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14 giugno 2019: il Canada, patria dell’inventore del basket James Naismith, si appropria del titolo NBA con i Toronto Raptors. Per la prima volta negli Stati Uniti trionfa un team non statunitense grazie a una gara-6 ad Oakland, casa dei Golden State Warriors, terminata 114-110 ad Oakland, in California, in casa dei Golden State Warriors. I Raptors pongono così termine alle speranze dei Dubs di chiudere il three-peat. Kyle Lowry e Pascal Siakam hanno segnato 26 punti ciascuno, mentre Kawhi Leonard e Fred VanVleet 22. Klay Thompson ha segnato 30 punti ma è dovuto uscire per la rottura del legamento crociato anteriore; il figlio di Mychal ha fatto dunque compagnia a Kevin Durant, il quale si è rotto il tendine d’Achille nel corso della gara precedente e, così come Thompson, sta ancora cercando di recuperare da quel tremendo infortunio.
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Bisogna ricordare come ci sia anche un po’ di Italia in questa vittoria storica: sulla panchina dei Raptors come vice c’era infatti Sergio Scariolo, ex allenatore tra le altre dell’Olimpia Milano e soprattutto coach della Spagna, vincitrice con lui di tre campionati europei. Kawhi Leonard è stato nominato MVP delle Finals per la seconda volta nella sua carriera dopo il primo nel 2014 con San Antonio. “L’estate scorsa stavo passando attraverso un sacco di cose. Ho continuato a lavorare sodo e la mia mente si è concentrata su questo obiettivo – ha detto al tempo Leonard – Questo è il motivo per cui gioco a basket. È per questo che lavoro sodo. Sono contento di vedere che tutto viene ripagato”.
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