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Altra grande notte di playoff per quanto riguarda l’NBA, con due partite giocate.
Si inizia al Verizon Center, dove gli Washington Wizards erano chiamati a vincere per accorciare il distacco dai Boston Celtics, portatisi avanti 2-0 nelle due gare casalinghe. Missione compiuta, infatti con una grande prestazione, soprattutto difensiva, i capitolini riescono ad aggiudicarsi gara 3, riaprendo una serie che dopo i due match giocati nel Massachusetts sembrava già decisa in favore dei Celtics. I Wizards fanno capire subito le loro intenzioni, scendendo in campo col coltello tra i denti e giocando un primo quarto ai limiti della perfezione, dove segnano ben 39 punti, concedendone solo 17, scavando già un solco tra loro e gli avversari.
Il vantaggio aumenta ancora nella seconda frazione e le due franchigie arrivano all’intervallo con una distanza di ben 23 punti, sul 63-40. Boston fatica ad entrare in partita e, nonostante in attacco nel terzo parziale migliori, in difesa continua a faticare, con Washington che trova sempre il modo di far male, aumentando ancora il suo margine di altri 3 punti. Gli ultimi 12 minuti vengono giocati su ritmi decisamente più blandi, con le due squadre che, consce del risultato, rallentano, lasciando spazio alle riserve e pensando già a gara 4. Alla fine il risultato dice 116-89 per i padroni di casa, che riaprono così i giochi.
A condurre i suoi alla vittoria ci pensa, come sempre, John Wall, autore di una prova da 24 punti e 8 assist, seguito da Otto Porter che chiude con 19 punti e 8 rimbalzi. Fanno invece registrare una doppia doppia Bojan Bogdanovic con 19 punti e 10 rimbalzi e Marcin Gortat con 13 punti e ben 16 rimbalzi. Tra le fila degli ospiti, 16 punti per Al Horford e 14 per Jae Crowder, con Isaiah Thomas che mette a segno solo 13 marcature.
Da una serie che sembra riaperta ad una che sembra sempre più chiusa. I Golden State Warriors si aggiudicano infatti anche gara 2 della sfida contro gli Utah Jazz, per uno scontro che non sembra avere un margine di incertezza. I Jazz sono ora chiamati al miracolo a Salt Lake City per riaprire i giochi che sembrano ormai compromessi. I Warriors infatti non sembrano voler fare prigionieri ed anche stavolta entrano in campo decisi a spazzare via tutti e subito. Il primo quarto infatti è praticamente un assolo infatti, con i padroni di casa che si portano avanti di 18 punti, con uno score di 33-15, grazie soprattutto ai 12 punti, derivati da 4 triple, di un agguerritissimo Draymond Green.
Gli ospiti tuttavia non si lasciano scoraggiare e nei due parziali a cavallo dell’intervallo riescono a recuperare parte dello svantaggio, limitando Golden State e arrivando a fine terzo parziale con uno svantaggio di 10 punti, non impossibile da rimontare. Purtroppo per loro, Durant e compagni decidono di salire nuovamente in cattedra e la rimonta dei Jazz si ferma lì, con il parziale del quarto periodo che recita +1 per gli Warriors. Risultato finale è 115-104 e ora appuntamento a gara 3 per vedere se Utah riuscirà nell’impresa di far sussultare questa corazzata. Tra i giocatori, ottima prestazione di Kevin Durant, che chiude in doppia doppia con 25 punti e 11 rimbalzi, seguito da Steph Curry con 23 punti e 7 assist e da un buon Draymond Green fermatosi a quota 21 punti, 6 assist e 7 rimbalzi. 14 punti invece per Klay Thompson. Agli ospiti non bastano i 33 punti di Gordon Hayward e la doppia doppia da 16 punti e 16 rimbalzi di Rudy Gobert.
Appuntamento ora a questa notte con altre due partite in programma, le gara 3 di Toronto Raptors-Cleveland Cavaliers e Houston Rockets-San Antonio Spurs.