La NBA ha annunciato le 14 riserve scelte dai 30 allenatori della lega per il prossimo All-Star Game di Chicago. Tra ritorni e prime volte, non sono mancate le sorprese: ecco i giocatori che si uniranno ai 10 titolari per la partita delle stelle, che da quest’anno ha un nuovo formato in onore di Kobe Bryant.
Eastern Conference
- Jimmy Butler
- Ben Simmons
- Khris Middleton
- Jayson Tatum
- Domantas Sabonis
- Kyle Lowry
- Bam Adebayo
Western Conference
- Russell Westbrook
- Damian Lillard
- Donovan Mitchell
- Rudy Gobert
- Nikola Jokic
- Chris Paul
- Brandon Ingram
Altrettanto lunga è tutta la lista dei delusi, di quelli che credevano di essere selezionati e sono rimasti tagliati fuori. Questa la lista dei nomi più eccellenti:
- Bradley Beal: i suoi 28.7 punti di media infatti al momento lo portano a essere il terzo miglior realizzatore della Eastern Conference. Un dato: nella storia della NBA soltanto un’altra volta un giocatore che aveva realizzato così tanti punti (giocando almeno 25 gare) non è stato convocato, World B. Free nella stagione 1978-79. Dopo 40 anni è toccato anche da lui.
- Devin Booker: un ragazzo che non sa proprio cosa fare per diventare per la prima volta All-Star. Sta mettendo a referto cifre record: una su tutte, per esempio i suoi 27 punti e 7 assist di media con il 50% dal campo lo portano a essere l’unico giocatore ad aver messo assieme statistiche di questo genere dopo LeBron, M.J, Larry Bird, Steph Curry e Oscar Robertson. Tutti attuali o futuri Hall of Famer, per lui invece neanche una maglia per la partita delle stelle.
- Zach LaVine: non è bastata la striscia di ventelli messa assieme in quest’ultimo mese e la gara da 13 triple dello scorso autunno per guadagnarsi una maglia da All-Star e per far felice il pubblico dello United Center.
- Derrick Rose: sarebbe stata una storia a lieto fine, il coronamento di una resurrezione che lontano dalle attenzioni di molti sta portando l’ex giocatore dei Bulls a tornare a ottimi livelli. Non sufficienti però per garantirgli un posto tra le riserve all’ASG.
- DeMar DeRozan: San Antonio sarà anche diventata per la prima volta nella sua storia una squadra non da playoffs, ma l’ex Raptors sta facendo di tutto per far sì che questo non accada. La striscia di prestazione messa insieme da prima di Natale a oggi è impressionante: oltre 25 punti di media con quasi il 60% al tiro. Cifre irreali, ma non da All-Star.
- Jaylen Brown: aveva sognato di godersi un weekend così importante assieme a Jayson Tatum e Kemba Walker, ma Boston non è stata abbastanza convincente a livello di prestazioni: i Celtics non sono una squadra che “merita” tre All-Star in campo nella partita delle stelle.
- Lou Williams: occasione persa per la lega anche di concedere il meritato spazio al miglior sesto uomo degli ultimi anni: quando verrà concessa una maglia, una volta, a un campione come Lou WIlliams?