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La notte italiana di domenica 30 dicembre ha visto lo svolgersi di nove partite della regular season NBA 2018-19. Poche sorprese dal punto di vista dei risultati: i Bucks vincono a Brooklyn, i Grizzlies confermano la crisi perdendo per le mani dei Celtics e i Nuggets di un super Murray passano a Phoenix. Uniche eccezioni rappresentate dalla sconfitta Clippers (seppur in back-to-back) a San Antonio e dall’ennesima vittoria dei Rockets schiacciasassi, in quel di New Orleans, dove Harden fa il bello e cattivo tempo.
LE CLASSIFICHE DI CONFERENCE AGGIORNATE
Brooklyn Nets-Milwaukee Bucks 115-129
Risultato che non la dice tutta sulla prestazione dei Bucks: raggiunto un massimo vantaggio di 23 nel terzo quarto, rischiano di subire un comeback dai Nets, che a 4:53 dalla fine della partita arrivano fino al -7.
Antetokoumnpo raggiunge la sua terza tripla doppia della stagione, con 31 punti, 10 rimbalzi e 10 assist, mentre Middleton (nonostante un infortunio al quadricipite) mette a referto 29 punti. L’ex Brook Lopez, da quando ha iniziato a tirare dall’arco con più frequenza, ha permesso ai Bucks di avere più equilibrio sul perimetro e al “Greek Freak” di avere più spazio nel pitturato: per lui 24 punti con 7 su 15 da tre punti. I Bucks, reduci da tre vittorie di fila e sette nelle ultime otto partite, estendono il loro dominio sull’est con un record di 25-10.
Tuttavia hanno rischiato di dilapidare un vantaggio di 23 punti con un parziale subito di 14-0 nel quarto quarto. I principali responsabili sono individuabili in Shabazz Napier (eguaglia con 32 punti il suo carrier-high, tira 9 su 15 dal campo e 10 su 12 dalla lunetta) e un redivivo Kenneth Faried (doppia-doppia con 21 punti e 10 rimbalzi). Impressionante come i tre migliori scorer in nero della notte siano effettivamente tre panchinari (ai due sopracitati si aggiunge Carroll con 18 punti). Ciò anche a causa dell’infortunio all’inguine di Rondae Hollis-Jefferson nel primo quarto.
Per l’highlight della serata sempre Antetokoumnpo come protagonista, ma questa volta dalla parte sbagliata: Jarrett Allen gli inferisce una stoppata poderosa, dopo aver stoppato LeBron James settimane fa.
Golden State Warriors-Portland Trail Blazers 115-105
I tre sospetti tornano a comandare: Thompson con 32 punti, Curry e Durant con 25 punti. Vendicano la sanguinosa sconfitta avvenuta alla Oracle per le mani degli stessi Blazers. Partita controllata e mai in discussione per i primi tre quarti, seppur i Blazers rimangano ad una distanza ragguardevole. Nell’ultimo quarto i “Dubs” raggiungono un vantaggio irrecuperabile di 18 punti. I Warriors evitano quindi la seconda streak di tre sconfitte consecutive.
Thompson ha tirato con un 4 su 5 dall’arco non scontato di questi tempi, Durant invece si dimostra una macchina d’efficienza con un 10 su 19 dal campo. Buona prestazione per Curry sebbene sia leggermente sotto media sia da tre (25% dall’arco) e dalla lunetta (79% con 14 tentativi). Espulso per i Warriors a fine primo tempo Andrè Iguodala, reo di aver “sparato” un pallone tra il pubblico a cronometro fermo a causa del dissenso per una scelta arbitrale discutibile.
Per Portland Lillard segna sei triple e 40 punti: è la quarta volta in stagione in cui segna almeno un quarantello. Jusuf Nurkic termina con 21 punti, 10 rimbalzi e 7 assist.
Golden State ha subito tre falli tecnici durante la partita, tra cui uno dato a Durant per essersi appeso al ferro in seguito a una schiacciata.
Houston Rockets-New Orleans Pelicans 108-104
James Harden sta percorrendo una strada che solo Oscar Robertson aveva percorso: è il primo giocatore dopo “The Big O” a registrare almeno 35 punti e 5 assist in sette partite consecutive, grazie ai 41 punti di questa notte.
Il “Barba” ha raggiunto 17 punti a fine primo quarto e 26 a fine primo tempo, per poi raggiungere il quarantello per la terza partita di fila. Ha segnato tutti e 14 i tiri tentati ed ha subito ben due falli da oltre l’arco in fase di tiro. Gentry (coach di NOLA) l’ha definito come miglior giocatore di iso del mondo: inoltre, non è sicuro di ricordare nella storia del gioco qualcun’altro in grado di subire falli e giocare in 1on1 come il 13 dei Rockets. Contribuisce Eric Gordon con 21 punti, sebbene fosse caracollante per tutto il quarto quarto a causa di un dolore al ginocchio destro. Per il resto male i Rockets, totalmente Harden-dipendenti, con eccezione di Daniel House, autore di 15 punti e della sgasata decisiva ad inizio quarto quarto rappresentata da 5 punti a referto.
Per i Pelicans Davis viene oscurato dalla cavalcata di Harden, mettendo a referto solo 22 punti con solo cinque tiri tentati nel primo tempo, dopo la prestazione mostruosa di 48 punti contro Dallas. È invece Randle a guidare offensivamente la squadra, con una doppia-doppia da 23 punti e 11 rimbalzi. Darius Miller (senza punti nella sconfitta di Dallas) assente perché malato, ha lasciato il posto in quintetto a Solomon Hill. I Pelicans sono alla settima sconfitta nelle ultime dieci partite, ormai quasi fanalino di coda prima degli irraggiungibili Phoenix Suns.
San Antonio Spurs-Los Angeles Clippers 122-111
Gli Spurs passano e letteramente controllano la partita allo Staples Center con i 38 punti di LaMarcus Aldridge
La banda di coach Pop acquisisce il suo massimo vantaggio a 2:38 dalla fine del terzo quarto con 23 punti, nel quale hanno imposto un parziale di 39-19. In forma paurosa DeMar Derozan, stanotte con 25 punti, 13 rimbalzi e 6 assist. Rudy Gay ha 12 punti e, inoltre, tutto il quintetto Spurs raggiunge la doppia cifra. Belinelli segna 11 punti preziosi, ma la panchina di San Antonio è dominata 55-25 da quella più profonda dei Clippers. Ancora assente Gasol, che salta la sua partita numero ventisei a causa di una frattura al piede sinistro.
Seconda vittoria consecutiva per gli Spurs contro i Clippers, dopo quella eclatante per 125-87 dello scorso 13 dicembre. Per il momento si stanno dimostrando, insieme ai Rockets, come la squadra più in forma della Western Conference.
Per i Clippers, che erano reduci da tre vittorie di fila in casa, Danilo Gallinari a referto con 21 punti e 9 rimbalzi. Altrettanti punti per Harrell che, con i 16 di Lou Williams, guida la second-unit dei Clippers contro quella meno produttiva di San Antonio.
I Clippers hanno guidato la partita per quattro volte, ma mai per due punti o più di scarto.
Non ci sono aggiornamenti per quanto riguarda le condizioni di Luc Mbah a Moute, che è ai box da fine ottobre e che stanotte ha saltato la sua partita numero trentadue a causa del problema al ginocchio.
Charlotte Hornets-Washington Wizards 126-130
Lontani quattro partite dall’ottavo seed, i Wizards cercano un equilibrio nei risultati e nel quintetto vincendo in casa contro gli Hornets. Vittoria, tuttavia, con patemi: in vantaggio 116-125 a 25 secondi dalla fine, gli Hornets segnano 7 punti di fila con Walker (grazie anche a una palla persa e a un fallo tecnico dei Wizards) e arrivano fino al -1 a 2 secondi dalla fine, dopo i quali Ariza sigilla tutto con un gioco da tre punti dopo una rimessa tuttocampo. Ancora insistenti le voci di un probabile intervento al tallone per John Wall, che deciderà quindi se saltare il resto della stagione o meno.
Il nuovo arrivato Trevor Ariza segna 24 punti, con 7 rimbalzi e 9 assist ed è uno dei sette giocatori Wizards in doppia cifra. La sorpresa della squadra si trova però nel ruolo di centro con Thomas Bryant, autore di un’altra doppia-doppia con 21 punti e 10 rimbalzi. I “maghi” sono riusciti a sopperire un’inaspettata serata al tiro di Beal (7 su 19 dal campo con 19 punti finali) con Satoransky, il sostituto di John Wall, che ha messo a referto 20 punti e quattro solidissime triple.
La scorsa stagione senza Wall i Wizards avevano un 20-21 di record, il quale permetterebbe quest’anno ai rosso-blu di lottare per i playoff: ora la strada è molto più in salita, con un record di 14-23, ma davanti non vi sono squadre che eccellono per quanto riguarda la continuità .
Sconfitta quindi per Charlotte nonostante un Kemba Walker da 48 con l’argento vivo addosso, fino alla fine della partita: per lui quarto quarantello in stagione, provando a raggiungere il suo record di cinque quarantelli della scorsa. Prova ad aiutarlo Batum con 17 punti.
Gli Hornets sono 4-11 per quanto riguarda i match in trasferta e dovranno affrontare sei partite consecutive in trasferta contro squadre dell’Ovest, che sono nettamente in ascesa. È la seconda volta di fila che gli Hornets subiscono almeno 130 punti in trasferta.
Tutti i risultati di domenica 30 dicembre
Brooklyn Nets-Milwaukee Bucks 115-129
Golden State Warriors-Portland Trail Blazers 115-105
Houston Rockets-New Orleans Pelicans 108-104
San Antonio Spurs-Los Angeles Clippers 122-111
Charlotte Hornets-Washington Wizards 126-130
Denver Nuggets-Phoenix Suns 122-118
New York Knicks-Utah Jazz 97-129
Boston Celtics-Memphis Grizzlies 112-103
Cleveland Cavs-Atlanta Hawks 108-111