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Dopo il giorno delle elezioni e il Giorno del ringraziamento, la NBA si ferma nuovamente. Stavolta però le ragioni sono strettamente legate al calendario visto che è appena terminata la fase a gironi dell’In-Season Tournament, vale a dire il mini-torneo di metà stagione, e le otto qualificate dovranno volare a Las Vegas per la fase a eliminazione diretta. A partire da lunedì 4 dicembre, dunque, si riprenderà a giocare con la fase finale di tale evento, che vede ancora in corsa otto squadre: Bucks, Pacers, Celtics e Knicks a Est, Lakers, Kings, Pelicans e Suns a Ovest.
Ovviamente, mentre queste franchigie si daranno battaglia in California per conquistare la prima Nba Cup della storia, le altre non rimarranno ferme. Nei due giorni di riposo – ovvero il 6 e l’8 dicembre, disputeranno infatti due partite valevoli per la regular season. Ad eccezione di Detroit-Memphis e San Antonio-Chicago, tutte le altre 20 partite metteranno di fronte squadre della stessa Conference. Il motivo? Rispettare l’esito della fase a gironi della Nba Cup.
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