È un menu particolarmente ricco quello della domenica per una NBA che – a dieci giorni dal termine della regular season – offre ben dodici gare. Si comincia nel pomeriggio newyorkese, quando al Madison Square Garden va in scena l’ennesima sfida tra le storiche rivali Boston Celtics e New York Knicks; da una parte la squadra attualmente in testa alla graduatoria della Eastern Conference, dall’altra i Knickerbockers, che devono fare a meno delle loro stelle Carmelo Anthony e Derrick Rose (stagione finita per quest’ultimo). Una gara dall’esito decisamente scontato, che i Celtics dominano dal primo all’ultimo possesso mandando sei giocatori in doppia cifra: il migliore di questi è ancora una volta Isaiah Thomas, con a referto 19 punti e 6 assist.
Più a Ovest, in quel di Oklahoma City, continua la caccia di Russell Westbrook al record fatto registrare cinquantacinque anni fa da Oscar Robertson; il playmaker dei Thunder necessita di ancora due triple doppie per superare le 41 confezionate da “The Big O” nella stagione 1961-62 (ed essere – dopo Robertson – il secondo uomo nella storia della NBA a concludere una stagione in tripla doppia di media). Contro gli Charlotte Hornets Westbrook non fallisce l’obiettivo, realizzando la sua 40esima tripla doppia stagionale, quinta consecutiva con oltre 30 punti a referto (un’impresa riuscita a nessun altro prima di lui); 40+13+10 è il suo fatturato a fine gara. L’ennesima prestazione monstre di Westbrook non basta tuttavia a OKC, che nel terzo quarto si arrende definitivamente ai redivivi Hornets trascinati dai 29 punti di Kemba Walker; per Marco Belinelli, 7 punti e 4 rimbalzi in diciassette minuti di gioco.
Prestazione convincente per i Los Angeles Lakers, che allo Staples Center superano i Memphis Grizzlies soprattutto grazie ai 28 punti (conditi da 6 rimbalzi e 5 assist) di D’Angelo Russell, mentre alla franchigia del Tennessee non bastano i 20 (con 12 assist) di Mike Conley né gli altrettanti di Troy Daniels (in uscita dalla panchina). Vincono in trasferta i Dallas Mavericks, superando di misura i Milwaukee Bucks; questi ultimi si arrendono pur con l’intero quintetto in doppia cifra e, soprattutto, uno Giannis Antetokounmpo da 31 punti, 15 rimbalzi e 9 assist, stesso numero di punti realizzato per i Mavs da Harrison Barnes. La serata propizia per le squadre texane è confermata anche dal successo ottenuto dai San Antonio Spurs innanzi agli Utah Jazz, maturato con relativa disinvoltura grazie innanzitutto ai 25 punti e 7 assist di Kawhi Leonard.
Sul parquet dei New Orleans Pelicans non incontrano particolari difficoltà i Chicago Bulls, letteralmente trascinati da Jimmy Butler con 39 punti, 6 rimbalzi e 5 assist; una vittoria fondamentale in ottica playoff per la franchigia dell’Illinois. I Pelicans – che a questa stagione hanno poco da chiedere ormai – sono sconfitti nonostante le doppie doppie di punti e rimbalzi realizzate dai due lunghi provenienti da Kentucky, ovverosia Anthony Davis (per lui una prestazione da 30+11) e DeMarcus Cousins (26+18). Tutto piuttosto facile anche per i Toronto Raptors, alle prese con i Philadelphia 76ers all’Air Canada Centre: top scorer per i Raptors è Serge Ibaka con 24 punti (e 6 rimbalzi) a referto, mentre migliore dei Sixers è Timothy Luwawu-Cabarrot, che di punti ne segna 23. I Brooklyn Nets si confermano invece bestia nera per gli Atlanta Hawks, piegati da un ottimo Brook Lopez da 29 punti.
All’American Airlines Arena di Miami va in scena la sfida tra due squadre in lotta per un posto ai playoff nelle rispettive conference. Chi la spunta sono i Denver Nuggets, in una serata che vede Danilo Gallinari miglior realizzatore dei suoi con 29 punti a referto; gli Heat inseguono per quasi tutta la gara, incappando infine – seppur di misura – nella seconda sconfitta consecutiva in casa. Chi questa volta non fallisce l’appuntamento casalingo sono invece i Cleveland Cavaliers, che riescono ad avere la meglio sugli Indiana Pacers al termine di un’avvincente battaglia, decisa solamente dopo due tempi supplementari. LeBron James e Paul George danno vita a una sfida stellare: PG-13 chiude con 43 punti, 9 rimbalzi e altrettanti assist, mentre il Re confeziona una tripla doppia da 41 punti, 16 rimbalzi e 11 assist. Oltre a LeBron, sono cinque i Cavaliers in doppia cifra: tra questi spiccano i soliti Kyrie Irving – con 23 punti, 5 rimbalzi e 7 assist – e Kevin Love (in doppia doppia da 20+12).
È gara a senso unico quella della Oracle Arena tra Golden State Warriors e Washington Wizards. I padroni di casa sono incontenibili sin dal primo quarto, trascinati dal medesimo Stephen Curry ammirato nelle ultime due stagioni: il due volte MVP sforna una sontuosa prestazione da 42 punti e 8 assist, con 9 triple segnate su 14 tentativi; lo Splash Brother Klay Thompson di punti ne aggiunge 23, mentre Draymond Green realizza una tripla doppia da 11+12+13. Nulla possono, contro questi Warriors, un Bradley Beal da 20 punti e un John Wall da 15 con 11 assist. La serata termina in Arizona, dove gli Houston Rockets non hanno bisogno di James Harden (assente per indisposizione) per avere la meglio sui modesti Phoenix Suns; senza “The Beard”, a guidare i texani sono Patrick Beverly (non lontano dalla tripla doppia con 26 punti, 9 assist e 8 rimbalzi), Lou Williams (23 punti) ed Eric Gordon (22). Un Devin Booker da 27 punti, 9 assist e 5 rimbalzi non basta ai Suns per evitare la dodicesima sconfitta consecutiva.
I RISULTATI DELLA NOTTE
New York Knicks – Boston Celtics 94-110
Oklahoma City Thunder – Charlotte Hornets 101-113
Los Angeles Lakers – Memphis Grizzlies 108-103
Milwaukee Bucks – Dallas Mavericks 105-109
San Antonio Spurs – Utah Jazz 109-103
New Orleans Pelicans – Chicago Bulls 110-117
Toronto Raptors – Philadelphia 76ers 113-105
Brooklyn Nets – Atlanta Hawks 91-82
Miami Heat – Denver Nuggets 113-116
Cleveland Cavaliers – Indiana Pacers 135-130 (dopo 2OT)
Golden State Warriors – Washington Wizards 139-115
Phoenix Suns – Houston Rockets 116-123