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NBA 2018/2019: i Rockets siglano un nuovo record NBA da tre, Nets e Magic ufficialmente ai playoff

Eric Gordon, Houston Rockets 2018-2019 - Foto Profilo FB Houston Rockets

La notte italiana tra domenica 7 e lunedì 8 aprile ha visto in scena lo svolgersi di quattordici partite della regular season NBA 2018/2019. Record per quanto riguarda il numero di partite disputate, molte delle quali importanti per quanto riguarda i playoff. Non si può tuttavia non partire dai Rockets, che con 27 triple a referto all’interno di 149 punti contro i Suns siglano un nuovo record NBA per quello che ormai è diventato il marchio di fabbrica dei texani. Sconfitta quasi capitale degli Heat in casa dei Raptors, dove i padroni di casa vincono all’overtime. Approfittano della sconfitta degli uomini di Spoelstra gli Hornets (vincenti a Detroit), i Nets (vincenti a Indianapolis e ufficialmente ai playoff) e i Magic (anche loro ai playoff grazie alla vittoria al TD Garden di Boston).

LE CLASSIFICHE DELLE CONFERENCE

Houston Rockets-Phoenix Suns 149-113 (GLI HIGHLIGHTS)

In una partita decisa già a fine primo tempo, i Rockets trovano la giusta motivazione per dare un senso a una sfida che dura poco più di un quarto d’ora: andare a caccia dell’ennesimo record con i piedi oltre l’arco. I texani infatti partono fortissimo, segnano 77 punti nella prima metà di gara (massimo stagionale eguagliato) e poi si concedono il lusso di iniziare a bersagliare da lontano il canestro dei Suns (chiudendo con 149 punti a referto, massimo in stagione anche quello). Il capobanda per tre quarti è James Harden, autore di 30 punti, 13 rimbalzi e 9 assist, prima di accomodarsi a bordocampo per tutta l’ultima frazione (come successo già nelle tre partite precedenti, dato il punteggio e i playoff ormai alle porte). Il “Barba” mette a referto cinque triple, secondo soltanto a Eric Gordon con otto bersagli (massimo in carriera eguagliato), a cui si aggiungono le quattro di PJ Tucker e le tre di Danuel House. A fine terzo quarto sono 24 i bersagli pesanti già messi a segno, a -2 dal record già eguagliato contro Sacramento qualche giorno fa e -3 da quelle 27 totali mai realizzate nella storia della regular season NBA. Le riserve dei Rockets vengono gentilmente invitate dal pubblico a tentare la fortuna da lontano, sporcano le percentuali (che restano vertiginose, 27 su 57 di squadra), ma alla fine riescono a 65 secondi dalla sirena a mettere definitivamente il naso avanti: la tripla del record la firma Austin Rivers (dieci punti, uno dei sette giocatori in doppia cifra tra le fila texane) che scatena così la gioia del pubblico sugli spalti: “Non avevo scelta: quel pallone stava arrivando verso di me, non potevo fare altro che tirare e sperare che andasse dentro. Non era rimasto molto tempo per battere il record. È sempre piacevole pensare di avere un obiettivo da raggiungere sul parquet: quando sei avanti di 35-40 punti, spesso le motivazioni vengono a mancare. Noi invece ce l’abbiamo messa tutta”. Sorride anche Jeff Bzdelik, l’assistente allenatore di Houston seduto in panchina per la seconda gara consecutiva al posto di Mike D’Antoni, alle prese con problemi di stomaco. Il coach dei Rockets si sarà goduto da casa lo spettacolo: l’ennesimo traguardo storico raggiunto dalla sua perfetta macchina da canestri.

James Harden ha segnato almeno 20 punti per 56 partite di fila. I Rockets hanno messo a segno 20 triple per la sesta volta nelle ultime 12 partite e ben 18 volte in tutta la regular season. Clint Capela ha terminato questa notte con 22 punti e 13 rimbalzi a referto. Prossima partita: mercoledì notte, alla Chesapeake Energy Arena di Oklahoma City.

Per i Phoenix Suns ci sono 27 punti di Jamal Crawford, costretto a fare gli straordinari a causa delle assenza permanenti di Devin Booker e Kelly Oubre Jr. Per Dragan Bender e Mikal Bridges ci sono invece 19 punti a testa. Seconda partita consecutiva saltata da Richaun Holmes. Prossima partita: mercoledì notte, all’American Airlines Center di Dallas.

Toronto Raptors-Miami Heat 117-109 OT

Ora per Miami si fa davvero dura. Dopo le ultime tre sconfitte in fila, Dwyane Wade e compagni sono stati battuti anche nella partita sul campo dei Toronto Raptors, arrendendosi ai canadesi dopo un tempo supplementare. Nonostante i 21 punti di Wade e i 18 di James Johnson, ora gli Heat non possono fare altro che attendere perché il loro destino non è più nelle loro mani. A condannare gli Heat sono stati i 23 punti con 10 rimbalzi di Pascal Siakam (autore della tripla della staffa nell’ultimo minuto del supplementare), i 23 di Norman Powell (massimo in stagione pareggiato) e i 22 di Kawhi Leonard, oltre ai 21 di Danny Green di cui un terzo arrivati nell’overtime. Per una manciata di decimi, però, le cose sarebbero potute andare diversamente: sull’ultimo possesso dei regolamentari, Bam Adebayo è intervenuto su un errore di Johnson per correggere a canestro un rimbalzo offensivo, ma il pallone era ancora nelle sue mani al suono della sirena. Non è la prima volta che gli Heat perdono nei finali tirati: in questa stagione il loro record è di 21-24 nelle partite decise con uno scarto di cinque punti: dettagli che a fine anno fanno la differenza, anche se non è ancora detta l’ultima parola.

La panchina dei Toronto Raptors non ha segnato un singolo punto all’interno del primo quarto. Sono otto le partite consecutive per gli uomini di Nurse con almeno 110 punti segnati (record di franchigia). I canadesi terminano la loro regular season in casa con un record di 32-9. Prossima partita: mercoledì notte, al Target Center di Minneapolis.

I Miami Heat hanno sbagliato 8 dei loro 10 tentativi a canestro nel decisivo overtime. Prossima partita: mercoledì notte, in casa contro i Philadelphia 76ers.

Detroit Pistons-Charlotte Hornets 91-104

Se gli Charlotte Hornets riusciranno ad agganciare i playoff, la loro rimonta passerà alla storia come una delle più incredibili degli ultimi anni. E la vittoria sul campo dei Detroit Pistons, se tutto andrà per il meglio, sarà uno degli snodi chiave: gli ospiti hanno dominato a lungo, chiudendo il primo tempo con 18 lunghezze di vantaggio (60-42) dopo aver toccato anche il +23. Dopo la celebrazione per la squadra da titolo del 2004, però, i Pistons sono tornati in campo e hanno cominciato a rosicchiare il vantaggio, riprendendo 10 punti nel solo terzo quarto e portandosi a contatto nella frazione finale grazie ai 20 punti di Ish Smith. Da lì in poi però le energie sono tornate a mancare, con gli Hornets che hanno chiuso i conti grazie a Kemba Walker (31 punti, 8 rimbalzi e 7 assist pur con 11 su 29 al tiro) e i 24 di Frank Kaminsky, giocatore chiave della rimonta in chiave playoff. Ora gli Hornets (38-42) possono solo continuare a vincere e a sperare: c’è una sola partita di distanza da recuperare sempre ai Pistons (39-41), che però hanno due gare facili contro Memphis in casa e New York in trasferta. Più difficile il percorso per Charlotte, che affronterà Cleveland in trasferta e poi chiuderà in casa contro Orlando (41-40), già ai playoff ma con seed ancora non stabilito.

Terza vittoria consecutiva per gli Charlotte Hornets. Jeremy Lamb ha contribuito con 17 punti dalla panchina, mentre Dwayne Bacon ha aggiunto 14 punti a referto. Non della partite questa notte Micheal Carter-Williams (ragioni personali) e Marvin Williams (piede destro). Prossima partita: mercoledì notte, alla Quicken Loans Arena di Cleveland.

Quarta sconfitta consecutiva invece per i Detroit Pistons. Da segnalare le prestazioni di Andre Drummond (15 punti e 23 rimbalzi) e Wayne Ellington (14 punti). Prossima partita: mercoledì notte, in casa contro i Memphis Grizzlies.

Altre dai campi

Per il quarto anno consecutivo i Golden State Warriors (56-24) vincono la Western Conference, assicurandosi il fattore campo nei playoff fino alle Finals. Decisiva è stata la netta vittoria contro i Los Angeles Clippers per 131-104, dove il migliore è stato Steph Curry con 27 punti a referto. I Clippers hanno lasciato a riposo Danilo Gallinari per un problema alla caviglia ed ora Los Angeles è scesa all’ottavo posto (47-34), situazione che porterebbe proprio queste due squadre ad affrontarsi al primo turno dei playoff.
A Golden State bastava la vittoria per assicurarsi la posizione numero uno ad Ovest, ma a certificare questo traguardo era arrivata anche la sconfitta dei Denver Nuggets (53-27) contro i Portland Trail Blazers per 115-108 grazie soprattutto ai 30 punti di Damian Lillard e alla doppia-doppia di Al-Farouq Aminu (23 punti e 11 rimbalzi).

Solita tripla-doppia messa a referto da Russell Westbrook nel successo degli Oklahoma City Thunder contro i Minnesota Timberwolves per 132-126. Per RW0 ci sono 27 punti, 10 rimbalzi e 15 assist e a questo vanno aggiunti anche i 27 punti di Paul George. OKC è attualmente al sesto posto (47-33) e potrebbe affrontare proprio Houston in quello che sarebbe un primo turno infuocato.

Solo tredici minuti e nessun punto a referto per Marco Belinelli nella vittoria dei suoi San Antonio Spurs in casa dei Cleveland Cavaliers (112-90). Ottimo finale di stagione per i Los Angeles Lakers, che vincono ancora dopo il derby e superano 113-109 gli Utah Jazz grazie ai 32 punti di Kentavious Caldwell-Pope e alla doppia-doppia di Alex Caruso (18 punti e 11 assist).
Fanno festa Brooklyn ed Orlando, che si assicurano un posto nei playoff della Eastern Conference: i Nets hanno sconfitto 96-108 gli Indiana Pacers grazie ai 20 punti di D’Angelo Russell, mentre i Magic hanno superato i Boston Celtics per 108-116 con una bella prestazione del trio Terrence Ross (26 punti), Nikola Vucevic (25) ed Evan Fournier (24).

Vincono i Milwaukee Bucks, già certissimi di avere il miglior record dell’intera lega, contro gli Atlanta Hawks per 115-107 con 30 punti di Giannis Antetokounmpo. Successi anche per i New Orleans Pelicans contro i Sacramento Kings (129-133, 26 punti per Elfrid Payton) e per i Dallas Mavericks, dopo un supplementare con i Memphis Grizzlies (127-129). Chiude la vittoria di New York in casa contro Washington grazie ai 30 punti di Mario Hezonja.

Tutti i risultati della notte tra domenica 7 e lunedì 8

Houston Rockets-Phoenix Suns 149-113

Toronto Raptors-Miami Heat 117-109 OT

Detroit Pistons-Charlotte Hornets 91-104

Golden State Warriors-Los Angeles Clippers 131-104

Portland Trail Blazers-Denver Nuggets 115-108

Minnesota T’Wolves-Oklahoma City Thunder 126-132

Cleveland Cavaliers-San Antonio Spurs 90-112

Los Angeles Lakers-Utah Jazz 113-109

Indiana Pacers-Brooklyn Nets 96-108

Boston Celtics-Orlando Magic 108-116

Milwaukee Bucks-Atlanta Hawks 115-107

Sacramento Kings-New Orleans Pelicans 129-133

Memphis Grizzlies-Dallas Mavericks 127-129 OT

New York Knicks-Washington Wizards 110-113

 

 

 

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