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L’ex cestista Nba Dennis Rodman, protagonista della serie tv dedicata da Netflix a Michael Jordan “’The Last Dance’, ha raccontato al podcast Hotboxin un viaggio in Nord Corea, fatto nel 2013, dove conobbe Kim Jong-un: “L’ho conosciuto durante una esibizione degli Harlem Globetrotters. Alcuni addetti alle sicurezza mi chiesero di seguirli e pensavo mi stessero arrestando, invece mi portano a bordo campo e tutti i 22mila spettatori si alzano in piedi ad applaudire. Ho pensato che fosse per me, invece era per Kim, mi dissero che era il loro leader ma io non avevo idea di chi fosse”.
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Rodman ha parlato dell’esperienza vissuta con il leader nordcoreano: “Ci siamo conosciuti e apprezzava molto la mia fidanzata, volle che continuassi la serata con lui, una notte a base di vodka e karaoke. Solo che a cena abbiamo esagerato con l’alcol e Kim ha iniziato a cantare. Ero davvero molto ubriaco, non avevo idea di cosa stesse dicendo. Poi arriva un coro di ragazze e comincia a intonare sempre la stessa canzone, mi sembrava la sigla di ‘Dallas’. All’epoca la figlia di Kim Jon-un aveva 6 mesi e io giocavo con lei, le ho anche regalato una mia maglia, mi trattavano come uno di famiglia. Dopo qualche tempo dal mio ritorno negli Stati Uniti, però, ho capito che mi stavano controllando il telefono, per questo motivo adesso uso un modello vecchio, uno di quelli che si richiudono”.
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