La notte italiana di martedì 5 marzo ha visto in scena lo svolgersi di sette partite della regular season NBA 2018/2019. La sconfitta dei Lakers nel derby giustifica l’ottimo momento dei Clippers (e di un solidissimo Gallinari), ma giustifica in aggiunta il fatto che non ci sarà una post-season nella sponda giallo-viola di Los Angeles. La sfida “testa-coda” tra Bucks e Suns va agli uomini di Kokoskov, che sorprendono Giannis&Co nell’ultimo quarto. Gli Spurs dominano in lungo e largo i Nuggets, per poi scomparire dal parquet negli ultimi tre minuti di gara: i padroni di casa si salvano a causa degli errori di Murray e Jokic.
Los Angeles Clippers-Los Angeles Lakers 113-105
I Lakers devono rinunciare a Brandon Ingram, svegliatosi con un dolore alla spalla destra, ma sono loro a partire meglio in una gara che molti vedono come una sorta di ultima spiaggia, in un derby cittadino più sentito del solito: LeBron James osservato speciale da una parte (a 40 punti dal superare Michael Jordan per numeri di punti realizzati in carriera), Danilo Gallinari dall’altra. Dal +3 dei gialloviola sul 22-25, un mini parziale di 4-9 al termine del primo quarto porta i padroni di casa in vantaggio di otto lunghezze (26-34), un margine mantenuto anche per gran parte del secondo quarto grazie a un Rajon Rondo particolarmente ispirato (11 punti, 6 rimbalzi e 6 assist per lui già all’intervallo) e al solito LeBron James, titolare di 17 punti nonostante su di lui spesso agisca un tarantolatoPatrick Beverley, che chiude il primo tempo con 5 recuperi, inclusi vari tentativi di entrare sotto pelle al “Re” e anche 10 punti. A prendersi i riflettori sul finire del secondo periodo è tuttavia Danilo Gallinari, che manda a segno gli ultimi 9 punti prima dell’intervallo segnando il break a favore della squadra di Doc Rivers, dal 52-52 fino al 61-57 con cui terminano i primi 24 minuti. James e Gallinari sembrano allungare le proprie mani sulla gara anche nella prima parte del terzo quarto, quella che trascorrono in campo prima del consueto riposo, ma è un canestro di Josh Hart con meno di tre minuti sul cronometro del terzo quarto a riportare in vantaggio i Lakers (82-79). I Clippers però reagiscono immediatamente, piazzando un break di 10-0 che dal -3 li riporta +7 sull’89-82, dando loro il massimo vantaggio della serata. Un margine che resta di sei punti quando le due squadre vanno all’ultimo mini-riposo prima del quarto conclusivo (91-85), che sia LeBron che Gallinari iniziano con 20 punti già all’attivo, migliori realizzatori delle rispettive squadre, pareggiati solo da un Rondo vicinissimo alla tripla doppia (20 con 9 assist e 8 rimbalzi per lui). Il vantaggio dei Clippers sale in doppia cifra all’inizio del quarto quarto e sul +12 (99-87 a 10:17 dalla sirena) dopo una costosa palla persa di LeBron, tramutata in due punti da Lou Williams (già 17 con 6 su 9 al tiro) anche perché nessun Laker, a parte Hart, torna in difesa ad approfittare del suo primo errore al tiro. Walton chiama timeout perché capisce che il momento è delicato, e i suoi reagiscono ancora con i canestri di James e Rondo, che con un paio di centri in fila firma il suo massimo stagionale e riporta i Lakers a -6 (99-93). Già senza Ingram e Lonzo Ball, LeBron e compagni perdono anche Kyle Kuzma per gli ultimi sei minuti di gara: si gira la caviglia del prodotto di Utah, costretto a uscire dal campo. I Clippers ne approfittano per dare l’ultimo strappo alla partita, portando di nuovo lo scarto in doppia cifra e scatenando i primi fischi dello Staples Center verso la squadra di Luke Walton, che anche dall’atteggiamento non sembra lottare con il coltello tra i denti fino all’ultimo. La gara termina con Rajon Rondo in tripla-doppia (24 punti, 12 assist e 10 rimbalzi, unico altro giocatore insieme a Mark Jackson capace di centrare una tripla-doppia con 5 squadre diverse) e con i soliti 27 punti (gliene mancano ora solo 13 per superare MJ) con anche 8 rimbalzi e 6 assist di LeBron James, ma l’MVP di serata si chiama Danilo Gallinari, che chiude con 9 su 15 al tiro e il 50% da tre punti per 23 fondamentali punti che regalano ai Clippers (37-29) un successo prestigioso e importante anche ai fini della classifica, visto le contemporanee vittorie di Spurs (36-29 e 32-31) e Kings. Ci sono altri cinque suoi compagni in doppia cifra, guidati come al solito da Lou Williams a quota 21 e da Montrezl Harrell in doppia doppia con 14 punti e 11 rimbalzi, ma determinante per la squadra di coach Rivers anche un Patrick Beverley da 13 punti, 9 rimbalzi, 5 recuperi e 4 assist, decisivo sui due estremi del campo.
Sesta vittoria nelle ultime otto partite giocate per i Clippers. Ancora fuori Wilson Chandler, per il solito problema al quadricipite. Si rivede Luc Mbah a Moute: l’ala si è riscaldata con i compagni prima del match, tuttavia non è ancora pronta al rientro; l’infortunio al ginocchio sinistro lo tiene fermo dal lontano 23 ottobre. Prossima partita: sabato notte, in casa contro gli Oklahoma City Thunder.
Come già detto, questa notte out Brandon Ingram: l’ala ha sofferto di un dolore alla spalla destra durante lo shootaround della mattina. Oltre alla sua assenza ci sono quelle più note di Stephenson, Chandler e soprattutto quella di Lonzo Ball (ormai alla diciassettesima gara saltata). Prossima partita: giovedì notte, in casa contro i Denver Nuggets.
Denver Nuggets-San Antonio Spurs 103-104
I Denver Nuggets stanno vivendo una delle migliori stagioni della loro storia, ma certi taboo sono difficili da sfatare. Uno di questi è sicuramente il campo di San Antonio, sul quale la franchigia del Colorado non vince da esattamente sette anni, visto che l’ultimo successo in Texas risale al 4 marzo 2012. Una serie di dodici sconfitte consecutive a cui si è aggiunta quella di stanotte, fermando sul più bello una rimonta che era cominciata addirittura dal -21 (17-38 a 11:01 dall’intervallo). Spinti dai 25 punti di Jamal Murray e dai 22+10 di Nikola Jokic, i Nuggets erano riusciti a risollevarsi da un primo quarto chiuso sul 17-36 per gli avversari, tenendoli peraltro senza punti negli ultimi due minuti e mezzo di gara. La squadra di coach Malone ha anche avuto tre opportunità per vincerla negli ultimi 16.2 secondi, ma due errori di Murray e una tripla sbagliata da Gary Harris allo scadere hanno impedito loro di interrompere una striscia di sconfitte arrivata a tre. Per i padroni di casa sono stati i 24 punti di DeMar DeRozan e i 22 di LaMarcus Aldridge a guidare la squadra di coach Popovich, che ha ricevuto anche 14 punti con 9 rimbalzi da Rudy Gay e 11 da Derrick White. Sono 8 invece quelli di Marco Belinelli in 26 minuti in uscita dalla panchina, con 3 su 7 al tiro e due triple a segno insieme a 3 rimbalzi con plus-minus positivo (+6).
Terza vittoria consecutiva per San Antonio: in seguito al Rodeo Trip terminato con sette sconfitte in otto incontri, gli uomini di Pop hanno tenuto nelle ultime tre vittorie in casa gli avversari a una media di 99 punti segnati. Per gli Spurs (36-29) si tratta della seconda vittoria di prestigio in casa dopo il successo di sabato contro Oklahoma City, mettendosi al riparo dalla vittoria di Sacramento (32-31) e mantenendo tre partite di vantaggio sui californiani. Prossima partita: giovedì notte, alla Phillips Arena di Atlanta.
Con questo passo falso i Nuggets (42-21) scendono a due partite di distanza dal primo posto occupato dai Golden State Warriors (44-19). Trey Lyles ha saltato la sua sesta gara consecutiva a causa del solito problema al tendine del ginocchio sinistro. Prossima partita: giovedì notte, allo Staples Center di Los Angeles (Lakers).
Milwaukee Bucks-Phoenix Suns 105-114
L’ultima partita di una lunga trasferta può sempre regalare sorprese. Lo hanno scoperto a loro spese i Milwaukee Bucks, che pur forti del miglior record della NBA sono andati a perdere sul campo di quella con il peggiore, facendosi sorprendere nell’ultimo quarto. I padroni di casa hanno infatti rimontato dieci lunghezze di svantaggio (91-81 a 8:52 dal termine della gara) grazie ai 27 punti con 13 rimbalzi di Kelly Oubre, seguito dai 22 di Devin Booker e i 19+12 di DeAndre Ayton, autore anche del canestro del +4 a 35.8 secondi dalla fine. I Bucks non sono riusciti a capitalizzare sui 21 punti con 13 rimbalzi di Giannis Antetokounmpo e sui 19 di Malcolm Brogdon, complice un pessimo 36.8% al tiro di squadra. “Pare incredibile che abbiamo perso due volte contro Phoenix, ma hanno giocato meglio di noi” ha ammesso Antetokounmpo, mentre Brogdon ha dichiarato: “Non li abbiamo presi sul serio come avremmo dovuto”. Comincia con una sconfitta anche l’avventura di Pau Gasol con Milwaukee, rimasto in campo per cinque minuti nei quali non è andato a segno, mentre sono stati sette i suoi compagni sopra la doppia cifra tra cui un Ersan Ilyasova da 11 punti e 10 rimbalzi.
TJ Warren ha saltato la sedicesima partita di fila a causa a causa di un dolore alla caviglia. I Suns hanno imposto un season-high di 10 stoppate e hanno pareggiato un season-high di 56 rimbalzi raccolti. Prossima partita: giovedì notte, in casa contro i New York Knicks.
È la prima volta in tutta la stagione che i Bucks perdono due partite consecutive (e anche entrambe le gare contro Phoenix, visto che i loro incroci stagionali sono finiti). Prossima partita: venerdì notte, in casa contro gli Indiana Pacers.
Altre dai campi:
Buon momento per i New Orleans Pelicans, che ottengono il terzo successo consecutivo e superano 115-112 gli Utah Jazz grazie a Jrue Holiday e Julius Randle, entrambi da 30 punti.
Restando sempre nella Western Conference, i Sacramento Kings tengono vive le loro speranze playoff, superando 108-115 i New York Knicks con 28 punti di Buddy Hield.
Tornano alla vittoria i Brooklyn Nets, che, dopo tre sconfitte di fila, superano nettamente i Dallas Mavericks per 88-127 grazie soprattutto ai 22 punti di DeMarre Carroll.
Il solito immenso Dwyane Wade (23 punti) è il grande protagonista del successo dei Miami Heat sugli Atlanta Hawks per 113-114.
Tutti i risultati di martedì 5 marzo
Los Angeles Clippers-Los Angeles Lakers 113-105
Denver Nuggets-San Antonio Spurs 103-104
Milwaukee Bucks-Phoenix Suns 105-114
New Orleans Pelicans-Utah Jazz 115-112
New York Knicks-Sacramento Kings 108-115
Dallas Mavericks-Brooklyn Nets 88-127
Atlanta Hawks-Miami Heat 113-114