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I risultati della notte italiana di domenica 15 dicembre e che ha visto in scena lo svolgersi di otto partite della regular season NBA 2019/2020. Zach LaVine segna i tre punti decisivi a 2 secondi dal termine e condanna alla sconfitta i Clippers senza Kawhi Leonard. I Bucks travolgono i Cavaliers e allungano a 18 la seconda striscia di successi più lunga della storia della franchigia. Miami passa dopo un tempo supplementare a Dallas, priva di Doncic causa infortunio alla caviglia. Patty Mills allo scadere regala agli Spurs il successo contro Phoenix a Città del Messico nella quarta gara in fila conclusa dai texani all’overtime.
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LE CLASSIFICHE DELLE DUE CONFERENCE
IL CALENDARIO CON TUTTE LE PARTITE NBA
LA PRESENTAZIONE DI TUTTE LE SQUADRE NBA
Chicago Bulls-Los Angeles Clippers 109-106 (HIGHLIGHTS)
DUB!
LaVine: 31pts/4reb/2ast
Young: 17pts/4reb/3ast
Valentine: 16pts/4reb pic.twitter.com/ediJedF4np— Chicago Bulls (@chicagobulls) December 15, 2019
Sconfitta a sorpresa per i Clippers, fermati in trasferta a Chicago dal canestro con fallo convertito a 2 secondi dalla sirena di Zach LaVine, decisivo nella decima vittoria stagionale dei suoi Bulls. I padroni di casa, sotto di 5 punti a 120 secondi dalla sirena, sono riusciti a rimontare in un finale di gara complicato per L.A., concluso con la tripla del possibile pareggio sbagliata da Paul George. Una sconfitta per i Clippers che arriva dopo 4 successi in fila, in back-to-back in trasferta dopo la partita da record di Minneapolis e dunque senza Kawhi Leonard, tenuto sempre a riposo quando le sfide sono così vicine tra loro. Agli ospiti non bastano i 27 punti con 9 su 20 al tiro di Paul George e soprattutto i 30 con 7 rimbalzi (e 24 tiri) arrivati in uscita dalla panchina grazie al contributo di Montrezl Harrell, unico giocatore d’impatto da sfruttare a gara in corso, data l’assenza dell’infortunato Lou Williams. Decisivo quindi ancora una volta Zach LaVine, sempre più versione All-Star in questa stagione con i Bulls. Per lui sono 31 punti, con 11 su 21 al tiro, quattro triple e un eloquente +10 di plus/minus, frutto del grande impatto del quintetto titolare di Chicago. Uno sforzo che permette ai padroni di casa di passare dal -15 al +15 nel giro di un quarto a cavallo dell’intervallo lungo, riacciuffando e poi vincendo una partita che sembrava già persa dopo 20 minuti scarsi di gioco.
IL GIOCO DA TRE PUNTI DI LAVINE: VITTORIA BULLS (VIDEO)
Dallas Mavericks-Miami Heat 118-122 OT (HIGHLIGHTS)
https://twitter.com/MiamiHEAT/status/1206067596841422850
Vittoria sofferta degli Heat in trasferta a Dallas in back-to-back dopo la super sfida persa contro i Lakers. Un ritorno al successo arrivato soltanto dopo un tempo supplementare e approfittando dell’assenza di Luka Doncic, fermato da un problema alla caviglia dopo soli due minuti di gioco. I Mavericks si affidano così a Jalen Brunson, che nel finale dimostra di non avere (neanche lontanamente) il talento dello sloveno: nel possesso decisivo dei regolamentari si fa rubare il pallone da Jimmy Butler che dalla lunetta pareggia e porta la gara così all’overtime; al termine dei 5 minuti supplementari invece gestisce male un paio di possessi e sbaglia il tiro del possibile sorpasso Mavericks. Decisivo Bam Adebayo: è suo il rimbalzo in attacco e relativo tap-in che regala il definitivo vantaggio agli Heat nell’ultimo minuto di gioco. Le preoccupazioni e le attenzioni di Dallas per oltre 50 minuti però sono state rivolte verso lo spogliatoio e le notizie che via via arrivavano riguardo le condizioni della caviglia destra di Doncic. Il miglior realizzatore in casa Heat è Jimmy Butler, ancora una volta decisivo con le sue giocate su entrambi i lati del campo: per lui sono 27 punti (con 8 su 22 al tiro) e 7 assist in ben 43 minuti di utilizzo sul parquet. Spoelstra infatti riduce al minimo la rotazione, manda in campo soltanto 8 giocatori, spremendone al massimo energie e risorse: alla fine arrivano 18 punti, 11 rimbalzi e 10 assist per Bam Adebayo (alla seconda tripla-doppia stagionale), 17 e 8 di Kelly Olynyk e 19 con tanto di tripla decisiva nel finale di Tyler Herro in uscita dalla panchina.
L’INFORTUNIO DI DONCIC (VIDEO)
Phoenix Suns-San Antonio Spurs 119-121 OT (HIGHLIGHTS)
WHAT. A. GAME. #VamosSpursVamos | #NBAenMéxico pic.twitter.com/ty5crLHRXK
— San Antonio Spurs (@spurs) December 15, 2019
Quarta partita consecutiva conclusa all’overtime dagli Spurs, vinta contro Phoenix grazie al canestro di Patty Mills a 3 decimi dalla sirena del primo tempo supplementare (miglior realizzatore con i suoi 26 punti in uscita dalla panchina). Nella storia NBA erano state 20 le squadre che in precedenza avevano giocato tre partite in fila concluse dopo più di 48 minuti, mai nessuna però era stata “costretta” a giocarne quattro uno dopo l’altro. Non un grosso problema per gli Spurs, visto che il record di 3-1 è il migliore spezzone di questa regular season dopo il 4-1 con cui San Antonio ha aperto la stagione. Nel secondo Global Game di questa regular season giocata a Città del Messico, Marco Belinelli resta in campo soltanto 8 minuti, tentando due conclusioni (mai con i piedi oltre l’arco) e raccogliendo 4 punti totali. Sono 18 a testa invece quelli messi a referto da DeMar DeRozan, LaMarcus Aldridge e Dejounte Murray: tanto basta per avere la meglio contro Phoenix e accorciare la distanza dall’ottavo posto. La lenta risalita degli Spurs è iniziata, un overtime alla volta.
IL CANESTRO DELLA VITTORIA DI MILLS (VIDEO)
Le altre partite:
Pascal – 30p / 10r / 5a / 3b /3s
Norm – 25p /4r / 2b
Marc – 17p / 15r / 2b
KLow – 17p / 6a / 4r / 3s
Serge – 12p / 12r / 2b / 2s#WeTheNorth pic.twitter.com/KLtz6cnXTM— Toronto Raptors (@Raptors) December 15, 2019
Tornano al successo casalingo i Raptors, imbattuti per oltre un mese alla Scotiabank Arena e poi costretti a incassare tre ko in fila. Si arrendono i Nets 110-102, ancora senza Kyrie Irving e con il solo Spencer Dinwiddie, autore di 24 punti, a tirare la carretta. Una vittoria figlia della super prestazione di un quintetto sempre affidabile per i canadesi, che si gode il migliore Marc Gasol di questa regular season per produzione: 17 punti, 15 rimbalzi, 2 stoppate e la solita difesa di altissimo livello. Il miglior realizzatore in casa Raptors è Pascal Siakam, che come al solito fa letteralmente di tutto sul parquet e chiude con 30 punti, 10 rimbalzi, 5 assist, 3 stoppate, 3 recuperi e 3 triple.
Terza vittoria nelle ultime quattro partite per i Grizzlies, battuti i Wizards 128-111: tanto talento giovane e di prospettiva, a partire da Ja Morant che chiude con 18 punti e 5 assist, a cui si aggiungono i 16 in 24 minuti di un Jaren Jackson Jr. meno ispirato di 24 ore fa. Il migliore di giornata però è un altro: Brandon Clarke, autore di 25 punti con 11 su 14 e una tripla a bersaglio. Massimo in carriera in NBA per il rookie dei Grizzlies, che guida anche la classifica dei giocatori al primo anno per percentuale di realizzazione dal campo (oltre il 65%): un’altra ottima scelta dei Grizzlies, che guardano al futuro con grande ottimismo. Non bastano a Washington i 29 punti a referto di Bradley Beal: capitolino condannati al settimo ko nelle ultime otto gare.
Non si ferma la corsa dei Bucks, che continuano a macinare successi anche in back-to-back: arriva per 125-108 contro i Cavs il 18esimo successo in fila, allungando così la seconda striscia di successi più lunga nella storia della franchigia. Protagonista come al solito è Giannis Antetokounmpo, autore di 29 punti, 12 su 20 al tiro e quattro assist in soli 24 minuti di gioco. L’unica brutta notizia per la miglior squadra della NBA, superato al momento anche il record dei Lakers, contro cui si sfideranno tra 5 giorni, è lo stop di Eric Bledsoe causa infortunio, assente a causa di un problema alla gamba destra (sospetta frattura dell’osso) che lo costringerà a restare fuori almeno un paio di settimane.
WHAT A WIN! Your #Pistons Playback final crafted by @Flagstar. #DetroitBasketball pic.twitter.com/VOpFBsIMId
— Detroit Pistons (@DetroitPistons) December 15, 2019
Vittoria pesante in trasferta dei Pistons a Houston, sempre avanti nel secondo tempo (spesso in doppia cifra) e trascinati da un ispirato Derrick Rose, autore di 20 punti e 12 assist in quello che è il terzo successo nelle ultime quattro gare di Detroit. Miglior realizzatore di squadra è Luke Kennard (22 punti e 7 rimbalzi). “Soltanto” 39 punti a referto per James Harden, reduce da due gare in fila oltre quota 50, che chiude con 14 su 33 dal campo, 4 su 13 dall’arco, 8 viaggi in lunetta e 7 assist. D’Antoni ha concesso una gara di riposo a Russell Westbrook, mentre non sono neanche bastati i 12 punti e 19 rimbalzi di Clint Capela per conquistare il terzo successo in fila.
Seconda sconfitta consecutiva in trasferta per i Thunder, che perdono 110-102 su un campo complicato come quello dei Nuggets dopo aver retto per i 25 minuti di gioco. Decisivo infatti è il parziale da 12-2 nel terzo periodo che porta i padroni di casa a 15 lunghezze di vantaggio. Dennis Schroder in uscita dalla panchina chiude con 22 punti in 33 minuti di utilizzo. Nikola Jokic gioca una delle migliori partite delle ultime settimane chiudendo con la 32esima tripla-doppia in carriera in regular season (raggiunto Rajon Rondo all’11esimo posto nella classifica all-time). Per lui ci sono 28 punti, 14 rimbalzi e 12 assist.
Tutti i risultati di domenica 15 dicembre:
Chicago Bulls-Los Angeles Clippers 109-106
Dallas Mavericks-Miami Heat 118-122 OT
Phoenix Suns-San Antonio Spurs 119-121 OT
Toronto Raptors-Brooklyn Nets 110-102
Memphis Grizzlies-Washington Wizards 128-111
Milwaukee Bucks-Cleveland Cavaliers 125-108
Houston Rockets-Detroit Pistons 107-115
Denver Nuggets-Oklahoma City Thunder 110-102
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