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Kawhi Leonard segna 35 punti, di cui 11 cruciali nel quarto periodo, e regala a L.A. un successo meritato nel quarto match del Christmas Day di NBA 2019/2020. I Lakers sprecano 15 lunghezze di vantaggio e non vanno oltre la tripla-doppia sfiorata da LeBron James (23 punti, 9 rimbalzi e 10 assist): per i gialloviola il 106-111 finale sancisce la quarta sconfitta consecutiva.
BEVERLEY BLOCCA JAMES NEL POSSESSO DECISIVO (VIDEO)
HIGHLIGHTS LAKERS-CLIPPERS 106-111 (VIDEO)
È l’MVP delle ultime Finals a realizzare la tripla del 101 pari a 5 minuti dalla sirena, il punto di non ritorno per i Lakers che le provano tutte, ma non riescono nel finale a tenere il passo. La giocata simbolo della partita però è un’altra, la palla persa forzata da Patrick Beverley sul possesso decisivo contro LeBron James. Il punteggio è di 109-106 in favore dei Clippers, meno di 10 secondi alla sirena finale: il numero 23 dei gialloviola in isolamento cerca la tripla del possibile pareggio, ma il pallone non si stacca neanche dalle sue mani che Beverley lo respinge in prima fila, forzando la deviazione di LeBron, recuperando il possesso e chiudendo definitivamente i conti con un urlo di gioia rivolto verso gli spalti dello Staples Center pieni zeppi di sostenitori dei Lakers. L’atto conclusivo di un match ricco di luci e ombre per James, che sfiora la seconda tripla-doppia in carriera nel giorno di Natale (23 punti, 10 assist e 9 rimbalzi), sale al secondo posto all-time per presenze sul parquet il 25 dicembre (14, Kobe è primo a 16), ma al tempo stesso sbaglia tanti tiri dalla lunga distanza (2 su 12 dall’arco) e non approfitta di una panchina stranamente più prolifica di quella dei Clippers (49-36 il conto finale, merito dei 25 punti e 4 triple di Kyle Kuzma).
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Non solo le due stelle più luminose, ma anche tanti altri All-Star da poter seguire in un testa a testa in cui Paul George è stato il giocatore più in difficoltà a livello offensivo in casa Clippers. Per lui 17 punti a referto, arrivati però a fatica soltanto tentando 18 conclusione, aggiungendo 5 rimbalzi, ma con L.A. che nei 10 minuti senza di lui sul parquet piazza un decisivo +15 di plus/minus. Discorso simile, con le dovute proporzioni, per Patrick Patterson, che non incide granché nonostante la partenza nel quintetto titolare. Ai ragazzi di Doc Rivers manca poi il solito contributo alla voce punti garantito da Lou Williams, fermo a quota 6 nella mezz’ora in cui resta sul parquet (conditi con 7 assist). Per tutte queste ragioni il successo contro una contender come i Lakers assume un valore ancora più importante, davanti a un Anthony Davis che nonostante gli acciacchi chiude con 24 punti e 6 rimbalzi, lottando in entrambe le metà campo per quasi 40 minuti. Manca però il tiro dalla lunga distanza (12 su 45, 26% complessivo) e quello dal campo con efficacia (40.6%): cifre ben lontane rispetto alle prestazioni scoppiettanti in attacco dei Lakers di qualche settimana fa. Per i gialloviola è il peggior momento della stagione: nulla di grave certo, ma un primo sintomatico campanello dall’allarme in quella che i gialloviola sperano possa essere una lunga stagione.
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