I Chicago Bulls hanno annunciato il ritiro della maglia numero 1 appartenuta a Derrick Rose: la cerimonia si terrà nella prossima stagione di Nba, la 2025/2026. In questo modo, Rose diventerà solo il quinto giocatore dei Bulls il cui numero viene ritirato, aggiungendosi a Jerry Sloan (numero 4), Bob Love ( numero 10), Michael Jordan ( numero 23) e Scottie Pippen (numero 33). Inoltre, la 1 che è stata di Rose, ritiratosi lo scorso 26 settembre dopo essere stato tagliato dai Memphis Grizzlies, non è più stato indossato da alcun giocatore dal 2016, quando Derrick passò ai New York Knicks. Da allora, il numero 1 è stato assegnato a Michael Carter-Williams e Anthony Morrow, che però hanno dovuto cambiare dopo l’insurrezione dei tifosi.
Derrick Rose, infatti, è un’istituzione per la squadra di Chicago. Arrivato nell’estate del 2008 come prima scelta assoluta al Draft, nel 2010/2011, a soli 22 anni, Rose è stato nominato MVP, diventando il più giovane della storia a ricevere tale riconoscimento. Questo dopo che, nella sua sua prima stagione, venne nominato rookie dell’anno. Nella stagione in cui è stato nominato MVP, Rose aveva guidato i suoi alla loro prima apparizione alle Finali di Conference dal 1998.
Chicago ritira la maglia di Derrick Rose, la nota
“Derrick è un eroe e un simbolo di un’intera era dei Bulls – ha detto il presidente Jerry Reinsdorf tramite un comunicato –. Ritirare la maglia vuol dire riconoscere l’impatto di un giocatore oltre i risultati ottenuti sul parquet. Rende onore a individui che hanno dato un contributo straordinario al club formando una connessione durevole con i fan. Riconosce il legame emotivo e la grande influenza che un giocatore ha avuto sul team e sull’identità di un’organizzazione. Siamo orgogliosi di aggiungere Derrick Rose al gruppo di giocatori la cui maglia è stata ritirata dai Chicago Bulls”.
Il commento di Rose
Rose ha commentato la notizia del ritiro della maglia in un’intervista rilasciata a ESPN in occasione del testa a testa tra Bulls e Knicks. “Mi piacerebbe moltissimo vedere ritirata la mia maglia. Sarebbe il mio modo per avvicinarmi alla lista dei migliori 75 di sempre. In fondo, avendo vinto il titolo di MVP, penso di appartenere a un gruppo molto ristretto di stelle del passato e del presente”. “No” deciso, invece, all’idea, rilanciata dall’ex compagno Taj Gibson, di una statua all’esterno dello United Center: “Per come vengono costruite le statue ai giocatori oggi, dico no grazie”.