La notte italiana di lunedì 14 gennaio ha visto lo svolgersi di sette partite della regular season NBA 2018/2019. Un super Curry nella notte italiana trascina Golden State: i Warriors si impongono sul parquet dei Dallas Mavericks col punteggio di 114-119. Manca LeBron nello scontro tra i Lakers e i Cavaliers, e così Cleveland espugna Los Angeles col punteggio di 95-101. I Nuggets battono Portland al cardiopalma per 116-113, mentre nella serata italiana tutto facile per I Bucks in casa degli Atlanta Hawks: 114-133. Gli Orlando Magic, infine, superano i Rockets con il punteggio finale di 116-109. Ecco come è andata nei due match più combattuti, quelli tra i Toronto Raptors e i Washington Wizards, terminato al secondo overtime 140-138 e tra i Philadelphia Sixers e i New York Knicks, finito 108-105.
Toronto Raptors-Washington Wizards 140-138 2OT
Nemmeno cinque giorni fa Ibaka aveva regalato (con il contributo di Leonard) una vittoria tirata grazie a una sua schiacciata contro Atlanta. La storia si ripete, sempre con Leonard che assiste, ma stavolta con una tripla e con la presenza di due tempi supplementari.
Il migliore dei canadesi è Kawhi Leonard con una doppia-doppia da 41 punti e 11 rimbalzi. Sempre più secondo violino dei Raptors è Pascal Siakam, che stanotte mette a referto 24 punti e ha un career-most di 19 rimbalzi.
Commovente e ammirevole Bradley Beal che piazza la sua seconda tripla-doppia di stagione con 43 punti, 15 rimbalzi e 10 assist: pareggia la partita in due momenti in cui bisognava essere clutch ed avere attribuiti, caratteristiche che a lui davvero non mancano. Per Otto Porter 27 punti, mentre Trevor Ariza è a un soffio dal raggiungere la sua seconda tripla doppia di carriera, con 23 punti, 9 rimbalzi e 10 assist: l’ex Houston esce per falli a 44.7 secondi dalla fine della contesa.
Philadelphia 76ers-New York Knicks 108-105
Al Madison Square Garden i Knicks risorgono dopo una partita già persa, ma puntualmente, al momento di prendere il controllo della gara, si sciolgono come neve al sole. Ben Simmons a un assist dalla tripla-doppia con 20 punti, 22 rimbalzi e 9 assist, mentre Joel Embiid mette a referto 26 punti e raccoglie 8 rimbalzi. Tra le file dei Knicks in grande spolvero Kevin Knox (career-high da 31 punti) e Luke Kornet (23 punti con 7 su 13 dal campo).
Partenza sprint per Philadelphia, che fa presumere una vittoria tranquilla per coach Brown e i suoi: +12 Sixers a fine primo tempo (36-24), con un apice di 24 punti di vantaggio a 1:25 dalla fine del primo tempo dopo il lay-up di Embiid (66-42). Il jumpshot di Kornet sul finale di primo tempo accorcia lo svantaggio per i Knicks (66-50). Gli uomini di coach Fitzdale iniziano il terzo quarto con tutt’altro agonismo: a 1:54 dalla fine del periodo i Knicks sono a -10 (83-73), grazie a 7 punti di Knox e a 6 punti di Dotson con due triple; nei successivi due minuti i Sixers non segnano un punto, mentre New York firma un 0-9 di parziale formato da 7 punti di Kornet e da 2 punti su lay-up di Knox. Come spesso accaduto in stagione, tuttavia, i Knicks non riescono a concretizzare il buon lavoro fatto e gettano tutto alle ortiche non segnando per oltre cinque minuti e subendo un parziale di 11-0. I Sixers mantengono il controllo della partita, senza però mai dare il colpo di grazia: New York sigla un gioco da tre punti con Knox, dopodiché Kornet, Mudiay e di nuovo lo stesso Knox piazzano una tripla a testa, per tornare sul -2 a 3:02 dalla fine (96-94). Arrivati sul 108-103 a 9.3 secondi dalla fine dopo l’1 su 2 in lunetta di Embiid, i Sixers commettono la sciocchezza di compiere un fallo su Dotson su un tentativo da tre punti: il newyorkese sigla i primi due liberi e sbaglia il terzo, dando la possibilità a Mudiay di prendere il rimbalzo, allontanarsi verso la linea dei tre punti e tentare la tripla del pareggio, che tuttavia finisce corta.
Settima vittoria di fila per Philadelphia ai danni di New York. Nel suo ritorno in quintetto dopo la sconfitta di sabato sera contro Atlanta, Embiid ha giocato ben 32 minuti, seppur sempre dolorante alla caviglia sinistra. Per i Sixers (che consolidano il quarto seed ad est) prossima tappa in casa contro Minnesota mercoledì notte.
Quarta sconfitta consecutiva per i Knicks, la numero 19 nelle ultime 22 apparizioni. Non si vince al Madison dall’1 dicembre contro i Bucks: a quella vittoria sono succedute otto sconfitte di fila. Fuori Tim Hardaway Jr, il quale si era infortunato al tendine del ginocchio destro sabato notte. Fuori anche Enes Kanter a causa di ciò che, a detta di coach Fitzdale, è riconducibile a l’influenza. Stanotte Frank Ntilikina ha giocato 28 minuti segnando 8 punti e donando 6 assist, dopo aver saltato tre partite di fila per una distorsione alla caviglia sinistra. Ora i Knicks voleranno a Londra, per la terza gara in Inghilterra della loro storia, contro i Washington Wizards.