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I risultati della notte italiana di mercoledì 12 febbraio che ha visto in scena lo svolgersi di cinque partite della regular season NBA 2019/2020. Zion Williamson firma 31 punti in 28 minuti, trascinando New Orleans al successo su Portland (10 punti per Melli uscendo dalla panchina). Philadelphia si ritrova battendo anche i Clippers con i 26 a testa di Simmons ed Embiid. Belinelli non va a segno ma vince il derby italiano contro un Gallinari da 15 punti. Houston supera Boston con 78 punti della coppia Harden-Westbrook, Washington rende inutili i 41 di LaVine.
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Philadelphia 76ers-Los Angeles Clippers 110-103
That was fun.#PhilaUnite pic.twitter.com/KdSw6wMguX
— Philadelphia 76ers (@sixers) February 12, 2020
Non si sfugge alla legge del Wells Fargo Center. Neanche i L.A. Clippers sono riusciti a fermare i Sixers sul loro campo, dove hanno il miglior record della lega con 25 vittorie e sole due sconfitte. A guidare l’ennesimo successo davanti al pubblico di casa è la coppia Simmons-Embiid (26 punti a testa), in quella che il loro allenatore ha definito come “la miglior partita che hanno giocato assieme”. Decisivo però un Josh Richardson autore di 17 dei suoi 21 punti nel solo ultimo quarto. Per Simmons c’è una tripla doppia da 26 punti, 12 rimbalzi e 10 assist prendendosi la bellezza di 22 tiri, il suo massimo dal suo anno da rookie quando chiuse una partita con 24. La sua aggressività nell’attaccare il ferro ha finito per piegare la resistenza dei Clippers, specialmente nel parziale di 16-5 con cui i Sixers hanno aperto l’ultimo quarto. Da segnalare la partenza dalla panchina di Al Horford, sostituito tra i primi cinque da Furkan Korkmaz: non succedeva dal 2007 che il domenicano non partisse in quintetto. Dopo aver saltato la facile vittoria di Cleveland, Kawhi Leonard è tornato in campo e ha guidato i suoi con 30 punti, seguito dai 19 dell’ex Landry Shamet. Per Leonard era il primo incontro con i Sixers dopo il famoso tiro di gara-7 con la maglia dei Toronto Raptors, ma neanche con 9 assist è riuscito ad attivare una circolazione di palla che secondo coach Rivers è costata la partita ai suoi: “Non abbiamo avuto fluidità in attacco, lì abbiamo perso la partita”.
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Houston Rockets-Boston Celtics 116-105
https://twitter.com/HoustonRockets/status/1227459995979145216
In casa Celtics si deve fare i conti con la prima sconfitta dal 26 gennaio, a interrompere una striscia di 7 successi: arriva sul parquet del Toyota Center, dove i Rockets, sempre nel lineup piccolo voluto da Mike D’Antoni, si procurano 17 liberi in più del totale dei Celtics (la differenza aritmetica la fa James Harden: 17 su 18 per lui dalla lunetta). Il parziale decisivo arriva nel finale, quando una gara in equilibrio si risolve in virtù del 15-2 dei padroni di casa segnato dai 6 punti di Harden e dai 5 di Danuel House. Autentico mattatore della serata è un James Harden scatenato: segna 42 punti con 9 canestri dal campo (su 19 tentativi), 7 dei quali però arrivano dall’arco. A un certo punto sono suoi 19 punti in fila dei Rockets nel terzo quarto e nonostante i problemi di falli (ne raccoglie 3 in 30 secondi, chiude con 5) riesce a mettere la sua impronta sulla gara fino alla fine, aggiungendoci anche 7 assist e 8 rimbalzi. Continua anche il momento positivo di Russell Westbrook, che di punti ne aggiunge 36 con 10 assist, 5 assist e 13 su 23 dal campo, sempre limitando il più possibile i tentativi da tre (0 su 2) e attaccando il pitturato (10 su 13 ai liberi). Con Eric Gordon fuori dai giochi per una contusione alla gamba, sono stati importanti i 17 punti di House e i 12 di Robert Covington in una rotazione ridotta a soli 7 giocatori nella quale nessun titolare ha giocato meno di 36 minuti (anche se nessuno più di 40).
I talentuosi esterni di Boston non sono riusciti ad arginare quelli di Houston, nonostante i 20 punti di un positivo Gordon Hayward, i 19 di Jaylen Brown e i 15 (seppur con 5 su 15 al tiro) di Jayson Tatum. Fuori ritmo invece Kemba Walker, che ha avuto bisogno di 17 conclusioni (segnandone 5) per segnare 14 punti, seguito in doppia cifra anche dall’ultimo membro del quintetto Daniel Theis (11+9) e da Brad Wanamaker uscendo dalla panchina (11). Nonostante il +8 nei punti in area e il +7 in quelli in contropiede, i Celtics non sono riusciti a dominare a rimbalzo (solo +3 il computo complessivo) e hanno pagato le 18 palle perse di squadra.
Le altre partite:
Headed into the break with a W!#GoSpursGo pic.twitter.com/058MIX91Jb
— San Antonio Spurs (@spurs) February 12, 2020
Il derby azzurro tra Danilo Gallinari e Marco Belinelli viene vinto dal giocatore dei San Antonio Spurs, che espugnano Oklahoma City per 106-114. Serata non delle migliori per Gallinari, che ferma il suo score a soli 15 punti e 8 rimbalzi, numeri più che dignitosi, ma lontani dalla media di quest’anno dell’azzurro. Belinelli resta in campo 15 minuti con un rimbalzo in un match dove spiccano i 25 a testa di LaMarcus Aldridge e Dejounte Murray per gli Spurs, mentre per i Thunder ci sono i 31 punti di Chris Paul.
Vittoria netta per i New Orleans Pelicans di Niccolò Melli, in striscia positiva da tre partite e che sognano un clamoroso rientro nella corsa playoff. Battuti 138-117 i Portland Trail Blazers, con una rimonta iniziata nel secondo quarto e che ha portato i Pelicans fino al +26, per Nick Melli 29 minuti in campo, 10 punti, 9 rimbalzi e 3 assist. Sono 31, invece, i punti di un sempre più decisivo Zion Williamson. Chiude la nottata la vittoria per 126-114 dei Washington Wizards sui Chicago Bulls.
ZION SCHIACCIA SUL LOB DI HOLIDAY (VIDEO)
Tutti i risultati di mercoledì 12 febbraio:
Philadelphia 76ers-Los Angeles Clippers 110-103
Houston Rockets-Boston Celtics 116-105
Oklahoma City Thunder-San Antonio Spurs 106-114
New Orleans Pelicans-Portland Trail Blazers 138-117
Washington Wizards-Chicago Bulls 126-114
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