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Basket, NBA: Belinelli vince il derby italiano. Westbrook in tripla doppia, ma non basta

Marco Belinelli e Danilo Gallinari sponsor per Roma 2024

Ben undici le gare NBA a conclusione di un marzo particolarmente intenso e ricco di spunti. Si comincia con una sfida dal sapore particolare per tutti i tifosi dello Stivale, quella che vede Danilo Gallinari e i suoi Denver Nuggets contrapposti agli Charlotte Hornets di Marco Belinelli, in casa di questi ultimi. Entrambe le squadre sono ancora in corsa per un piazzamento che possa valere loro la postseason e il match in questione non delude le attese. I Nuggets sono avanti per larghi tratti della gara, ma nel quarto periodo subiscono la rimonta veemente degli Hornets e sono costretti a capitolare, nonostante la tripla doppia – da 26 punti, 13 rimbalzi e 10 assist – di Nikola Jokic e l’intero quintetto in doppia cifra; dall’altra parte migliore dei suoi è Kemba Walker, che trascina i Calabroni alla vittoria con 31 punti e 8 assist a referto. Per quanto riguarda la sfida personale tra i due azzurri, “Beli” chiude con 11 punti dalla panchina, mentre il “Gallo” con 19; ma a vincere è il nativo di San Giovanni in Persiceto.

In contemporanea scendono in campo i Toronto Raptors, che all’Air Canada Centre hanno la meglio sugli Indiana Pacers nel secondo tempo; top scorer della gara è DeMar DeRozan, che guida al successo i suoi Raptors con una prestazione da 40 punti e 9 rimbalzi, mentre i 28+9 di Paul George non bastano ai Pacers per evitare la terza sconfitta consecutiva. Alla Quicken Loans Arena tornano invece i Clevaland Cavaliers, che – reduci da un mese di marzo piuttosto negativo (e dalla sconfitta della sera prima in quel di Chicago) – archiviano in soli tre quarti la pratica Philadelphia 76ers; lo fanno con un LeBron James da 34 punti, 9 rimbalzi e 6 assist, un Kyrie Irving da 24 punti e 9 assist e un Kevin Love da 18 punti e 10 rimbalzi. Al di là delle lacune difensive evidenziate ultimamente, il potenziale offensivo dei campioni in carica fa paura a chiunque; ma non appartiene più a loro, in questo momento, la testa di serie numero uno della Eastern Conference.

Sorprendentemente i Boston Celtics faticano più del previsto per superare – sul parquet incrociato del TD Garden – gli Orlando Magic, avanti di tredici lunghezze nel terzo quarto. Trascinati dal solito Isaiah Thomas da 35 punti e 7 assist, tuttavia, i Celtics riescono infine a prevalere di un soffio e a difendere la prima posizione strappata di recente ai Cavs nella classifica dell’Est; non basta a dei generosi Magic un Aaron Gordon da 32 punti e 16 rimbalzi. Si conclude invece all’overtime la sfida del Bradley Center tra i Detroit Pistons e i Milwaukee Bucks: a prevalere sono questi ultimi, grazie soprattutto a Giannis Antetokounmpo (a un solo assist dalla tripla doppia con 28 punti e 14 rimbalzi) e a Khris Middleton (in doppia doppia da 25 punti e 10 rimbalzi). Tutto piuttosto facile per Memphis Grizzlies e New Orleans Pelicans, che sui rispettivi parquet battono Dallas Mavericks e Sacramento Kings; i Grizzlies (senza Marc Gasol) con un Mike Conley da 28 punti, mentre nell’altra gara DeMarcus Cousins confeziona per New Orleans una prestazione da 37 punti e 13 rimbalzi con la quale non risparmia i suoi vecchi compagni. Inaspettato è invece il risultato dell’American Airlines Arena, dove i Miami Heat si arrendono di misura ai New York Knicks; miglior marcatore è Kristaps Porzingis, che guida i suoi alla vittoria con 22 punti.

Tra le gare di maggiore appeal della serata spicca indubbiamente quella della Chesapeake Energy Arena, tra San Antonio Spurs e Oklahoma City Thunder. L’uomo più atteso è ovviamente Russell Westbrook, a caccia del record all time di triple doppie realizzate in una sola stagione (stabilito cinquantacinque anni fa da Oscar Robertson a quota 41). Realizzare la sua 39esima tripla doppia di questa regular season non è che una formalità per il playmaker dei Thunder (il quale chiude con 32+15+12), ma OKC – avanti di ventuno lunghezze a metà del terzo quarto – subisce nel finale la rimonta degli Spurs ed esce sconfitta; migliore dei suoi è come spesso avviene Kawhi Leonard, che mette a referto 28 punti e 8 rimbalzi. Altro incontro “d’alta classifica” che si disputa in serata è quello tra Utah Jazz e Washington Wizards: a questi ultimi non basta un Bradley Beal da 27 punti per evitare la sconfitta sul Lago Salato.

La serata si conclude in bellezza sulla Baia di San Francisco-Oakland, dove Golden State Warriors e Houston Rockets (peraltro avversarie nelle ultime due edizioni dei playoff) si ritrovano nuovamente faccia faccia a pochi giorni di distanza. Con 17 punti, 12 rimbalzi e 8 assist, James Harden non va particolarmente lontano dalla sua ventunesima tripla doppia stagionale per Houston; nulla può tuttavia il Barba contro gli Splash Brothers, uno Steph Curry da 24 punti e 7 rimbalzi e un Klay Thompson da 20+8.  I Warriors si ritrovano a inseguire per gran parte della gara, ma infine riescono nel sorpasso che vale loro la decima vittoria in fila (tutte ottenute in assenza di Kevin Durant) e il primato sempre più stabile in vetta alla graduatoria della Western Conference. Aprile è ormai giunto, e tra poco più di due settimane sarà tempo di postseason.

I RISULTATI DELLA NOTTE

Toronto Raptors – Indiana Pacers 111-100

Charlotte Hornets – Denver Nuggets 122-114

Cleveland Cavaliers – Philadelphia 76ers 122-105

Boston Celtics – Orlando Magic 117-116

Milwaukee Bucks – Detroit Pistons 108-105 (dopo OT)

Memphis Grizzlies – Dallas Mavericks 99-90

New Orleans Pelicans – Sacramento Kings 117-89

Miami Heat – New York Knicks 94-98

Oklahoma City Thunder – San Antonio Spurs 95-100

Utah Jazz – Washington Wizards 95-88

Golden State Warriors – Houston Rockets 107-98

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