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I risultati della notte italiana di venerdì 3 dicembre e che ha visto in scena lo svolgersi di nove partite della regular season NBA 2019/2020. Si parte dai Thunder di Danilo Gallinari, vittoriosi per la quarta vola di fila e sempre più settimi a Ovest: a farne le spese sono gli Spurs, battuti nell’ultimo quarto. Il quarto quarto è utile anche agli Heat per superare i Raptors in una partita sporca dove le percentuali non sono state elevate. Denver si conferma seconda a Ovest sconfiggendo la sorpresa Indiana, successi anche per Clippers e Mavericks.
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San Antonio Spurs-Oklahoma City Thunder 103-109 (HIGHLIGHTS)
That's a WIN to kick off the new year right. pic.twitter.com/a0y3JsOiXg
— OKC THUNDER (@okcthunder) January 3, 2020
Vincono ancora i Thunder che sfatano il tabù San Antonio (non conquistavano un successo all’AT&T Center dal Natale 2014) e confermano l’ottimo momento di forma di un gruppo che, strada facendo, ha scoperto di essere competitivo nella corsa playoff. Merito dei 25 punti di Shai Gilgeous-Alexander e del solito finale da protagonista di Chris Paul: 10 dei 16 punti di CP3 arrivano nell’ultimo quarto, decisivi nel parziale da 18-9 che riporta avanti OKC a pochi minuti dal termine. Danilo Gallinari chiude con 13 punti una gara imprecisa al tiro (5 su 15 complessivo), tre triple, cinque rimbalzi e due assist. Per i Thunder è il quarto successo in fila, l’ottavo nelle ultima nove, quello che permette a OKC di consolidare il settimo posto a Ovest, tenendo a quattro partite di distanza gli Spurs ottavi. Niente derby italiano sul parquet per Marco Belinelli, tenuto fuori da coach Popovich per 48 minuti e rimasto a guardare i suoi incassare l’ennesima sconfitta di una stagione in altalena. Agli Spurs non bastano i 30 punti di DeRozan e i 22 dì Aldridge.
Miami Heat-Toronto Raptors 84-76 (HIGHLIGHTS)
https://twitter.com/MiamiHEAT/status/1212929312095178752
Altra super prestazione degli Heat, questa volta soprattutto a protezione del ferro, nel successo sofferto e meritato conquistato contro Toronto. Soltanto 76 punti concessi, il minimo segnato dai canadesi negli ultimi quattro anni e seconda peggior prestazione stagionale in tutta la NBA. Bam Adebayo è il migliore dei suoi con 15 punti e 14 rimbalzi, uno dei quattro giocatori in doppia cifra alla sirena finale. Jimmy Butler tira poco e sbaglia tanto, raccogliendo soltanto 8 punti, conditi con 7 assist e 12 rimbalzi in un match in cui la chiave è Kendrick Nunn: con lui sul parquet gli Heat controllano agevolmente la sfida (+18 di plus/minus), nonostante siano soltanto 7 i suoi punti a referto (con 9 assist e 4 rimbalzi). Partita da dimenticare a livello offensivo per i Raptors, ancora fortemente rimaneggiati a causa delle assenze dei vari Siakam, Gasol e Powell, incapaci di andare oltre un misero 31.5% dal campo e chiudendo la sfida con sole 6 triple a segno su ben 42 tentativi (14.3% di squadra). L’unico a salvarsi è Serge Ibaka, che ne mette 19 con 21 tiri e aggiunge 10 rimbalzi al suo tabellino. Kyle Lowry invece, come buona parte dei nove giocatori di Toronto scesi in campo, ha più tentativi che punti: 16 tiri, 15 punti; proporzione ben più accettabile rispetto a quella di uno spaesato Fred VanVleet da 3 su 6 dal campo e 1 su 11 dall’arco.
MIAMI CHIUDE LA PARTITA: LOB DI HERRO PER JONES (VIDEO)
Indiana Pacers-Denver Nuggets 116-124 (HIGHLIGHTS)
Undefeated in 2020.#MileHighBasketball pic.twitter.com/BqD5YkuNU4
— Denver Nuggets (@nuggets) January 3, 2020
Pesante vittoria in rimonta dei Nuggets a Indianapolis, recuperando 14 lunghezze di svantaggio nel primo tempo e prendendo il controllo della sfida nel secondo. Con Nikola Jokic frenato dai problemi di falli nel primo tempo, gli ospiti sono riusciti a rimanere in partita grazie ai 22 punti di Jamal Murray e i 16 con 10 rimbalzi e 5 assist di Will Barton, con il centro serbo che ha poi realizzato 12 dei suoi 22 punti nella frazione finale per chiudere i conti. Il grande protagonista in casa Nuggets è però Michael Porter Jr., che nella sua città di casa ha messo assieme la miglior prestazione della sua giovane carriera: 25 punti, 11 su 12 al tiro, 2 su 3 da tre punti, 5 rimbalzi e un assist molto importante per l’esito della sfida. Ai Pacers non è servito il massimo stagionale da 30 punti di Jeremy Lamb per evitare la quarta sconfitta nelle ultime sei, sprecando un primo tempo passato tutto in controllo. Domantas Sabonis ha mancato ancora una volta l’appuntamento con la prima tripla doppia in carriera (18 punti, 9 rimbalzi, 9 assist) e in generale ai Pacers è mancato un “closer”, visto che neanche i 20 punti di T.J. Warren e i 21 di Myles Turner hanno sopperito alle assenze di Malcolm Brogdon e Victor Oladipo.
Le altre partite:
FINAL: MAVS WIN, MAVS WIN! Dallas kicks off the new decade at home with a 123-111 W! @luka7doncic led all scorers with 31, @sdotcurry dropped 25 off the bench, and @MaxiKleber scored a season-high 18!@ChoctawCasinos | #MFFL pic.twitter.com/fOwpoAqSR0
— Dallas Mavericks (@dallasmavs) January 3, 2020
Luka Doncic è ancora una volta il protagonista del successo dei Mavericks, arrivato questa volta contro i Nets sempre più orfani dei loro All-Star. Una partita vinta dai padroni di casa nonostante le assenze di Kristaps Porzingis e Tim Hardaway Jr., rimpiazzati al meglio quando si è trattato di far canestro da Seth Curry (25 punti, 9 su 13 dal campo, 5 su 5 dall’arco, decisivo nei momenti in cui Doncic ha riposato) e Maxi Kleber (18 punti, nuovo massimo in carriera). Il numero 77 sloveno invece sale in cattedra quando conta di più: 15 dei suoi 31 punti arrivano nel quarto periodo, decisivi nel parziale da 13-4 che a metà dell’ultima frazione spacca definitivamente in due la partita in favore di Dallas. Il miglior realizzatore in casa Nets invece è Spencer Dinwiddie: 19 punti e 5 assist in 23 minuti di gioco.
DONCIC SI “NASCONDE” DIETRO MARJANOVIC: TRIPLA A SEGNO (VIDEO)
Vincono a fatica gli Hornets in casa dei Cavaliers: il 106-109 finale racconta di un recupero dal -7 dell’intervallo nei due quarti finali grazie ai 30 punti di Terry Rozier e ai 16 con 11 rimbalzi di Devonte’ Graham, mentre ai Cavs non bastano i 21 di Collin Sexton e i 17 di Cedi Osman. I Jazz espugnano il parquet dello United Center, vincendo per 98-102 sui Bulls grazie ai cinque uomini in doppia cifra, dei quali Bojan Bogdanovic arriva a 19 e il duo Donovan Mitchell-Rudy Gobert a 17. Per i Bulls 26 di Zach LaVine. I Timberwolves superano in maniera chiara e indiscutibile i Warriors per 99-84, indirizzando la partita fin dal primo quarto. Shabazz Napier e Robert Covington mettono a segno 20 punti a testa, con il secondo che aggiunge 10 rimbalzi. Per Golden State 16 di Glenn Robinson III.
https://twitter.com/SacramentoKings/status/1212970081371611137
I Kings superano in una partita a elastico i Grizzlies per 128-123 con 27 punti di De’Aaron Fox e 26 di Buddy Hield, mentre dall’altra parte ce ne sono 23 di Ja Morant e 19 di Jae Crowder, oltre a 18 e 12 rimbalzi di Jonas Valanciunas. Nell’ultimo match della notte, i Clippers fanno capitolare i Pistons per 126-112, dopo aver guidato anche di 31 punti a inizio quarto periodo. Partita di livello per Montrezl Harrell e Lou Williams, che con i loro 23 e 22 punti concedono una giornata di relativo riposo a Kawhi Leonard e Paul George, mentre in casa Pistons nonostante i nove uomini in doppia cifra non emerge realmente nessuno (Bruce Brown con 15 punti, Derrick Rose, Christian Wood, Tony Snell e Svi Mykhailiuk con 14).
Tutti i risultati di venerdì 3 dicembre:
San Antonio Spurs-Oklahoma City Thunder 103-109
Miami Heat-Toronto Raptors 84-76
Indiana Pacers-Denver Nuggets 116-124
Dallas Mavericks-Brooklyn Nets 123-111
Cleveland Cavaliers-Charlotte Hornets 106-109
Chicago Bulls-Utah Jazz 98-102
Minnesota Timberwolves-Golden State Warriors 99-84
Sacramento Kings-Memphis Grizzlies 128-123
Los Angeles Clippers-Detroit Pistons 126-112
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