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NBA 2019/2020: i Sixers si confermano imbattuti, Antetokounmpo fa la voce grossa coi Raptors

Giannis Antetokounmpo, Milwaukee Bucks 2017-2018 - Foto Keith Allison CC BY-SA 2.0

I risultati della notte italiana di domenica 3 novembre che ha visto in scena lo svolgersi di otto partite della regular season NBA 2019/2020. I Sixers si confermano imbattuti in questo inizio di stagione, sbancando il campo dei Blazers a 0.4 secondi dalla fine anche senza lo squalificato Embiid. Antetokounmpo rifila 36 punti con 15 rimbalzi ai Raptors per “vendicare” le ultime finali di conference, i Timberwolves passeggiano a Washington senza Towns. Maledizione Chase Center per i Warriors, sconfitti anche dagli Hornets.

LE CLASSIFICHE DELLE DUE CONFERENCE

LA PRESENTAZIONE DI TUTTE LE SQUADRE NBA

Portland Trail Blazers-Philadelphia 76ers 128-129 (HIGHLIGHTS)

Partita pazza e bellissima tra Blazers e Sixers, risolta solamente nei secondi finali. A deciderla è un canestro a 0.4 dalla fine di Furkan Korkmaz, dopo che i Blazers erano passati in vantaggio con una tripla di Anfernee Simons a 2.2 dalla fine per rispondere a due liberi glaciali di Ben Simmons nel possesso precedente. I Sixers, senza Joel Embiid, rimangono così l’unica squadra imbattuta di questo inizio di stagione con cinque successi in fila, ma questo ha qualcosa in più degli altri, visto che a un certo punto gli ospiti erano finiti sotto di 21 lunghezze. I Sixers si sono affidati ai rimanenti membri del quintetto guidati da un Al Horford da 25 punti e dai 23 di Tobias Harris, insieme alla doppia-doppia di Ben Simmons (18 con 11 rimbalzi e 8 assist) e i 17 di Josh Richardson, a cui si sono aggiunti i 12 di Mike Scott e gli 11 del decisivo Korkmaz per una panchina da 43 punti. In una serata da 33% al tiro da tre, la differenza l’hanno fatta gli 84 punti in area realizzati da Philadelphia contro i soli 40 dei Blazers. Oltre al danno di aver subito la sconfitta, per Portland c’è anche il doppio danno di aver sprecato una grande prestazione balistica di Damian Lillard (33 punti con 11 su 16 al tiro di cui 8 su 11 da tre) e aver visto Rodney Hood uscire trasportato a braccia dopo uno scontro di gioco (25 punti con 9 su 11 per lui).

Milwaukee Bucks-Toronto Raptors 115-105 (HIGHLIGHTS)

Dopo un’estate intera a rimuginare su quello che è successo nelle ultime finali di conference, i Milwaukee Bucks avevano evidentemente molta voglia di incontrare di nuovo i Toronto Raptors. E con un primo quarto da 36-17 hanno immediatamente messo la partita sui binari giusti, rimanendo in vantaggio per tutta la gara e portando a casa il successo. I Bucks hanno comunque rischiato di sprecare un altro vantaggio gigantesco: dopo aver subito le rimonte di Miami e Boston rispettivamente da +21 e +19, questa volta si sono fatti recuperare da +26 a +4 per ben tre volte nell’ultima frazione di gioco. Poi il sesto fallo di Pascal Siakam ha tolto ossigeno ai Raptors, che hanno dovuto alzare bandiera bianca ma solo dopo aver raddrizzato un primo tempo da 31% al tiro. Per i campioni in carica ci sono 36 punti di uno scatenato Kyle Lowry e i 16 di Siakam. Per Giannis Antetokounmpo, invece, la doppia-doppia è ormai di casa: la sua sesta in fila è arrivata grazie a 36 punti (14 su 20 al tiro) e 15 rimbalzi, a cui ha aggiunto 8 assist, un recupero e 4 stoppate in 36 minuti di gioco. Insieme a lui i 14 di Eric Bledsoe e gli 11 di Khris Middleton e Brook Lopez, a cui si aggiunge una panchina tutta capace di andare a referto per la quarta vittoria su sei in questo inizio di regular season.

Washington Wizards-Minnesota Timberwolves 109-131 (HIGHLIGHTS)

Senza lo squalificato Karl-Anthony Towns (che non ci sarà neanche alla prossima contro i Bucks), i Timberwolves hanno mandato sei giocatori in doppia cifra facendo il vuoto in un terzo quarto da 36-16. Tra le note positive per coach Saunders non ci sono solo i 21 punti di Andrew Wiggins (seppur tirando 7 su 16), ma anche i 20 di Robert Covington (che non segnava così tanto da quasi un anno), i 18 di Gorgui Dieng, la doppia-doppia da 15 con 13 assist di Jeff Teague, i 14 di Jake Layman e soprattutto i 20 del rookie Jarrett Culver, che nelle prime quattro uscite aveva realizzato in tutto 12 punti. Per gli Wizards, dopo la “sbornia” da 158 punti contro Houston, le percentuali sono tornate stabilmente sotto il 40% da campo con solo quattro giocatori in doppia cifra guidati dai 30 di Bradley Beal e pochissimo altro dai titolari (17 punti combinati da Smith, Bonga, Hachimura e Bryant). Ci ha pensato allora la panchina a dare il suo contributo, con 16 punti di Isaiah Thomas, 15 di Admiral Schofield e 14 di Moritz Wagner.

Le altre partite:

I Warriors, senza Draymond Green e D’Angelo Russell, cedono in casa contro gli Hornets per 87-93: Terry Rozier è autore di 20 punti e 7 assist, coadiuvato dai 25 di Dwayne Bacon, mentre per i padroni di casa il migliore è il rookie Eric Paschall con 25 punti. Andre Drummond realizza la terza doppia-doppia da 20+20 consecutiva all’interno della vittoria dei Pistons sui Nets per 113-109: per il centro in fattispecie 25 punti siglati e 20 rimbalzi catturati. Ai Nets non è servita la prima tripla-doppia di Kyrie Irving con la nuova maglia (20+11+10). Sul campo dei Magic i Nuggets si prendono una vittoria importante dopo due sconfitte in fila che avevano messo la squadra di malumore, sfruttando all’interno dell’87-91 finale il risveglio nel secondo tempo di Nikola Jokic (16 dei suoi 20 punti sono arrivati nella ripresa) e i 22 di Jamal Murray. E dire che i padroni di casa erano anche partiti meglio, toccando il +12 a inizio gara grazie a cinque canestri di Nikola Vucevic (il migliore dei suoi alla fine con 24 punti, seguito dai 21 di Aaron Gordon).

Quarta vittoria su sei gare per i sorprendenti Phoenix Suns di questo inizio di stagione, che cambiano marcia in un terzo quarto da 37-22 e si prendono il successo per 105-114 sul campo dei Grizzlies. Merito dei 21 punti di Devin Booker e soprattutto dei 20 di Aron Baynes, autore del suo massimo in carriera con 4 triple a segno su 7 tentativi. Per Memphis hanno contribuito l’infortunio al ginocchio di Jaren Jackson Jr., a cui i vari Ja Morant (24 punti e 7 assist), Dillon Brooks (16) e Brandon Clarke (16+11) non sono riusciti a sopperire. Infine Danilo Gallinari (16 con 5 su 9 dal campo) vince il derby italiano contro Nicolò Melli (4 punti in 10 minuti): i Thunder prevalgono 115-104 sui Pelicans (i quali perdono per infortunio Brandon Ingram) soprattutto grazie al fatturato di Shai Gilgeous-Alexander (23+8 rimbalzi) e Dennis Schröder (17+9 rimbalzi).

Tutti i risultati di domenica 3 novembre:

Portland Trail Blazers-Philadelphia 76ers 128-129
Milwaukee Bucks-Toronto Raptors 115-105
Washington Wizards-Minnesota Timberwolves 109-131
Golden State Warriors-Charlotte Hornets 87-93
Detroit Pistons-Brooklyn Nets 113-109
Orlando Magic-Denver Nuggets 87-91
Memphis Grizzlies-Phoenix Suns 105-114
Oklahoma City Thunder-New Orleans Pelicans 115-104

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