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La notte italiana di domenica 6 gennaio ha visto lo svolgersi di otto partite della regular season NBA 2018/2019. Una notte che vedeva in programma il match tra la prima e la seconda della classe ad est, a Milwaukee, vinto da Toronto. Bene i Warriors e soprattutto bene Curry, anche se non dimostrano ancora di essere la squadra dominante che uccide le partite con molti minuti ancora sul cronometro dalla fine della partita. Al contrario dei Rockets, il sogno dei Nuggets è ancora vivo e vegeto, perchè hanno in squadra un serbo (e non solo) che brama di vincere l’MVP della regular season. Vittoria Sixers, invece, contro Dallas, nonostante i rumors di questi giorni che vedono protagonista Jimmy Butler e la sua scontrosità .
Toronto Raptors-Milwaukee Bucks 123-116
Leonard e Siakam mettono entrambi a referto 30 punti, un carrier-high per il secondo interessato, per stendere i Bucks. Serge Ibaka aggiunge 25 punti e 9 rimbalzi. Fred VanVleet eguaglia il suo season-high di 21 punti, Danny Green avvicina la doppia-doppia con 12 punti e 9 rimbalzi.
I canadesi erano reduci da tre sconfitte consecutive per le mani di Milwaukee, tuttavia questa stagione i Bucks conducono la mini serie per 2-1, con ancora una partita da giocare a Toronto il 31 gennaio. Ancora fuori per l’undicesima volta di fila Valanciunas (slogatura al pollice sinistro) e per la sesta volta di fila Lowry (problema alla zona lombare). Tornano in campo per i Bucks, invece, Ilyasova e Sterling Brown.
Houston Rockets-Portland Trail Blazers 101-110
Finisce la streak di James Harden di partite consecutive con almeno 40 punti, che durava ormai da cinque partite consecutive, con i 38 punti di stasera. “Artefici” di ciò i Portland Trail Blazers ed Evan Turner, il quale è riuscito, se non a fermarlo, a rallentarlo. Nurkic conferma la sua stagione di grazia con una doppia-doppia da 25 punti e 15 rimbalzi. Il duo McCollum e Lillard aggiunge rispettivamente 24 e 17 punti. Per i Rockets, Harden prende come di consueto una mole incredibile di conclusioni: 13 su 35 dal campo, 5 su 17 dall’arco (di cui 0 su 8 nel primo tempo), e, incredibilmente, solo 9 punti nel primo tempo. Austin Rivers marca un season-high di 21 punti, mentre Capela mette a referto 13 punti e 21 rimbalzi.
Complice la fiacchezza di Harden nel primo tempo, i Blazers giungono al terzo quarto con ben 16 punti di vantaggio (61-77), dopo una tripla di Lillard a 4:54 dalla fine del quarto. Tuttavia, non bisogna dimenticare che Harden ne ha fatti 29 nel secondo tempo, il che non può non tenere a galla i Rockets, i quali si avvicinano fino al -5 (88-83) all’inizio del quarto quarto grazie a una schiacciata di Gerald Green (sarà il distacco minore che avrà Houston in questa partita). In seguito una serie di episodi pro-Portland: Harden colleziona il suo quarto fallo, McCollum mette un jumper a 3:10 dalla fine per impattare un vantaggio di 11 (101-90) che sarà mantenuto anche dopo il gioco da tre punti di Evan Turner (106-95). Controversie nel finale sempre con Harden protagonista: il Barba ha ricevuto tre tiri liberi per un fallo di Evan Turner, che in realtà aveva commesso il fallo su PJ Tucker. Portland è stata l’ultima squadra a tenere Harden sotto i 30 punti l’11 dicembre, con la difesa di Maurice Harkless. Era reduce da due sconfitte di fila in casa contro Houston: tuttavia, è la seconda volta in stagione che gli uomini di Stotts battono quelli di D’Antoni. Nurkic marca la sua ventesima doppia-doppia in 39 partite giocate.
Per Houston arriva quindi a un termine la streak di Harden, di cinque partite consecutive con almeno 40 punti, la terza più lunga nella storia dell’NBA. Termina anche per i Rockets la striscia che li vedeva reduci da sei vittorie consecutive.
Golden State Warriors-Sacramento Kings 127-123
I Warriors non stanno ancora giocando a un livello da titolo (tantomeno da playoff) per quanto riguarda la fase difensiva: perdono, in più, ancora troppe palle rispetto agli avversari (13-8 stasera per quanto riguarda i turnovers). Golden State e Sacramento combinano il record per triple totali segnate da entrambe le squadre in una partita (ben 41): per questo record non poteva mancare sicuramente il contributo di Curry, anche se Hield ha fatto decisamente il suo.
Il 30 dei Warriors segna 20 dei suoi 42 punti finali solo nel quarto quarto, mettendo a referto 10 triple totali. Gli altri due moschettieri, Durant e Thompson, contribuiscono alla vittoria dei Dubs con 29 e 20 punti. La partita è sostanzialmente equilibrata dal secondo quarto in poi, dopo che nel primo i Warriors hanno fatto i Warriors, con 43 punti segnati, tra cui due triple consecutive e un gioco da 4 punti di Quinn Cook (43-29). Nel secondo quarto i Kings infliggono un parziale di 27-40, per arrivare al -1 (70-69), guidato da 10 punti di Jackson. Sacramento supera addirittura a fine terzo quarto Golden State (96-103), prima che poi Curry prenda per mano la partita e la porti nella direzione che già conosciamo.
Curry guida di prepotenza i Warriors con cinque triple nel solo quarto quarto e un paio di “and-one” nei momenti chiave della partita, prima di chiuderla con due tiri liberi a 9.4 secondi dalla fine.
Buddy Hield segna 32 punti conditi da un carrier-high di otto triple. Carrier-high, ma di punti, per Justin Jackson, con 28. I Warriors hanno tirato con 8 su 11 dall’arco nel primo quarto. Da rimarcare la prestazione di Quinn Cook, che in 9 minuti e mezzo di gioco segna 10 punti.
Per i Kings Marvin Bagley III è atteso al ritorno fra 10-14 giorni: la seconda pick del draft è fuori dal 14 dicembre dopo una contusione all’osso del ginocchio sinistro. Iman Shumpert è stato tenuto fuori a causa di una distorsione all’indice destro.
Per quanto riguarda le altre partite disputate, Denver Nuggets-Charlotte Hornets aveva aperto le danze, con la vittoria dei padroni di casa per 123-110. Jokic inarrestabile, con ben 39 punti e 12 rimbalzi in 34 minuti trascorsi in campo: il serbo ha trascinato alla vittoria i Nuggets. E’ Walker il miglior realizzatore degli Hornets, con i suoi 20 punti, che non sono bastati per la vittoria.
Sorridono gli Utah Jazz, che hanno mandato al tappeto i Detroit Pistons per 105-110. Straordinario Griffin con la doppia-doppia da 34 punti e 10 rimbalzi, che non è però bastata per portare al successo i padroni di casa. Brutto KO per i Dallas Mavericks (tuttavia, in trasferta, quindi prvedibile se si conosce un minimo Dallas) nella casa dei Philadelphia 76ers per 106-100: i padroni di casa sono stati trascinati alla vittoria dai 25 punti e 12 rimbalzi di Embiid, ben supportato da Redick e Simmons, a referto rispettivamente con 20 punti e una tripla-doppia da 20 punti, 11 assist e 14 rimbalzi.
K.o. i Cleveland Cavaliers, che hanno ceduto in casa, per 98-133, contro i New Orleans Pelicans. Nonostante il KO è Clarkson il miglior realizzatore del match, con 23 punti, seguito dagli avversari Randle e Holiday, a referto con 22 punti a testa. Solo 28 minuti per Davis, che mette a referto una doppia-doppia da 20 punti e 10 rimbalzi, messo a riposo durante il garbage time.
Sorridono anche i San Antonio Spurs, che hanno mandato al tappeto davanti al pubblico di casa i Memphis Grizzlies per 108-88. White e Aldridge hanno trascinato alla vittoria i padroni di casa, con i loro rispettivi 19 e 18 punti. Buona resa con 9 punti realizzati per Belinelli in 19 minuti trascorsi in campo, mentre tra i Grizzlies si è distinto Conley con i suoi 21 punti.
Tutti i risultati di domenica 6 gennaio
Toronto Raptors-Milwaukee Bucks 123-116
Houston Rockets-Portland Trail Blazers 101-110
Golden State Warriors-Sacramento Kings 127-123
Charlotte Hornets-Denver Nuggets 110-123
Utah Jazz-Detroit Pistons 110-105
Dallas Mavericks-Philadelphia 76ers 100-106
New Orleans Pelicans-Cleveland Cavs 133-98
Memphis Grizzlies-San Antonio Spurs 88-108