Sei le gare nella notte di basket NBA 2017/2018 di venerdì 23 febbraio. Golden State supera i Los Angeles Clippers con un punteggio pazzesco, 134 a 127, mentre Washington espugna Cleveland: i Wizards rifilano un 110 a 103 ai Cavaliers e si avvicinano sensibilimente nella classifica della Est conference. Vittoria anche per i New York Knicks sul parquet degli Orlando Magic, per gli Hornets in casa contro Brooklyn, e per Oklahoma nella tana di Sacramento, mentre Philadelphia ha la meglio dei Chicago Bulls per un solo punto (115-116).
GOLDEN STATE WARRIORS-LOS ANGELES CLIPPERS 134-127 (34-23, 36-35, 32-34, 32-35)
Spettacolo a Oakland, dove i Warriors rifilano un 134-127 ai Clippers nel match interno alla divisione Pacifico. Scatenato Curry, autore con 44 punti di un terzo di quelli della propria squadra, con Durant che ne mette a referto 24 con 8 rimbalzi. Nulla da fare per Danilo Gallinari, che si ferma a quota 15, con Los Angeles trascinata da un super Harris. In sostanza l’incontro si decide nel primo quarto, dove i padroni di casa prendono il largo portandosi sul massimo vantaggio di +11 proprio alla sirena dei 12 minuti. I Clippers reagiscono nel secondo quarto, e dopo essere stati sotto di 17 riescono a chiudere a meno dodici dopo la prima metà di gara. Golden State è maestra nel gestire il punteggio, e nel terzo quarto il proprio vantaggio oscilla tra i sedici e i dieci punti con cui si chiude la frazione, vinta, questa sì, come del resto l’ultima, da Los Angeles. Non basta però per la rimonta: si arriva a un super punteggio da entrambe le parti, con i Clippers che riescono a risalire fino al -2, ma Curry e compagni riescono a mantenere sempre il vantaggio e nel finale si pongono a distanza di sicurezza, chiudendo con uno spettacolare 134-127.
CLEVELAND CAVALIERS-WASHINGTON WIZARDS 103-110 (31-22, 23-35, 25-25, 24-28)
Scarto di sette punti anche alla Quicken Loans Arena di Cleveland, dove i padroni di casa vengono sconfitti a sorpresa dai Wizards per 103-110. Risultato inaspettato anche e soprattutto per come era scivolato via il primo quarto, con i Cavaliers in controllo e sempre avanti e sul +9 con discreta agilità dopo i primi 12 minuti. Nel secondo quarto la partita cambia e vengono fuori i Wizards, trascinati da un ottimo Beal: dal meno nove al +3 per gli ospiti quarti nella Est conference, con il pubblico di casa decisamente spiazzato per questa debacle di metà incontro. Dopo la pausa lunga ci si aspettava la reazione dei Cavaliers, che in parte c’è: il terzo quarto si gioca punto a punto e si chiude in perfetta parità con un 25-25 che rimanda tutto all’ultimo quarto. Non basta un super LeBron James a Cleveland, perché dopo il ribaltone sull’89-88, Washington torna avanti e gestisce nel finale, chiudendo a +7. Una vittoria importante perché avvicina i Wizards proprio ai Cavaliers in classifica.
GLI ALTRI MATCH – Emozioni forti all’United Center di Chicago, dove i Bulls vengono sconfitti dai Sixers per 115-116. Un match giocato punto a punto e quasi sempre in bilico: non sembrava dovesse andare così quando nel primo quarto i 76ers di uno spento Belinelli si erano portati sul +16, salvo poi subire la rimonta di Chicago fino al meno quattro. Da qui in poi tantissimo equilibrio, ribaltoni continui, ma i Bulls, nonostante un Bobby Portis straordinario, devono cedere a Philadelphia in un finale convulso per un solo punto. Successi esterni importanti, come dicevamo, per i Tunder di Oklahoma in casa dei Sacramento Kings in un altro match molto equilibrato terminato 107-110, e per New York ai danni degli Orlando Magic: anche in questo caso +7 finale per i Knicks, che chiudono sul 113-120 in loro favore. Fanno valere il fattore Spectrum Center, invece, gli Hornets, che grazie a un super ultimo quarto si sbarazzano dei Brooklyn Nets per 111-96.