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La notte italiana di giovedì 14 febbraio ha visto in scena lo svolgersi di undici partite della regular season NBA 2018/2019. Penultima notte prima dell’All-Star Weekend. La sfida più emozionante è senz’altro (anche se paradossalmente) quella tra Cavs e Nets, vinta dagli uomini di Atkinson al terzo overtime. Le sorprese sono senza ombra di dubbio le sconfitte in trasferta di Houston e Golden State. Molte le prestazioni da rimarcare: dai 44 punti di Siakam ai 42 di Clarkson, fino ad arrivare alla tripla-doppia di Giannis Antetokounmpo e ai 42 punti di James Harden.
Brooklyn Nets-Cleveland Cavs 148-139 3OT
La pausa per l’All-Star Weekend non poteva arrivare in un momento migliore per Nets e Cavs, che avranno bisogno di un bel po’ di riposo per riprendersi dai 63 minuti di battaglia della loro sfida alla Quicken Loans Arena. Sono serviti ben tre supplementari infatti per decidere la vincente tra le due, dopo che le squadre si erano avvicendate nella guida del punteggio per ben 23 volte con 16 parità. Alla fine a fare la differenza è stata la tripla del pareggio nel secondo overtime da parte di DeMarre Carroll, abile a ingannare la difesa con una finta di passaggio consegnato per ricavarsi lo spazio e mandare a segno il canestro sulla sirena. Nel terzo supplementare, poi, ci ha pensato D’Angelo Russell a chiudere i giochi, segnando 14 dei suoi 36 punti finali nell’ultimo overtime per festeggiare la sua prima convocazione all’All-Star Game. Insieme a lui ci sono i 25 punti di Joe Harris e i 18 dell’eroe Carroll, per una squadra che aveva a disposizione solo nove giocatori (mandandone otto in doppia cifra) per via dei tanti infortuni. Per quanto riguarda i Cavs a Jordan Clarkson rimane la soddisfazione di aver ritoccato il suo massimo in carriera a quota 42 (con 7 triple) in uscita dalla panchina, seguito dai 24 di Collin Sexton e dai 23 di Marquese Chriss, protagonista di una super schiacciata su Jarrett Allen (autore nel resto della gara di ben 6 stoppate).
I Nets migliorano il loro record sul 30-29: sono sopra il .500 di percentuale prima dell’All-Star break, il che non accadeva dalla stagione 2012/2013. La lista dell’infermeria rimane tuttavia lunga: al suo interno Dinwiddie, Graham, Kurucs, Dudley e Musa. Il 22 febbraio gli uomini di Atkinson ricominceranno al Barclays Center, dove arriveranno i Portland Trail Blazers.
Chriss, Larry Nance Jr, Nwaba e Zizic sono usciti per falli, in quello che è il primo overtime della stagione per i Cavs: Cleveland non è riuscita per la terza volta in questa regular season a vincere due gare consecutive. Tredicesima partita saltata per Tristan Thompson (dolore al piede sinistro), il quale tornerà un paio di giorni dopo la pausa. Anche i Cavs saranno in campo il 22 febbraio, alla Quicken Loans Arena contro i Suns.
Houston Rockets-Minnesota T’Wolves 111-120
Questa volta James Harden quota 30 l’ha superata grazie a uno dei suoi marchi di fabbrica, quei tanto contestati (e al tempo stesso invidiati) giochi da tre punti che spesso diventano da quattro. In fondo, contro di lui a uno o a otto metri da canestro, cambia poco: il pericolo resta costante. Per quello il povero Josh Okogie, caduto senza volerlo nella finta del Barba, gli ha permesso di superare la cifra tonda dei 30 punti segnati (quindicesimo gioco da quattro punti per Harden, uno dei tantissimi record stagionali) e di allungare a 31 la sua striscia da record. Il numero 13 di Houston raggiunge così ancora una volta Wilt Chamberlain, eguagliando la sua seconda serie di partite più lunga oltre quota 30 punti (fatta registrare nel 1962 dal leggendario centro NBA) e puntando dritto a un record assoluto che al momento, nonostante gli sforzi, appare irraggiungibile. Wilt infatti a cavallo tra il 1961 e il 1962 ne mise a referto ben 65 consecutive: se mai succedesse, Harden dovrebbe aspettare la prossima regular season per completare un percorso che già oggi ha un sapore storico. Il 13 dicembre infatti iniziava tutto con la tripla doppia e i 50 punti realizzati contro i Lakers e in due mesi la barba più famosa degli Stati Uniti non ha mai rallentato o tirato il freno a mano, non una singola volta. Contro Minnesota alla sirena finale sono 42 punti (quarantello numero 42 della stagione, altro record polverizzato) con 15 su 34 al tiro, otto triple e sei assist.
Non basta lo stesso a vincere una gara in cui i T’wolves, sembra strano dirlo viste le cifre, fanno di tutto per contenere il Barba: prima Okogie e poi Deng hanno l’unico compito sul parquet di restare francobollati a lui sui 28 metri. “Il problema non è tenerlo a zero punti, dato che è impossibile, ma non lasciargli canestri facili e soprattutto non mandarlo in lunetta”: alla fine ha avuto ragione lui. Il (misero) 4 su 4 a cronometro fermo racconta bene come la difesa sia riuscita a evitare falli inutili e soprattutto a vincere una gara che riporta Minnesota a contatto con i Lakers. I Rockets invece nelle ultime 31 hanno un record di 21-10, nonostante Harden abbia spesso garantito assist e canestri. Una ragione in più per domandarsi: quando il Barba sarà costretto a tirare il fiato, cosa succederà?
Tra le file di Minnesota da segnalare le prestazioni di Teague (27 punti e 12 rimbalzi) e di Karl-Anthony Towns (25 punti). Hanno outscorato per 36-70 i Rockets nel pitturato, trovando spesso l’uomo libero per il lay-up tramite passaggi chirurgici. Ancora out Wiggins (malattia), Covington (ginocchio) e Jones (caviglia). I T’Wolves tornano in campo il 23 febbraio, al Madison Square Garden contro i Knicks.
Quindicesima partita saltata da Clint Capela a causa di un problema al pollice: coach D’Antoni nel post-partita ha affermato che si allenerà in settimana con la squadra, per valutare se possa rientrare o meno il 22 febbraio, allo Staples Center contro i Lakers.
Sacramento Kings-Denver Nuggets 118-120
Se il canestro di Carroll è servito per forzare il terzo overtime, quello di Nikola Jokic a pochi decimi dalla fine ha regalato ai Nuggets una vittoria sofferta. Il centro serbo, anche lui pronto a volare all’All-Star Game per la prima volta, ha chiuso la sua tripla-doppia numero 28 in carriera con 20 punti, 18 rimbalzi e 11 assist, confermando il record immacolato dei suoi in casa quando ci riesce (16-0). È servita però una piccola correzione a rimbalzo d’attacco per riuscirci, ribadendo nel canestro un suo errore e propiziando il successo dei suoi, partito da -17 nel corso del primo tempo (54-37 a 7:01 dall’intervento) dopo un inizio a razzo dei Kings. La squadra di coach Joerger ha realizzato 41 punti nel solo primo quarto (41-30), mandando alla fine sei giocatori in doppia cifra guidati dai 25 di Buddy Hield (che non è riuscito a vincere la sfida sulla sirena) e i 19+11 di Harrison Barnes (tenuto in campo per oltre 41 minuti dal suo allenatore). L’ultimissima rimonta, arrivata con un parziale di 6-0, non è però servita per evitare una sconfitta che li vede di nuovo scivolare al nono posto nella Western Conference (30-27). In casa Nuggets si festeggia anche il ritorno in campo di Isaiah Thomas, al suo debutto stagionale dopo una lunga riabilitazione all’anca: per lui ci sono 8 punti in 13 minuti arrivati tutti nel terzo quarto, con due triple a segno e 3 su 6 dal campo accolto dall’ovazione del suo nuovo pubblico.
Tra i Denver da segnalare la prestazione di Paul Millsap, che pareggia il suo season-high con 25 punti. Malik Beasley, dopo aver segnato 21 punti, è uscito all’interno del quarto quarto a causa di un doppio tecnico. Il record degli uomini di Malone tra le mura amiche è sempre più confortante, essendo ora sul 25-4 (migliore della lega). Settima gara di fila saltata da Gary Harris, a causa di uno stiramento all’adduttore. La prossima uscita dopo la pausa è in trasferta a Dallas, il 23 febbraio.
I Kings invece se la vedranno all’Oracle Arena, dove sono attesi il 22 febbraio dai Warriors.
Milwaukee Bucks-Indiana Pacers 106-97
È per partite come questa che Giannis Antetokounmpo è in corsa sin dall’inizio dell’anno per il premio di MVP. Per l’ennesima volta i Milwaukee Bucks si sono aggrappati al loro leader per rimontare 10 punti di svantaggio accumulati nell’ultimo quarto (76-86 a 9:37 dalla fine), ricevendo in cambio una tripla-doppia da 33 punti, 19 rimbalzi e 11 assist, tutti fondamentali per piegare la resistenza dei Pacers. Nel solo ultimo quarto il greco ha realizzato 12 punti con 6 rimbalzi e 3 assist, mettendo la firma su tutte le giocate più importanti e chiudendo la tredicesima partita stagionale con un 25+15+5, pareggiando il record di Shaquille O’Neal per più partite del genere in questa stagione, partendo dal 1976. Insieme a lui anche i 17 di Malcolm Brogdon e i 15 di Khris Middleton, per regalarsi un weekend delle stelle in cui Antetokounmpo vuole lasciare ancora di più il suo marchio su questa stagione NBA. Per i Pacers non sono bastati i 20 punti di Bojan Bogdanovic per impedire la prima sconfitta dopo sei successi in fila, pagando a caro prezzo i 23 punti realizzati in contropiede dagli avversari.
I Bucks hanno vinto 20 partite in trasferta, ovvero una in più di quelle vinte la scorsa stagione. Ancora fuori Nikola Mirotic a causa di uno stiramento al polpaccio. Il 22 febbraio arrivano in città i Boston Celtics di Brad Stevens.
Tra le file dei Pacers da segnalare anche le prestazioni di Collison e Sabonis, entrambi con 14 punti a referto. Cadono a un record di 4-10 nelle partite in cui segnano meno di 100 punti. Il 23 febbraio ci sarà un’altra partita in casa per gli uomini di McMillan, che affronteranno i Pelicans.
Washington Wizards-Toronto Raptors 120-129
Nelle serate in cui Kawhi Leonard rimane a sedere (questa volta per un dolore al ginocchio e non per il solito programma di recupero), è ormai abitudine che un altro dei suoi compagni faccia un passo in avanti proponendosi come leader. Sempre più spesso accade che quel qualcuno sia Pascal Siakam, che contro Washington però ha proprio esagerato: il lungo camerunense si è regalato un massimo in carriera da 44 punti con 10 rimbalzi e 4 triple a segno, seguito dai 22 di OG Anunoby (anche lui al suo massimo in carriera) e dalle doppie doppie di Serge Ibaka (10+13 rimbalzi) e Kyle Lowry (14+13 assist). Toronto è così riuscita a piegare la resistenza di Washington, che nel corso della gara era riuscita ad andare avanti anche di 12 lunghezze (80-68 a 8:48 dalla fine del terzo quarto), prima di subire la rimonta nel terzo quarto da parte dei padroni di casa che hanno festeggiato anche il debutto di Jeremy Lin (8+5+5 in 25 minuti). Agli Wizards non sono bastati i 28 punti di Bradley Beal, i 23 di Jeff Green e i 22 di Jabari Parker per evitare la quinta sconfitta nelle ultime sette partite, andando alla pausa per l’All-Star Game con tre partite piene di ritardo rispetto all’ottavo posto a Est.
Sesta vittoria di fila per i Raptors, che migliorano sul 13-3 il record di partite senza Kawhi Leonard. In fattispecie è la quinta vittoria consecutiva ai danni dei Wizards. Fred VanVleet, operato a New York poco al legamento del pollice sinistra prima della disputa, dovrà rimanere ai box per almeno 3 settimane. Il 23 febbraio gli uomini di coach Nurse attenderanno in Canada i San Antonio Spurs.
Quinta sconfitta per i Wizards nelle ultime sette uscite: sono ora 7-23 per quanto riguarda il record in trasferta. Stanotte non è sceso in campo, per motivi personali, Tomas Satoransky. Trasferta allo Spectrum Center di Charlotte, dove il 23 febbraio ci sarà la prossima gara dei Wizards.
Gli altri match
La principale sorpresa della notte è senza dubbio la sconfitta dei Golden State Warriors sul campo dei Portland Trail Blazers per 107-129. Grandissimo equilibrio fino all’inizio dell’ultimo quarto (95-94), dove gli uomini di Stotts fanno la differenza, mentre la squadra di Steve Kerr (espulso per eclatanti proteste, dovute a un flagrant-foul fischiato a Draymond Green) smarrisce improvvisamente la via del canestro e vede allontanarsi la vittoria. Damian Lillard (29 punti) è il migliore tra i padroni di casa, che chiudono con otto giocatori in doppia cifra. Non bastano invece Kevin Durant (32 punti) e Stephen Curry (32 punti) ai campioni in carica per centrare la sesta vittoria consecutiva.
Tutto facile per i Los Angeles Clippers che si impongono nettamente per 107-134 sui Phoenix Suns, alla quindicesima sconfitta consecutiva. La formazione di Doc Rivers prende in mano la partita sin dal primo quarto e si aggiudica un comodo successo grazie a Lou Williams (30 punti e 10 rimbalzi) e all’ottimo Danilo Gallinari (20 punti). Kelly Oubre Jr (28 punti) e DeAndre Ayton (20 punti) sono invece i migliori tra gli uomini di Igor Kokoskov.
Si ferma contro i Boston Celtics, dopo quattro vittorie consecutive, la striscia di successi dei Detroit Pistons, sconfitti per 110-118. Dopo un avvio equilibrato (52-57), la formazione di casa trova lo strappo nel terzo periodo (72-91) e gestisce nell’ultimo quarto. Un’ottima prova di squadra, con sei giocatori in doppia cifra tra cui Jayson Tatum (19 punti) e Gordon Hayward (18 punti), è sufficiente agli uomini di Brad Stevens per compensare le prestazioni di Blake Griffin (32 punti) e Andre Drummond (21 punti e 17 rimbalzi).
Favori del pronostico rispettati anche dai Philadelphia Sixers, che si impongono sul campo dei New York Knicks per 126-111. Diciottesima sconfitta consecutiva per la formazione allenata da David Fizdale, per la quale Allonzo Trier (19 punti) è il miglior realizzatore della serata. Joel Embiid (26 punti e 14 rimbalzi) e Tobias Harris (25 punti) brillano invece tra le fila degli ospiti.
Vittoria dei Miami Heat in casa dei Dallas Mavericks con il punteggio di 112-111, trascinati da Dwyane Wade (22 punti) e da Dion Waiters (20 punti). Tim Hardaway Jr (20 punti) e la tripla-doppia sfiorata da Luka Doncic (18 punti, 12 rimbalzi e 9 assist) non bastano alla compagine di Rick Carlisle.
Successo infine dei Chicago Bulls ai danni dei Memphis Grizzlies per 110-122. Decisive per la formazione di Jim Boylen le prestazioni di Otto Porter (37 punti e 10 rimbalzi), Robin Lopez (25 punti) e Lauri Markkanen (21 punti e 10 rimbalzi), mentre per gli ospiti il migliore è Avery Bradley (15 punti).
Tutti i risultati di giovedì 14 febbraio:
Brooklyn Nets-Cleveland Cavs 148-139 3OT
Houston Rockets-Minnesota T’Wolves 111-120
Sacramento Kings-Denver Nuggets 118-120
Milwaukee Bucks-Indiana Pacers 106-97
Washington Wizards-Toronto Raptors 120-129
Golden State Warriors-Portland Trail Blazers 107-129
Phoenix Suns-Los Angeles Clippers 107-134
Detroit Pistons-Boston Celtics 110-118
Philadelphia 76ers-New York Knicks 126-111
Miami Heat-Dallas Mavericks 112-101
Memphis Grizzlies-Chicago Bulls 110-122