglior realizzatore in casa Clippers è ovviamente Kawhi Leonard con 29 punti e 4 su 8 dalla lunga distanza, seguito dai 24 di Paul George (con anche 7 rimbalzi e 6 assist) e la partita perfetta di Ivica Zubac (21 punti, 15 rimbalzi e soprattutto 10 su 10 al tiro). Aggiungendo anche i 16 punti di Marcus Morris a una serata da 14 su 31 dalla lunga distanza, ai Clippers non è servito neanche un Lou Williams in serata no (3 su 9 dal campo per 6 punti).
Dopo la tripla doppia mostruosa contro Sacramento, Luka Doncic si è fermato “solo” a 29 punti con 6 assist e 6/13 dalla lunga distanza, meritandosi comunque gli apprezzamenti di coach Rivers (“Ci vuole tutta la squadra per fermarlo, ma abbiamo fatto un buon lavoro in generale”). Meglio dello sloveno è andato Kristaps Porzingis con 30 punti, ma il 58-36 in favore dei Clippers nei punti in area ha finito per fare la differenza.
Dal 116-130 finale non si direbbe, ma i Milwaukee Bucks soffrono parecchio prima di battere i Miami Heat: all’intervallo sono sotto di 17 e soltanto un ultimo quarto da 18-38 consente loro di cavarsela. Trentatré punti tanto per Khris Middleton quanto per Giannis Antetokounmpo; il primo aggiunge 6 rimbalzi e 8 assist, il secondo 12 e 4. Agli Heat non bastano 7 uomini in doppia cifra, i 21 di Duncan Robinson e i 20 di Tyler Herro dalla panchina.
Nei meandri dell’alto punteggio (e di un primo quarto finito 39-49) i New Orleans Pelicans devono cedere 125-140 di fronte ai Sacramento Kings, dove Bogdan Bogdanovic fa 6 su 9 da tre per buona parte dei suoi 35 punti, con l’aiuto dei 30 e 10 assist di De’Aaron Fox. Per i Pelicans 24 di Zion Williamson e Brandon Ingram, mentre Nicolò Melli è a quota 4, 4 rimbalzi e 2 assist nei 15’29” in cui è in campo. Ok anche i Phoenix Suns, che battono 99-114 gli Indiana Pacers portando sette giocatori oltre la doppia cifra, DeAndre Ayton, Cameron Johnson e Devin Booker in doppia doppia (rispettivamente 23 e 10 rimbalzi, 14 e 12 rimbalzi, 20 e 18 assist); da segnalare anche i 18 dalla panchina di Dario Saric.
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