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NBA 2019/2020: i Celtics vincono anche senza Hayward. Williams trascina i Clippers, Harden i Rockets

James Harden - Houston Rockets - Official Facebook Page

I risultati della notte italiana di martedì 12 novembre che ha visto in scena lo svolgersi di sei partite della regular season NBA 2019/2020. I Celtics ottengono l’ottavo successo in nove gare in casa contro i Mavericks, guidati da Luka Doncic ma autori di una prestazione non eccelsa dall’arco. Lou Williams trascina i Clippers allo Staples Center contro i Raptors in un match dove tutti i giocatori in campo sembrano avere le polveri bagnate. Sono 39 i punti di James Harden che permettono ai Rockets di superare i Pelicans allo Smoothie King Center. I Grizzlies sorprendono gli Spurs nella notte del ritiro della maglia di Tony Parker mentre Andrew Wiggins e Karl-Anthony Towns aprono le strade della vittoria ai Timberwolves in casa dei Pistons. Infine agevole vittoria dei Jazz al Chase Center contro i Warriors.

LE CLASSIFICHE DELLE DUE CONFERENCE

LA PRESENTAZIONE DI TUTTE LE SQUADRE NBA

Boston Celtics-Dallas Mavericks 116-106 (HIGHLIGHTS)

Vincono ancora i Celtics, che dopo il ko nell’opener contro i Sixers hanno messo in fila ben 8 successi. L’ultimo arrivato contro i Mavs è figlio soprattutto dell’ottimo secondo tempo di Kemba Walker, autore di 29 punti e delle tre triple che nel quarto periodo hanno regalato a Boston il margine decisivo nella prima partita senza l’infortunato Gordon Hayward. Oltre a Walker, in casa Celtics da sottolineare i 25 punti e 11 rimbalzi di Brown e i 17 con quattro triple e sei assist di Smart. Una vittoria da grande squadra di Boston, che riesce a piazzare il parziale nella ripresa nonostante la pessima serata al tiro di Tatum (1 su 18 dal campo e soli cinque punti raccolti). Il migliore per Dallas è come al solito Luka Doncic: 34 punti, 11 su 21 al tiro, nove assist, sei rimbalzi e una marea di cose utili sul parquet. Nonostante l’ottima partita dello sloveno però, i Mavs inseguono per tutto il match, mettendo il naso avanti soltanto per pochi istanti nel quarto periodo: all’appello, non solo nel finale, mancano i punti di Porzingis, soltanto quattro e frutto di una serata storta da 1 su 11 dal campo.

Los Angeles Clippers-Toronto Raptors 98-88 (HIGHLIGHTS)

Le squadre che puntano al miglior record devono essere in grado di vincere le partite brutte. I Clippers ne hanno dato dimostrazione nella sfida casalinga con i Raptors, reduci dal successo della sera prima contro i Lakers ma tenuti sotto controllo dalla grande difesa dei padroni di casa specialmente nell’ultimo quarto (25-10 il parziale), nel quale i campioni in carica privi di Kyle Lowry e Serge Ibaka si sono accorti di quale sia la differenza tra avere e non avere Kawhi Leonard. L’ex Raptors ha vissuto una serata difficile contro i continui raddoppi e blitz di una squadra che conosce bene i suoi pregi e i suoi difetti. L’MVP delle ultime Finals ha segnato solo 2 degli 11 tiri tentati e ha perso ben 9 palloni, ma ha comunque sfiorato la tripla-doppia con 12 punti, 11 rimbalzi, 9 assist e 3 recuperi con il secondo miglior plus-minus di squadra (+12). Insieme a lui altri quattro compagni in doppia cifra guidati dai 21 di Lou Williams e i 14+11 di Montrezl Harrell. I canadesi sono riusciti a mettere in difficoltà Leonard pur perdendo OG Anunoby dopo meno di due minuti per un colpo all’occhio, dando più spazio a Rondae Hollis-Jefferson e ricevendo tantissimo da Chris Boucher (13 punti con 3 triple). Pascal Siakam ha chiuso come miglior marcatore dei suoi con 16 punti e 10 rimbalzi, ma ha avuto bisogno di 17 tiri per riuscirci (solo 6 a segno) e le stesse difficoltà offensive hanno avuto anche Norman Powell (15 ma con 5 su 12) e Fred VanVleet (14 e 8 assist con 6 su 20 dal campo) per una squadra tenuta al 40% dal campo.

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New Orleans Pelicans-Houston Rockets 116-122 (HIGHLIGHTS)

Altra sconfitta per i Pelicans, che in attesa dell’esordio di Zion Williamson incassano l’ottava sconfitta in queste prime dieci gare stagionali. Merito dei Rockets e del solito James Harden, decisivo nel quarto periodo nonostante la mira spuntata dalla lunga distanza (4 su 19 combinato dal Barba e da Westbrook nel match). Harden chiude con 39 punti a referto, di cui 13 in fila nel momento più importante dell’ultima frazione, aggiungendo quattro rimbalzi e nove assist. Ventisei sono i punti aggiunti da Westbrook, in quella che diventa la quarta vittoria in fila per i Rockets. Altra gara senza mettere piede in campo per Melli, rimasto a guardare i compagni per 48 minuti dalla panchina per scelta di coach Gentry. Niente Ingram (il migliore di New Orleans in questo complicato avvio, fermato da un fastidio al ginocchio) per i padroni di casa: 24 punti di J.J. Redick non bastano per invertire la tendenza di queste prime settimane di regular season.

Le altre partite:

I Grizzlies rovinano la festa agli Spurs, distratti dalla cerimonia a fine partita dedicata al ritiro della maglia di Tony Parker e beffati in volata dagli ospiti. Decisivo ancora una volta il challenge a disposizione degli allenatori in questa stagione: la richiesta di Taylor Jenkins infatti inverte il verdetto degli arbitri e nega due liberi fondamentali nel finale a DeRozan. A mettere lo zampino nel successo di Memphis è il miglior Jaren Jackson Jr. della stagione, autore di 24 punti in 38 minuti. Sette punti e due triple a segno per Marco Belinelli in 16 minuti arrivati come al solito a gara in corso, il migliore è invece LaMarcus Aldridge con 19 punti.

Neanche il ritorno in campo di Blake Griffin e di Derrick Rose aiuta i Pistons a evitare la settima sconfitta stagionale in undici partite. I padroni di casa non sono praticamente mai stati in partita nonostante i 25 di Luke Kennard. Per i T’Wolves una vittoria importante in back-to-back dopo aver perso al supplementare contro Denver. Merito di un eccellente 8 su 10 da tre punti nel solo primo quarto (15 su 34 alla fine) che ha permesso loro di costruire un vantaggio di 15 lunghezze mantenuto fino alla fine, gestito grazie ai 33 punti di Andrew Wiggins e i 25 di Karl-Anthony Towns.

Il ritorno in campo di Draymond Green non cambia di molto la sostanza dei Warriors: palla a D’Angelo Russell e poi vada come vada. L’ex Nets nel primo quarto ha segnato 16 punti in fila, prima di chiudere con 33 e 8 assist. Non abbastanza per superare una squadra completa come i Jazz, capaci di tenere tutti i suoi compagni sotto gli 11 punti a testa. Agli ospiti è bastato chiudere il primo tempo sul +14 per gestire comodamente la seconda metà di gara. A fine gara sono sette i giocatori in doppia cifra con i “Big Three” tutti sopra quota 20: Rudy Gobert ha spadroneggiato con 25 punti (11 su 12 al tiro) e 14 rimbalzi, mentre Donovan Mitchell (23, 8 rimbalzi e 6 assist) e Mike Conley (22 con 7 assist) hanno realizzato 5 triple a testa su 17 tentativi complessivi.

Tutti i risultati di martedì 12 novembre:

Boston Celtics-Dallas Mavericks 116-106
Los Angeles Clippers-Toronto Raptors 98-88
New Orleans Pelicans-Houston Rockets 116-122
San Antonio Spurs-Memphis Grizzlies 109-113
Detroit Pistons-Minnesota Timberwolves 114-120
Golden State Warriors-Utah Jazz 108-122

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