In attesa del rush finale, che ci regalerà tante emozioni e soprattutto gli attesissimi verdetti stagionali, in piena pausa dopo l’All-Sta week-end tenutosi ad Indianapolis, la stella dei Milwaukee Bucks Giannis Antetokounmpo si è reso protagonista con un’intervista al giornale americano “The Athletic”, dove il fenomeno greco, con un linguaggio colorito, analizza la situazione della franchigia del Wisconsin in questi ultimi mesi. Negli ultimi dieci mesi il roster del greco ha subito numerosi cambiamenti, un nuovo proprietario, il cambio recente di allenatore, gli infortuni e l’arrivo di Damian Lillard.
Il fenomeno in maglia 34 così si è espresso a “The Athletic”: «È stato difficile poiché molte cose sono cambiate, e ci sono stati troppi infortuni. (…) Possiamo incominciare dal proprietario (e qui il greco usa una parola molto forte nell’intervista originale perché utilizza “f*****g ownership”), è cambiato l’allenatore e i giocatori. Sono cambiate molte cose ma noi dobbiamo stare insieme».
Un Giannis senza freni per mettere alla luce il periodo difficile dei suoi Bucks, dando come unica soluzione al periodo di grossi cambiamenti lo stare uniti per rafforzare la coesione della squadra, e quindi superare il momento. Il due volte MVP, durante l’intervista, si è esposto sui principali episodi che hanno coinvolto la sua franchigia nell’ultimo periodo, ovvero l’arrivo di Doc Rivers sulla panchina, visto il licenziamento di Adrian Griffin, e l’approdo in maglia Bucks di Lillard.
Sul nuovo head coach ha speso parole al miele, facendo intendere che sceglierlo è stata la scelta giusta visto la sua esperienza e i successi da lui ottenuti, profondamente convinto che con lui si possa lavorare alla grande e arrivare fino in fondo, nonostante l’inizio non brillante del tecnico sulla nuova panchina. Il fenomeno di origine Yoruba non ha esitato a spendere due parole sull’ex allenatore Adrian Griffin: «Coach Griffin è stato un buon allenatore, un’ottima persona con cui lavorare, ma, alla fine, è stata la sua prima panchina Nba», facendo intendere che vista la poca esperienza non fosse l’uomo giusto per portare il gruppo fino in fondo.
Per quando riguarda il compagno Damian Lillard ha detto: «Sono il suo più grande fan. Nel bene e nel male, corro con Dame fino alla fine (anche qui usa la famosa parola precedentemente citata che inizia con la f), come ho detto tante volte. Questa è la sua squadra. Quando il pallone scotterà, lui avrà la palla. Non c’è nient’altro da fare».
E poi il greco sprona ulteriormente il nuovo numero 0 dei Bucks, che sta attraversando un periodo di altri e bassi, dicendo: «Alla fine ci deve credere anche lui». L’Antetekounmpo che si è concesso a “The Athletic”, in una conversazione senza filtri, ha dato saggio di come la sua determinazione e la sua voglia di vincere sia senza eguali e, come da vero leader, prenda la squadra per mano in ogni momento per arrivare fino in fondo, per ottenere il tanto desiderato anello.