“Qualsiasi giocatore che sceglie di non rispettare le regole locali in materia di vaccinazione non verrà pagato per le partite che perde”. Così Mike Bass, portavoce NBA, si è espresso così sui giocatori che rifiutano il vaccino per motivi religiosi o personali. Atleti come Kyrie Irving (playmaker dei Brooklyn Nets e vicepresidente del comitato esecutivo del sindacato dei giocatori), per esempio, dovranno attenersi, secondo quanto affermato da Bass, alla legislazione dello stato di New York, che prevede la vaccinazione obbligatoria per le gare giocate in casa. Regola che vale anche per l’altra squadra della Grande mela, i New York Knicks, e per i Golden State Warriors di San Francisco per effetto delle regole vigenti in California.
Basket, portavoce NBA: “Niente paga per giocatori che rifiutano il vaccino”
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