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NBA 2019/2020: Dallas batte Philadelphia senza Doncic, OKC vince ancora

I risultati della notte italiana di sabato 21 dicembre e che ha visto in scena lo svolgersi di dieci partite della regular season NBA 2019/2020. I Mavs guidati da Porzingis e Hardaway Jr. battono a domicilio i Sixers e tornano al quarto posto a Ovest. Ottima prova di Gallinari, autore di 22 punti nel successo Thunder contro i Suns. Vittorie playoff nella Eastern Conference: Toronto rimaneggiata e senza tanti infortunati supera Washington nonostante i 37 punti di Beal, Boston e Miami si sbarazzano di Detroit e New York, Indiana supera Sacramento.

LE CLASSIFICHE DELLE DUE CONFERENCE

IL CALENDARIO CON TUTTE LE PARTITE NBA

LA PRESENTAZIONE DI TUTTE LE SQUADRE NBA

Philadelphia 76ers-Dallas Mavericks 98-117 (HIGHLIGHTS)

Seconda sconfitta consecutiva in casa per i Sixers, dominati al Wells Fargo Center dai Mavericks nonostante l’assenza di Luka Doncic. I texani partono forte, prendendo il controllo delle operazioni nel secondo quarto, volando anche sul +17 e non voltandosi più indietro. Per Dallas è il successo numero 11 in trasferta su 13 gare, una cavalcata praticamente perfetta lontano dall’American Airlines Center. Il protagonista del successo dei Mavs è Kristaps Porzingis, autore di 22 punti e 18 rimbalzi, quest’ultimo dato suo nuovo massimo in carriera. Il lettone è uno dei sei giocatori in doppia cifra di Dallas, con Tim Hardaway Jr. che chiude con 27 punti e 7 su 11 dalla lunga distanza e gli 11 e 7 assist di Brunson, titolare al posto di Doncic nell’ultima settimana e fischiato dal pubblico di Philadelphia nonostante il suo passato collegiale a Villanova. Sono 33 invece i punti di Joel Embiid, conditi con 17 rimbalzi a coronamento di una prestazione maiuscola da 12 su 24 dal campo, tre triple e un paio di assist. Quello che manca ai Sixers però è soprattutto il tiro dalla lunga distanza: 24 delle 34 conclusioni tentate non trovano il fondo della retina, lasciando a secco Philadelphia nel momento di massimo sforzo durante la rimonta e mettendo in mostra ancora una volta le grandi difficoltà dei padroni di casa nell’attaccare la difesa a zona (già rebus irrisolvibile contro Miami).

Oklahoma City Thunder-Phoenix Suns 126-108 (HIGHLIGHTS)

Continua il grande momento di forma dei Thunder, che battono i Suns e si prendono l’ottavo successo delle ultime 11 gare, portando il record sul 14-14. Merito di un attacco che funziona, in un match chiuso con il 56.3% dal campo complessivo, guidati dai 32 punti (massimo in carriera) di Shai Gilgeous-Alexander. Questa volta nessuna rimonta di 20 o più punti per OKC, ma una gara controllata senza che Phoenix sia riuscita a passare in vantaggio in tutto il secondo tempo. Ottima la prestazione di Danilo Gallinari, in grande spolvero in queste ultime uscite e autore di 22 punti con 8 su 14 dal campo, 4 su 8 dall’arco e 6 rimbalzi in 30 minuti di gioco. Bene anche Dennis Schroder in uscita dalla panchina: 24 punti, 9 rimbalzi e 6 assist di grande impatto a gara in corso, a dimostrazione della grande varietà di alternative a disposizione dei Thunder.

Le altre partite:

https://twitter.com/MiamiHEAT/status/1208227415333515265

Nessun problema per gli Heat vittoriosi 129-114 in casa contro i Knicks, controllando la partita dal primo all’ultimo minuto lasciando i titolari in panchina per la frazione finale, forti di un vantaggio anche di 34 lunghezze nel corso della gara. Basti pensare che Jimmy Butler si è limitato a soli tre tiri tentati, chiudendo con 8 punti e 9 assist per ispirare altri 7 compagni in doppia cifra. Quattro di questi sono usciti dalla panchina, tra cui il rientrante Goran Dragic (18 punti e 8 assist) per sostenere il solito grande contributo di Bam Adebayo (20+8 in 30 minuti). Per i Knicks una sconfitta più pesante di quanto dica il tabellino finale, reso meno amaro dai 30 punti di Bobby Portis e dai 18 di Mitchell Robinson.

Per la prima parte di stagione i Raptors hanno a lungo dovuto fare a meno di Kyle Lowry e Serge Ibaka per infortunio. Ora che coach Nurse si è improvvisamente ritrovato senza Siakam, Gasol e Powell, i due veterani si sono ripresi la responsabilità di guidare i canadesi nel successo contro Washington, realizzando rispettivamente 26 e 23 punti. Per gli Wizards, battuti 122-118, si tratta dell’ottava sconfitta nelle ultime dieci gare disputate, uscendo dal campo con la frustrazione di non essere riusciti a chiudere la rimonta dopo aver riacciuffato i Raptors sul 107-107 a 5:21 dalla fine. Merito soprattutto dei 37 punti di Bradley Beal e di un Ish Smith semplicemente perfetto (9 canestri su 9 tentativi con 4 triple a segno per 26 punti).

Facile vittoria per Boston, che nonostante le assenze di Hayward e Smart e un Kemba Walker in serata no (0 su 6 al tiro, pur con 11 assist) riesce ad avere la meglio su Detroit per 114-93 lasciando i titolari in panchina nell’ultimo quarto. Merito degli sforzi di Jaylen Brown e Jayson Tatum, che hanno chiuso entrambi a quota 26 punti sostenuti dai 18 di Grant Williams (massimo in carriera). Battere i Celtics al TD Garden è difficile per tutti, figuriamoci per i Pistons privi di Blake Griffin, Luke Kennard e Christian Wood. A rendere del tutto impossibile il successo dei Pistons sono state soprattutto le 25 palle perse che hanno fruttato 32 punti agli avversar. Sei giocatori in doppia cifra ma nessuno sopra i 15 di Thon Maker.

DUE TRIPLE PER BROWN: 6 PUNTI IN 8 SECONDI (VIDEO)

TACKO FALL ENTRA IN CAMPO: TD GARDEN IN FESTA (VIDEO)

Quinta vittoria consecutiva per i Pacers, che non si fanno sorprendere in una partita che potevano ragionevolmente prendere sotto gamba dopo la sfida coi Lakers e in vicinanza di quella ai Bucks. A guidare la squadra di coach McMillan verso il 119-105 finale sono i 23 punti di un febbricitante T.J. Warren, i 17 di Myles Turner e i 15 a testa della coppia Sabonis-McConnell. Per i Kings è semplicemente impossibile vincere in una serata in cui Buddy Hield segna solo 7 punti con 3 su 15 dal campo, con Richaun Holmes (20+9) e Marvin Bagley (17) che hanno provato a farne le veci, senza successo.

Per la seconda volta in stagione i Cavs vincono due partite in fila, rimontando 12 punti nell’ultimo quarto e superando i Grizzlies 114-107. A guidare Cleveland sono i 33 punti di Jordan Clarkson (al suo massimo stagionale), i libero finali di Collin Sexton (9 punti) e Darius Garland (14) e la tripla del sorpasso a un minuto dalla fine di un Kevin Love da 21 punti e 13 rimbalzi. Love se l’è vista davvero brutta a inizio partita quando Ja Morant è decollato sopra di lui per andare a schiacciare, e per sua fortuna ha mancato quella che sarebbe stata una schiacciata leggendaria. “Mi sarei dovuto ritirare se avesse segnato” ha scherzato il veterano dopo la partita.

MORANT FALLISCE LA SCHIACCIATA DELL’ANNO (VIDEO)

Vittoria per i Nuggets che chiudono con un successo senza mai andare sotto nel punteggio un periodo di cinque partite casalinghe consecutive. A guidare i padroni di casa sono i 28 punti di Jamal Murray, utili per tenere a bada i tentativi di rimonta dei T’Wolves dopo un inizio di gara da 13 su 15 al tiro per Denver. Dominatore assoluto della partita ai fini del 109-100 finale è stato Nikola Jokic, tornato lentamente ai suoi livelli dopo un inizio di stagione piuttosto letargico. Per il centro serbo c’è la 33esima tripla-doppia in carriera con 22 punti, 10 rimbalzi e 10 assist, la sua seconda consecutiva dopo quella contro Orlando di due giorni fa. Per Minnesota si tratta della nona sconfitta consecutiva: sono quattro i giocatori in doppia cifra per coach Saunders guidati dai 19 di Andrew Wiggins e i 18 di Gorgui Dieng.

Gara senza storia tra Blazers e Magic, con i padroni di casa che hanno preso il controllo delle operazioni in un primo quarto da 31-13 e hanno chiuso i conti nel terzo, con Damian Lillard e C.J. McCollum autori di 26 dei loro 67 punti di serata (36 il primo e 31 il secondo). Portland è così riuscita a vincere 118-103 nonostante l’uscita per infortunio di Carmelo Anthony per una contusione al ginocchio nel secondo quarto, sfruttando anche la 13esima doppia-doppia consecutiva di Hassan Whiteside da 10+17. Nulla da fare per Orlando nonostante i 23 punti con 11 rimbalzi di Nikola Vucevic.

A Golden State tocca vincere la partita due volte per portare a casa il successo per 106-102 contro New Orleans. Dopo essere andati avanti anche di 20 lunghezze nel corso del match, la squadra di coach Kerr si è fatta rimontare tutto il vantaggio giocandosela punto a punto nel finale. A decidere la sfida ci ha pensato quindi D’Angelo Russell con un canestro a 32.9 secondi dalla fine per spezzare la parità, chiudendo con 25 punti e 9 assist per interrompere una striscia di 7 sconfitte in fila insieme ai 20 punti di Damion Lee. Ai Pelicans non sono serviti i 25 punti a testa di Brandon Ingram e Jrue Holiday per evitare di farsi rimontare 6 punti nell’ultimo quarto.

Tutti i risultati di sabato 21 dicembre:

Philadelphia 76ers-Dallas Mavericks 98-117

Oklahoma City Thunder-Phoenix Suns 126-108

Miami Heat-New York Knicks 129-114

Toronto Raptors-Washington Wizards 122-118

Boston Celtics-Detroit Pistons 114-93

Indiana Pacers-Sacramento Kings 119-105

Cleveland Cavaliers-Memphis Grizzlies 114-107

Denver Nuggets-Minnesota Timberwolves 109-100

Portland Trail Blazers-Orlando Magic 118-103

Golden State Warriors-New Orleans Pelicans 106-102

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