Sfida della domenica all’insegna del talento e della rapidità alla “Quicken Loans Arena” di Cleveland; da una parte i campioni in carica dei Cleveland Cavaliers, primi nella Eastern Conference a 2 lunghezze dai Toronto Raptors, reduci da una vittoria facile contro i Brooklyn Nets dopo una serie di tre sconfitte consecutive che ha causato non pochi problemi a Lebron e compagni. “The King” ha alzato la voce dopo le brutte prestazioni della sua squadra e ci si aspetta una pronta risposta nei match di questi giorni. Dall’altra gli Oklahoma City Thunder, ex squadra della stella Kevin Durant adesso affidata a Russell Westbrook. I suoi Thunder arrivano, invece, da 3 vittorie contro Utah, Pelicans e Mavaricks, e faranno di tutto per continuare la striscia positiva.
L’inizio del primo quarto è all’insegna di Westbrook, che unisce alle solite penetrazioni a velocità illegale, una costante ricerca dei compagni in modo da coinvolgerli nel match. Rispondono bene i ragazzi allenati da coach Billy Donovan, che riescono a portarsi sul 22 a 15 a 3 minuti abbondanti dalla fine del primo parziale. Per quanto riguarda i Cavaliers, il peso dell’attacco in questo inizio match è affidato prevalentemente a Kyrie Irving e alle incursioni di Lebron James. Cleveland pecca soprattutto nei rientri difensivi su rimbalzo di Okc dopo un tiro sbagliato, lasciando campo libero a Westbrook e compagni che concludono il primo parziale in vantaggio di 3 punti sul 24 a 21.
James e Irving trascinano i Cavaliers in vantaggio nei primi minuti del secondo quarto, grazie soprattutto al riposo concesso a Russell Westbrook. Lebron in questi giorni sta chiedendo a gran voce un playmaker aggiuntivo da aggiungere al roster, ma in questa gara è lui che veste i panni del playmaker, con assist meravigliosi di ogni tipo. Fatica la difesa dei Thunder in questo frangente di gioco, ma il rientro del suo numero “0” permette di mantenere il match su un risultato d’equilibrio. Solo una serie di prodezze in ball handling di Kyrie Irving riporta i Cleveland Cavaliers in vantaggio di 13 punti, con il quarto che si conclude sul punteggio di 58 a 45.
Nel terzo quarto i Cavaliers provano a gestire i punti di vantaggio approfittando delle palle perse di Oklahoma, tenuta a galla solo da Westbrook e dai suoi mostruosi numeri stagionali (24 triple doppie). A 5 minuti dalla fine del penultimo parziale colpiscono i 22 punti di Irving, clamorosamente in serata. Il baratro si fa sempre più profondo per gli Oklahoma City Thunder, che raggiunge anche i 19 punti di svantaggio anche se riesce a recuperarne 4 concludendo la terza frazione sul 65 a 80, tenendo viva la speranza di recuperare il risultato.
Nonostante Russell Westbrook riposi in panchina per i primi minuti del quarto quarto, Oklahoma City riesce a ricucire una parte dello svantaggio, costringendo coach Tyronn Lue a chiamare il time out e fermare il match sul 82 a 75. Il rientro dell’indemoniato Irving ridà vantaggio ai Clevenald Cavaliers sul 98 a 82 quando mancano 4 minuti alla fine di un match ormai segnato. Oklahoma non riesce a rientrare neanche con l’ennesima tripla doppia di Russell Westbrook e Cleveland ottiene una meritatissima vittoria.
Cleveland Cavaliers – Oklahoma City Thunder 107 – 91 (21-24, 37-21,22-20, 27-26)
Cavaliers: Love 1, James 25, Thompson 19, Irving 29, Shumpert 16, Frye 4, Jefferson 8, Felder 0, Korver 3, Liggins 0, Jones 2.
Thunder: Sabonis 12, Roberson 4, Adams 7, Westbrook 20, Oladipo 17, Lauvergne 13, Grant 8, Singler 2, Payne 8, Abrines 0.