I risultati della notte italiana di giovedì 5 dicembre che ha visto in scena lo svolgersi di dieci partite della regular season NBA 2019/2020. LeBron James e Anthony Davis trascinano i Lakers al successo in back-to-back in trasferta contro Utah. Non si ferma la corsa dei Bucks, che salgono a 13 vittorie in fila grazie ai 35 punti del solito Giannis Antetokounmpo. OKC perde in volata contro Indiana: 18 punti per un Danilo Gallinari protagonista nel terzo quarto. Dallas supera Minnesota, Boston batte Miami e si mantiene imbattuta in casa.
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Took care of business on back-to-back nights. #LakersWin pic.twitter.com/Y8y1LYTUoj
— Los Angeles Lakers (@Lakers) December 5, 2019
Utah Jazz-Los Angeles Lakers 96-121 (HIGHLIGHTS)
Doppio successo in trasferta in back-to-back per i Lakers, che meno di 24 ore dopo la vittoria conquistata a Denver battono anche i Jazz a domicilio. Un messaggio chiaro lanciato da parte dei gialloviola all’intera lega, abili ad approfittare di un calendario semplice nel primo mese di regular season, ma determinati e vincenti anche contro squadre di ben altro spessore. Merito della difesa e della capacità di correre in transizione: Utah perde 19 palloni che i Lakers trasformano in 21 punti; 32-5 il conto totale di quelli in contropiede: troppi per pensare di battere la miglior squadra della Western Conference. Alla sirena finale per cercare i due migliori realizzatori in casa Lakers non bisogna fare molta fatica, ma rivolgersi come sempre ai soliti noti: 26 punti e 9 su 11 dal campo in 26 minuti per Anthony Davis; 20 punti e 12 assist per LeBron James, sempre più leader spirituale e tecnico della squadra. Miglior partita in stagione per Rajon Rondo, che sfiora la tripla-doppia da 14 punti e chiude con il massimo in stagione alla voce rimbalzi (9) e assist (12). Il miglior realizzatore del match è Donovan Mitchell: 29 punti, 11 su 24 al tiro.
LA TRIPLA SEGNATA DA HOWARD (VIDEO)
IL TALENTO DI DAVIS: SPIN MOVE E SCHIACCIATA (VIDEO)
Detroit Pistons-Milwaukee Bucks 103-127 (HIGHLIGHTS)
Longest Bucks win streak since 1973!!#FearTheDeer
— Milwaukee Bucks (@Bucks) December 5, 2019
Vincono ancora i Bucks, che fanno 13 in fila in stagione e 10-0 nel giro di 13 mesi contro Detroit, vera e propria bestia nera per i Pistons, in vantaggio sul 24-22 a fine primo quarto e poi sempre costretti a inseguire. Milwaukee aggiorna così la sua striscia da record, mai così lunga dal 1973/1974 a oggi, confermandosi la miglior squadra NBA dopo un mese e mezzo di regular season. Decisivo ancora una volta per i Bucks è Giannis Antetokounmpo, autore di 35 punti, 9 rimbalzi, 4 triple e 2 stoppate in 28 minuti. Il +17 di plus/minus racconta soltanto in parte il suo effetto devastante sul match, incontenibile nonostante i tanti falli subiti e sei falli tecnici complessivi fischiati in una gara molto nervosa e mai combattuta nel punteggio. Ai suoi canestri si aggiungono poi i 17 punti di Middleton (tornato stabilmente in quintetto) e i 13 di Bledsoe. Solito copione insomma, e soprattutto solito risultato.
Oklahoma City Thunder-Indiana Pacers 100-107 (HIGHLIGHTS)
OK, Sooner #PacersWin pic.twitter.com/Y2XIryGI1R
— Indiana Pacers (@Pacers) December 5, 2019
Terrance Ferguson e non il solito Chris Paul (che resta a secco per tre quarti e chiude con soli 4 punti a referto): è a lui che i Thunder affidano a 17 secondi dalla sirena la tripla dall’angolo del possibile 103-103, ma il risultato purtroppo per OKC non è lo stesso delle ultime rimonte raccolte contro New Orleans. Palla sul ferro e settimo successo nelle ultime otto per Indiana, guidata dai 24 punti di T.J. Warren e dalla doppia-doppia da 17 e 13 rimbalzi di Domantas Sabonis, sempre più squadra di vertice nella Eastern Conference. Protagonista in casa Thunder è anche il nostro Danilo Gallinari, che chiude con 18 punti e 7 rimbalzi, giocate quasi tutte arrivate a inizio ripresa. Nel terzo quarto, in meno di sei minuti, l’ex giocatore dei Clippers realizza tutte e quattro le triple della sua serata, permettendo ai padroni di casa di restare a contatto con gli avversari. Diciotto punti per lui e per Dennis Schroder in uscita dalla panchina, due in meno di quelli messi a referto da Steven Adams che non sbaglia mai al tiro (8 su 8 dal campo) e chiude con 20 e 9 rimbalzi.
Boston Celtics-Miami Heat 112-93 (HIGHLIGHTS)
That’s a wrap! #CelticsWin #BleedGreen pic.twitter.com/EWgJjONjmi
— Boston Celtics (@celtics) December 5, 2019
Vittoria pesante di Boston contro Miami in una delle tante sfide di vertice di una Eastern Conference molto combattuta. Il simbolo del successo dei Celtics è il bacio mandato da Jaylen Brown verso il suo ex compagno di squadra Kelly Olynyk dopo aver messo a segno un canestro dall’arco: “Con lui scherzavo, ma è rivolto a tutti quelli che ripetono che non sono un tiratore”, racconta al termine di un match chiuso con 31 punti a referto e 5 su 9 dall’arco, miglior realizzatore di una squadra che può contare anche sui 28 di Kemba Walker e i 19 di Jayson Tatum. Agli Heat non bastano i 37 punti (massimo in stagione) messi a segno da Jimmy Butler: per lui 12 su 18 al tiro, 6 su 10 dall’arco, 6 rimbalzi e 4 assist a referto in 37 minuti. Una gara da leader, che non è bastata agli ospiti per ribaltare il 32-16 di parziale che nel secondo quarto ha cambiato definitivamente la sfida. Dodici punti dalla panchina del già citato ex Olynyk e poco altro per Miami priva di coach Spoelstra, corso in ospedale a salutare la nascita di suo figlio.
Le altre partite:
FINAL: Mavs win 121-114 behind season-highs in scoring from @DwightPowell33 with 24 and @jalenbrunson1 with 16! @luka7doncic scored 22, @kporzee dropped 19, and every reserve was at least +11!
See you back at @AACenter this weekend!@ChoctawCasinos | #MFFL pic.twitter.com/jk0YzCBLXH
— Dallas Mavericks (@dallasmavs) December 5, 2019
Non accenna a fermarsi il momento positivo dei Mavericks, che vincono la nona partita nelle ultime dieci 121-114 sul campo dei T’Wolves: merito di un Luka Doncic ormai solito nella sua produzione di 22 punti, 7 rimbalzi e 6 assist e della miglior prova stagionale di Dwight Powell (24 con 9 su 9 al tiro). Ai Timberwolves non è bastata la prestazione di tre giocatori sopra quota 20 (Wiggins 26, Towns 26+9 e Covington 22).
Esplosione offensiva dei Magic che ribaltano una partita in cui erano sotto di dieci lunghezze sul finire di primo quarto e portano a casa un successo per 128-114 figlio del 57.6% raccolto dal campo di squadra e dal 56% dall’arco. La fiera del canestro per i padroni di casa, a cui ha partecipato soprattutto Aaron Gordon, autore di 32 punti (massimo in stagione), arrivati grazie a un semi-perfetto 13 su 15 dal campo e 5 su 5 dall’arco. Settima sconfitta nelle ultime nove gare incassata dai Suns: Frank Kaminsky con i suoi 23 punti è il miglior realizzatore di squadra.
LA 360 DUNK DI GORDON SU KAMINSKY (VIDEO)
Sesta vittoria nelle ultime otto gare per i Nets, che hanno raddrizzato la stagione riportandosi sopra il 50% di successi dopo gli infortuni di Kyrie Irving e Caris LeVert. Ad Atlanta è un quintetto tutto in doppia cifra decidere la sfida, con il massimo stagionale di Garrett Temple (27 punti) ad accompagnare i 24 di Spencer Dinwiddie (18 nel secondo tempo), i 23 dell’ex Taurean Prince, i 20+13 di Jarrett Allen e i 13 di Joe Harris. Per gli Hawks la stagione invece continua sempre con lo stesso spartito: Trae Young è sensazionale (39 punti e 10 assist), ma alla fine si perde sempre, questa volta per 118-130 (11 sconfitte nelle ultime 12, 5-17 il record).
HORNETS WIN!
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HORNETS WIN!#AllFly pic.twitter.com/oLGeRUIKD0— Charlotte Hornets (@hornets) December 5, 2019
Il premio per il giocatore più migliorato ha sempre tantissimi candidati, ma c’è da scommettere che a fine anno il nome di Devonte’ Graham verrà citato molto spesso. Il playmaker degli Hornets ha realizzato un’altra prestazione eccezionale contro Golden State, segnando 10 triple e chiudendo con 33 punti, 7 rimbalzi e 9 assist per spingere i suoi al successo per 106-91 dopo due sconfitte in fila. Per gli Warriors non c’è neanche la soddisfazione di salutare il rientro di D’Angelo Russell con un successo. La point guard, che aveva saltato le ultime 9 gare per una distorsione al pollice destro, ha segnato 15 dei suoi 18 punti nel primo tempo.
Per capire quanto sia stato difficile l’inizio di stagione dei Bulls, basti pensare che hanno dovuto attendere un mese e mezzo per vincere due partite in fila. Fortunatamente per loro è successo contro Sacramento e Memphis, grazie ai 25 punti di Zach LaVine e la doppia-doppia da 16+13 di Wendell Carter Jr. Per Memphis ci sono 32 punti con 12 rimbalzi di Jonas Valanciunas ma l’assenza di Ja Morant (alla sua terza gara saltata per problemi alla schiena) ha condannato i Grizzlies al 106-99 finale all’ottava sconfitta nelle ultime nove gare.
I Blazers tornano subito a vincere dopo il ko del giorno prima con i Clippers, conquistando il quarto successo nelle ultime cinque gare. Vittima di serata sono i Kings, che non sono riusciti a tenere il passo di una squadra guidata dai 33 punti di CJ McCollum (autore anche di 4 stoppate, suo massimo in carriera), i 24 con 10 assist di Damian Lillard e i 20 di Carmelo Anthony. Notevole anche la prestazione di Hassan Whiteside, non tanto per la doppia-doppia da 22 e 16 rimbalzi quanto per il massimo in carriera per assist (7). Ai Kings, privi di Bogdan Bogdanovic per infortuni al ginocchio e al bicipite femorale, non sono serviti sei giocatori in doppia cifra con 23+7+7 di Buddy Hield e 28+10 di Richaun Holmes.
Tutti i risultati di giovedì 5 dicembre:
Utah Jazz-Los Angeles Lakers 96-121
Detroit Pistons-Milwaukee Bucks 103-127
Oklahoma City Thunder-Indiana Pacers 100-107
Boston Celtics-Miami Heat 112-93
Dallas Mavericks-Minnesota Timberwolves 121-114
Orlando Magic-Phoenix Suns 128-114
Atlanta Hawks-Brooklyn Nets 118-130
Charlotte Hornets-Golden State Warriors 106-91
Chicago Bulls-Memphis Grizzlies 106-99
Portland Trail Blazers-Sacramento Kings 127-116