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Quattro leghe sportive professionistiche negli Stati Uniti (NBA, NHL, MLB e MLS) hanno deciso di chiudere l’accesso agli spogliatoi e ai campi di allenamento ai membri dei media e in generali a quelli non essenziali per la squadra (eccezione per l’NFL, in off-season). La misura è una delle tante che verranno adottate contro la diffusione del coronavirus: ricordiamo che già da giorni l’NBA ha chiesto alle sue squadre di farsi trovare pronte in caso di partite a porte chiuse e di promuovere il più possibile le migliori pratiche alle gare ancora in corso con il pubblico. I media potranno comunque avere accesso ai giocatori e agli allenatori in aree riservate al di fuori dello spogliatoio come ad esempio le sale conferenze, mantenendo una distanza di 6-8 piedi (circa tra i 2 e i 2,5 metri) tra giornalisti e giocatori in caso di interviste.
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L’NBA in particolare è ormai da diversi giorni che si sta portando avanti con i lavori per non farsi trovare impreparata, chiedendo alle squadre di implementare notevoli pratiche di prevenzione per giocatori e staff e, soprattutto, di preparare un piano di in caso di partite a porte chiuse come sta accadendo nello sport europeo. Lunedì si è tenuta una conference call tra tutti gli staff medici delle 30 squadre e lo stesso verrà fatto mercoledì tra tutti i proprietari delle franchigie insieme con la NBA, discutendo dei prossimi passi per la lega di Adam Silver.
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